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Charles Addams. La biografia del padre della famiglia più dark del mondo dei fumetti.
Ottobre 31, 2015

Halloween è una festività senza ombra di dubbio legata al mondo delle maschere macabre, dei fantasmi, della morte e della magia e che trova il suo emblema nella zucca intagliata, nei bambini vestiti da fantasma e nella frase dolcetto o scherzetto?

Nel mio paese in Calabria questa tradizione prende il nome di ‘mbiati morti, e ricordo che da piccoli con amici e compagni di classe ci vestivamo da zombie e quant’altro per fare il giro del paese e bussare alle porte di parenti e amici per farci regalare dolci e merendine, che tradizione vuole vengano offerti in suffragio delle anime dei defunti.

Spesso in questa ricorrenza prendevo ispirazione per il mio vestivo da Morticia, e oggi in occasione di tale ricorrenza, ho deciso di raccontarvi una storia che riguarda proprio La famiglia Addams, noto fumetto nato dal genio del celebre vignettista del The New Yorker, Charles Samuel Addams.

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Charles Addams è nato a Westfield, New Jersey nel 1912, trascorre un’infanzia da monello dallo humor alquanto particolare, iniziando ad interessarsi al disegno fin dalle scuole superiori, quando pubblica una delle sue prime vignette sulla rivista della scuola.

Crescendo Charles diventa un ragazzo elegante, adorabile e dai modi gentili, con i capelli pettinati all’indietro e dalla personalità carismatica ed è nel 1931 che si iscrive alla Grand Central School of Art di New York, approfondendo la sua passione verso il disegno. Nel 1933 all’età di 21 anni pubblica i suoi primi lavori sulla rivista The New Yorker, collaborazione duratura per la quale Charles Addams creerà numerose vignette di successo caratterizzate dai personaggi stravaganti ed eccentrici.

Con la morte del padre Charles abbandona l’università e inizia a lavorare per la rivista True Detective, dove ha il compito di ritoccare i cadaveri nelle foto che apparivano sulla rivista ma nel frattempo inizia una collaborazione continuativa con il New Yorker, per la quale disegnerà molte cover e molte strisce a fumetti e tra queste anche la storia de La famiglia Addams, che prenderà avvio dal 1938.

Durante la Seconda guerra mondiale Addams viene arruolato nel Signal Corps Photographic Center, con il ruolo di creare filmati di animazioni per la U.S. Army e da subito il talento del giovane fumettista è riconosciuto dai critici tanto che nel 1952 partecipa ad una mostra collettiva al Metropolitan Museum of Art di New York mentre nel 1956 è la volta della sua mostra personale al Museum of the City of New York.

Fester. ©Tee e Charles Addams Fondation

Fester. ©Tee e Charles Addams Fondation

Dopo due matrimoni finiti, Charles si sposa con Tee, vero nome di Marilyn Matthews Miller, con la quale starà insieme fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 1988 a causa di un attacco di cuore davanti al suo appartamento sulla cinquantaquattresima strada a New York.

Come non amare Gomez, uomo distinto e di gran fascino amante dei sigari e dei trenini, Morticia con il suo lungo abito nero, sempre pronta a dispensare ai figli arguti consigli, Mercoledì una bambina seria e malinconica che ha una bambola dal nome evocativo come quello di Maria Antonietta mentre il fratello Pugsley è un ragazzino iperattivo amante di ghigliottine ed esplosivi. E poi c’e zio Fester che nelle vignette è lo zio di Morticia e che invece nel film diventa il fratello di Gomez, è panciuto con la testa pelata e gli occhi contornati da profonde occhiaie, la Nonna con i capelli crespi e bianchi, Lurch è il maggiordomo altissimo di casa Addams, e poi Mano e cugino Itt con l’indimenticabile massa di capelli e voce incomprensibile.

La famiglia Addams è stata, ed è una delle famiglie più amate della storia dei fumetti e della televisione, e a lei sono stati dedicati film e serie tv, raggiungendo il grande pubblico grazie alla nota serie televisiva andata in onda dal 1964 al 1966 e poi nel 1991 con l’uscita dell’omonimo film nel 1991 diretto da Barry Sonnenfeld.

All’incirca dieci anni dopo la morte di Charles, la moglie Tee ha inaugurato la Fondazione Tee e Charles Addams, inoltre ha donato 70 disegni alla New York Public Library, che ha allestito al terzo piano dell’edificio un’esposizione permanente dedicata al celebre fumettista.

Claudia Stritof

Disegni ©Tee e Charles Addams Fondation

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Claudia Stritof
Claudia Stritof, calabrese dal cognome un po' strano. Pensa che la frase “ce lo caghi che sei un artista” tratta da "Le straordinarie avventure di Penthotal" di Pazienza sia geniale, eppure studia arte fin da piccola. Ama la fotografia, collabora con una galleria d'arte di Bologna che adora, ama il mondo del circo e i tatuaggi anche se ne ha solo uno e microscopico. Le piace raccontare ciò che c'e di bello nel mondo, ma anche ciò che è triste perché la vita non è “tutta rosa e fiori” come spesso la raccontano. Pensa fermamente che aveva ragione quel gran furbacchione di Henry Miller quando diceva “il cancro del tempo ci divora” e prima che il tempo la divori, ogni giorno lei si alza e si ricorda che vivere non è scontato.

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