Commenti a: Il vicolo del Mandrione nelle fotografie di Franco Pinna https://www.cultmag.it/2018/12/29/il-vicolo-del-mandrione-nelle-fotografie-di-franco-pinna/#utm_source=rss&utm_medium=rss Viaggi culturali Wed, 30 Mar 2022 16:00:59 +0000 hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.6 Di: Claudia Stritof https://www.cultmag.it/2018/12/29/il-vicolo-del-mandrione-nelle-fotografie-di-franco-pinna/#comment-6400 Wed, 30 Mar 2022 15:56:41 +0000 https://www.cultmag.it/?p=5834#comment-6400 In risposta a Remo Fusco.

Buonasera Dott. Fusco,

il Suo commento, così esaustivo e importante, sarà visibile a tutti i lettori. La ringrazio personalmente per questo approfondimento puntuale, che leggo con grande curiosità e attenzione. Mi ero ripromessa di approfondire i documentari e non l’ho mai fatto, credo che per questo il suo testo sia importante e La ringrazio.

]]>
Di: Remo Fusco https://www.cultmag.it/2018/12/29/il-vicolo-del-mandrione-nelle-fotografie-di-franco-pinna/#comment-6399 Wed, 30 Mar 2022 14:42:23 +0000 https://www.cultmag.it/?p=5834#comment-6399 Per quanto riguarda il Vs. articolo sulla storia del Mandrione ritengo opportuno segnalarVi quanto segue.
Nei primi anni della sua sperimentazione presso la scuola elementare “G. Cagliero” (dove ha insegnato dal 1969 al 1988) la dr.ssa Angelina Linda Zammataro (conosciuta all’epoca come Linda Fusco) dovette affrontare il problema dell’inserimento dei bambini zingari nelle classi ordinarie. L’impostazione del suo metodo pedagogico, basata sulla stretta connessione tra i tre elementi: Scuola – Famiglia – Territorio, la portò a prendere contatto con l’ambiente della vicina Via del Mandrione, nella quale da molti anni era stanziata una comunità di Rom italiani. Le inaccettabili condizioni di vita di queste persone erano già state segnalate da intellettuali come Pierpaolo Pasolini ed Elsa Morante e dal fotogiornalista Franco Pinna negli anni ’50 e ’60, senza che alla denuncia, tuttavia, seguissero interventi concreti: roulotte (senza ruote) e baracche immerse nel fango e prive di acqua, assenza di servizi igienici e sporcizia ovunque. Non era possibile pensare a un’integrazione dei bambini zingari nella scuola senza prima affrontare il grave problema della casa. La Zammataro diede così vita ad una lunga (e solitaria) iniziativa di carattere politico-culturale incentrata, innanzitutto, sulla sollecitazione nei membri della comunità Rom del Mandrione di una nuova consapevolezza circa il loro diritto a vivere in un ambiente dignitoso. Fu autrice per la Rai del film “Al margine” e del documentario “Essere zingari al Mandrione” (1976) nei quali, oltre alle umilianti condizioni dell’ambiente in cui vivevano i Rom del Mandrione, si denunciavano le enormi difficoltà che gli adulti incontravano nella ricerca di un lavoro e le forti resistenze della scuola “G. Cagliero” ad accogliere i loro bambini nelle classi. Inoltre, al Congresso Internazionale “Continente Infanzia” tenutosi al Palazzo dei Congressi dell’Eur nel 1979 presentò la mostra “Crescere zingaro al Mandrione. Zingaro a tre anni”. Grazie alla sua opera nel 1980-81 il Comune di Roma assegnò agli zingari (e agli altri baraccati non-zingari del Mandrione, che beneficiarono del progetto) delle case popolari situate nel quartiere di Spinaceto. Per evitare che altri senza-tetto potessero occuparle Linda Zammataro chiese al Comune di abbattere tutte le baracche presenti in Via del Mandrione e controllò personalmente che le ruspe portassero a termine l’operazione. Per un lungo periodo successivo all’assegnazione delle case popolari prese parte alle assemblee condominiali, al fine di favorire l’inserimento degli zingari nel tessuto sociale di Spinaceto. In alcune occasioni fu chiamata per risolvere questioni e liti che insorgevano tra gli ex baraccati non-zingari e i membri della comunità Rom. Gli ex baraccati, infatti, pur avendo condiviso con loro lo stesso ambiente degradato del Mandrione, vantavano nei confronti dei Rom una sprezzante, marcata superiorità sociale. Con l’abbattimento delle baracche prese avvio la fase di risanamento e riqualificazione di Via del Mandrione, che oggi è pienamente restituita alla vita civile della città.

Vi sarei grato pertanto se poteste aggiornare le informazioni contenute nell’articolo e sono a Vs. disposizione per ogni necessità di informazioni e approfondimenti a proposito di quanto fatto da Linda Zammataro per il risanamento del Mandrione e per i bambini della comunità Rom che vivevano nelle baracche di quell’area. Cordiali saluti

]]>