calabria – CultMag https://www.cultmag.it Viaggi culturali Fri, 02 Apr 2021 13:17:53 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.6 104600578 Il Medioevo contemporaneo: I “Vattienti” di Nocera Terinese. https://www.cultmag.it/2021/04/02/il-medioevo-contemporaneo-i-vattienti-di-nocera-terinese/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2021/04/02/il-medioevo-contemporaneo-i-vattienti-di-nocera-terinese/#comments Fri, 02 Apr 2021 13:00:15 +0000 http://claudiastritof.com/?p=1676 Vi racconto una storia: quella del paese Nocera Terinese e dei suoi abitanti.

Il piccolo borgo, situato in provincia di Catanzaro, è circondato da monti aguzzi lussureggianti di verde, quello dei suoi alberi e dei suoi rovi; mentre, qui e lì, si vedono pascoli di pecore e contadini.

Un borghetto ben curato, i cui abitanti sono ospitali e molto gentili, come spesso accade nei paesini dell’entroterra calabrese, che hanno fatto della loro cultura ancestrale un punto di forza.

A Nocera Terinese, durante la Settimana Santa, qualcosa accade perché le sue stradine si animano grazie alla presenza di “fuori sede” tornati a casa per le vacanze, di turisti e fotografi, che giungono da ogni dove per ammirare il famosissimo rito dei vattienti” (i flagellanti), che – con il loro sangue – tingono il paese di color rubino.

Nocera Terinese, 4 Aprile 2015. © Claudia Stritof. All rights reserved.

Appena si giunge a Nocera si ode dapprima il vociare dei fedeli e subito tra la folla appare la bellissima statua della Madonna con il Cristo portata a spalla dai membri della Confraternita, tutti vestiti di bianco e con il capo adorno da un serto. Con grande devozione e come sempre avviene durante le feste di paese, i confratelli fanno sfilare la Madonna per le stradine inerpicate del paese, procedendo con un andamento lento e posato, fermandosi di tanto in tanto per benedire gli abitanti, la cui devozione si scorge nel movimento incessante delle labbra bisbiglianti e dalle mani portate al petto, sulle spalle e alla fronte.

Nocera Terinese, 4 Aprile 2015. © Claudia Stritof. All rights reserved.

In quella che potrebbe sembrare una normale processione pasquale, ecco spuntare all’improvviso il primo vattente.

Esce dal portone della propria casa, con al seguito la madre che con occhi ricchi d’amore, guarda il proprio figlio allontanarsi e iniziare il suo calvario.

L’uomo è vestito con una maglietta nera e con un pantaloncino della stessa tinta arrotolato al pube, porta in testa un panno tenuto da una pesante corona di spine, in una mano porta il cardo”un disco di sughero su cui sono fissate con uno strato di cera tredici schegge di vetro appuntite, volte a simboleggiare i dodici Apostoli e la figura di Cristo; infatti le punte sono di tute di egual altezza, fatta eccezione di una, più acuminata, volendo alludere al tradimento di Giuda.

Nocera Terinese, 4 Aprile 2015. © Claudia Stritof. All rights reserved.

Nell’altra il vattente mantiene in mano la rosa”, un secondo disco di sughero liscio con cui percuote le gambe. Esso è legato con un laccio a un giovane, trasfigurazione dell’Ecce Homo, proprio per sottolineare l’unitarietà delle due figure, ruolo solitamente ricoperto da un bambino con petto nudo e avvolto dalla vita in giù da un panno rosso che porta in braccio una croce rivestita da un nastro rosso e sul capo un serto.

Accanto a queste due figure vi è un terzo uomo, di solito un parente o un amico che versa sulle gambe del vattente un infuso di vino e aceto per disinfettare le ferite e prevenire la formazione di croste.

Nocera Terinese, 4 Aprile 2015. © Claudia Stritof. All rights reserved.

Il suono del cardo percosso sulla carne è netto e deciso, seguito subito dopo da rivoli di sangue che creano una pozza rossa ai piedi del vattente mentre i muscoli vibrano visibilmente per la tensione.

Senza che si possa prendere un attimo di respiro, in quest’atmosfera mistica e ancestrale, subito dopo si ode lo sfregare della rosa passata sulla gamba, il vino scivolare sulle gambe e ricadere sul lastricato e di nuovo il suono del cardo, della rosa e del vino… interrotto solo dall”inchino alla Madonna, per poi proseguire nella veloce corsa verso le diverse stazioni religiose del paese.

Mentre la Madonna prosegue il suo percorso, noi decidiamo di fare un giro per le stradine del paese e arriviamo alla grande piazza che è colma di sangue secco sulle pareti, sul lastricato e sulle scale.

Nocera Terinese, 4 Aprile 2015. © Claudia Stritof. All rights reserved.

Visitiamo la bellissima chiesa del paese, ma a un certo il suono del cardo sulla carne richiama nuovamente la nostra attenzione.

Usciamo di corsa e questa volta i vattienti sono tre, tutti piuttosto giovani; dopo aver impresso il loro “marchio” sulla chiesa, riprendono la corsa incessante, mentre le impronte dei piedi nudi sull’asfalto tradiscono la loro direzione.

Nocera Terinese, 4 Aprile 2015. © Claudia Stritof. All rights reserved.

Nel momento in cui i confratelli riportano la statua della Madonna all’interno della chiesa, un grande applauso risuona per le stradine del borgo, mentre i vattienti sono ormai rientrati in casa, dove ad attenderli sono le madri, le mogli e le famiglie , che nel frattempo hanno preparato un infuso caldo con rosmarino che lava la carne flagellata e cicatrizza i minuscoli fori sulla carne.

Nocera Terinese, 4 Aprile 2015. © Claudia Stritof. All rights reserved.

Finisce così la mia visita a Nocera Terinese e il mio viaggio in questa antica tradizione. Un avvenimento di forte impatto emotivo e spirituale, tanto che alla visione del primo vattente, non riuscì a scattare nemmeno una fotografia visto lo scorrere copioso del sangue sulle loro gambe, come se all’improvviso fossi stata trasportata nel Medioevo a mia insaputa; ma una volta realizzato ciò che stava accadendo è stato un momento unico ed emozionante.

Sono stata percorsa da un brivido, cercando di comprende sempre più affondo il motivo di tale flagellazione e di questo male auto-inflitto, ma poi capisci che ciò a cui stai assistendo, non è una finzione scenica, ma l’autenticità di un sentimento, quello religioso dei devoti, che comprensibile o meno che sia, adempiono ad un voto fatto per ottenere una grazia o perché già ottenuta.

Questa è la storia di antichi riti e credenza ancestrali, avvolte da un’aurea mistica che oscilla tra sacro e profano, così come diverse sono le teorie sull’origine del rito.

Storie di vita paesana e di riti popolari che continuano a vivere in un piccolo paesino calabrese, da visitare e condividere con i suoi abitanti, i noceresi, che di storie e leggende ne hanno da raccontare.

Testo e immagini ©Claudia Stritof. All rights reserved.
Articolo scritto in data 7/04/2015. Revisione del 2/04/2021.
]]>
https://www.cultmag.it/2021/04/02/il-medioevo-contemporaneo-i-vattienti-di-nocera-terinese/feed/ 6 1676
Musaba: un parco dedicato all’arte contemporanea https://www.cultmag.it/2019/05/18/musaba-un-parco-dedicato-allarte-contemporanea/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2019/05/18/musaba-un-parco-dedicato-allarte-contemporanea/#respond Sat, 18 May 2019 08:39:28 +0000 https://www.cultmag.it/?p=6109 Da piccola andavo frequentemente con i miei genitori a visitare un parco vicino casa, non un luogo qualunque, ma un parco in cui improvvisamente apparivano draghi in legno e strane sculture colorate.

Nel tempo imparai che questo parco è un giardino delle meraviglie, creato da Nik Spatari, artista che negli anni Sessanta – dopo tanto girovagare – ha deciso di tornare in Calabria con la compagna Hiske Maas, per creare un’utopia: Musaba.

In Calabria esistono molti posti utopici: un altro è il Blue Dahlia (si sa, sono di parte), ma credo che, entrambe siano centri di cultura e sopratutto di diffusione di questa.

Musaba – Museo di Santa Barbara, Mammola. ©Claudia Stritof

Ma torniamo a Nik…

Il Musaba (Museo di Santa Barbara) è situato in provincia di Reggio Calabria, nella vallata del Torbido, in un piccolo paesino chiamato Mammola. Il parco museo, non è solo celebrazione del contemporaneo, ma sorge attorno ai resti di un antico complesso monastico certosino risalente al X secolo.

Nik nasce a Mammola nel 1929 e fin da piccolo dimostra avere grande talento artistico. Dopo molti viaggi, frequenta lo studio di Le Corbusier, dove tra gli altri conosce Jean Cocteau, ed è qui che si avvicina sempre più all’architettura, tanto da iniziare a pensare a un progetto ambizioso: realizzare un parco-museo in Calabria.

Santa Barbara negli anni Sessanta era un luogo sepolto dai rovi e distrutto dallo scorrere del tempo… e Nik e Hiske decidono di trasferirsi a Mammola.

Musaba – Museo di Santa Barbara, Mammola. ©Claudia Stritof

Il nostro percorso inizia nella Rosa dei Venti, sala realizzata con forme geometriche ispirate ai triangoli egizi e agli esagoni dell’oriente antico, in cui sono ospitate opere esemplificative del percorso artistico svolto da Nik dagli anni Quaranta, oltre a poter ammirare il bellissimo tappeto musivo raffigurante il volto di Persefone, collocato al centro della Rosa.

La seconda tappa è nella chiesa di Santa Barbara in cui Nik ha dipinto un ampio ciclo figurativo dedicato al Sogno di Giacobbe, realizzato su sagome in legno, poi adagiate alla sommità delle vele e dell’abside. Come si legge nell’affresco, questo è dedicato a due grandi artisti del passato, Michelangelo Buonarroti e il filosofo della Città del sole, Tommaso Campanella (e ora si capisce perché il mio riferimento all’utopia, evidentemente connaturata nel pensiero di noi calabresi sognatori e speranzosi).

Nik Spatari, Concetto Universale, Musaba – Museo di Santa Barbara, Mammola. ©Claudia Stritof

Ne Il Sogno di Giacobbe  i volti ritratti sono quelli di Nik e Hiske e il racconto procede dalla nascita nella prima vela, per poi passare all’inganno della zuppa di lenticchie, la benedizione, l’incontro con Rachele, per giungere alla morte. Un luogo estatico, esattamente come l’esterno, infatti, camminando lungo i vialetti costeggiati da muretti in pietre, olivi e folta vegetazione mediterranea, si incontra la scultura simbolo di Musaba, Concetto universale, opera che ricordo da quando ho memoria, la quale all’inizio era in calcestruzzo dipinto, oggi invece interamente ricoperta in mosaici.

Procedendo nel percorso l’occhio si posa sulla scultura realizzata da Stevi Kerwin nel 1987, una donna prona con boccoli di ferro e, poco più avanti, la fontana di Jin Jong Chen, del 1987, a pianta triangolare sormontata da una sfera divisa a metà, con le semisfere sfalsate, realizzata in calcestruzzo e pietre di mare, quelle tipiche del mar Jonio, mentre, osservando il muro, notiamo che è costellato dalla presenza di diverse sculture, realizzate tra il 1980 e il 1981, con Alberto Coluccio che firma la bellissima Donna Montagna, ovvero La madre di tutte le madri

Poi l’altissima stele, più in la Uomo/Donna del 1975, un’opera che Spatari ha realizzato come struttura portante della pergola di uva fragola e che si presenta ancora in calcestruzzo dipinto, così come io ricordavo le prime opere del Musaba. 

Nik Spatari, Il sogno di Giacobbe,Musaba – Museo di Santa Barbara, Mammola. ©Claudia Stritof

Da qui entriamo nella foresteria con il suo monumentale mosaico ispirato alla pubblicazione di Nik, L’enigma delle arti asittite nella Calabria Ultramediterranea, attraverso cui l’artista ha ripercorso l’evoluzione delle arti mediterranee. Al centro dello spazio domina la scultura Ombra della sera del 2006, un’opera in ferro alta 15 metri, con un chiaro riferimento al bronzetto etrusco del 200 a.C, a cui lo stesso Alberto Giacometti si era ispirato per la sua opera scultorea.

Il percorso è quasi giunto alla fine ma prima di andar via, incontriamo ancora altre piccole meraviglie: la farfalla in bottiglie di vetro colorate, il labirinto work in progress, i piloni decorati dell’autostrada e Sabalizard del 2001, una grande lucertola rivestita in mosaico.

Stevi Kerwin, Donna Fontana, 1987.

Se ancora molte sono le opere che si possono ammirare al Musaba, la mia visita si chiude con un ricordo, quello dell’opera il Drago, che tanto amavo da piccola e che venne costruito nel 1986 ma smantellato nel 2000 a causa del deterioramento del legno di castagno. Una scultura abitabile che molte volte ho percorso con mia sorella, entrando dalla coda e uscendo dalla bocca. La ricordo ancora con esattezza, così come ricordo la sensazione di quando camminavamo sui tronchi di legno di cui era composto il corpo del drago. Erano gli anni ’90 e ancor oggi il Musaba è lì, a Mammola, a raccontarci sogni e speranze di una terra utopica, in cui l’arte fa difficoltà a vivere, ma che nonostante questo prospera, perché vi sono persone pronte a scommettere sui sogni… e anche delle bambine, che in mezzo ai quei sogni, sono cresciute.


]]>
https://www.cultmag.it/2019/05/18/musaba-un-parco-dedicato-allarte-contemporanea/feed/ 0 6109
“Africo” nelle fotografie di Tino Petrelli https://www.cultmag.it/2019/05/04/africo-nelle-fotografie-di-tino-petrelli/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2019/05/04/africo-nelle-fotografie-di-tino-petrelli/#respond Sat, 04 May 2019 17:02:03 +0000 https://www.cultmag.it/?p=6072 “C’era una volta, sopra uno sperduto altipiano […] un povero paese di gente povera. Più che un paese era una borgatella, un piccolo agglomerato di casette nere disseminate senza simmetria su certi viottoli tortuosi ed erbosi sui quali s’aprivano piccole porte e buchi di finestre”. 

Maria Macrì Lucà, Ai margini del bosco, in “Vecchio mondo e vecchia gente”.

Nel paese di Africo il tempo scorre lentamente, gli unici suoni sono quelli della natura rigogliosa dell’Aspromonte: cicale, tintinnii di campanacci  e delle fronde degli alberi mosse dal vento. Il contado è collegato al paese da una mulattiera e la sensazione è di placida a-temporalità, perché, apparentemente tutto è immobile, se non fosse che l’edera inerpicata alla pietra grezza delle case, insinuandosi all’interno delle fessure, sgretola, di giorno in giorno, le tracce degli ultimi sopravvissuti edifici.

Era il 1951 quando un alluvione costrinse la popolazione di Africo a fuggire dal paese: la fine di un racconto, che inizia già molto tempo prima, all’inizio del Novecento, come testimoniano le parole di studiosi di incommensurabile grandezza come Corrado Alvaro prima, Corrado Stajano poi, fino a Gioacchino Criaco, con il suo recente Anime Nere.

Tino Petrelli, Africo,1948. ©Archivio Publifoto/Intesa San Paolo

Il paese di Africo è diventato l’emblema della disperazione, così come scriveva il giornalista Tommaso Besozzi nell’articolo Troppo strette le strade per aprire l’ombrello, pubblicato sulla rivista “L’Europeo” nel 1948. Articolo interessante, non solo perché documenta lo stato del paese in anni drammatici, ma soprattutto perché corredato dalle fotografie di Valentino Petrelli, meglio conosciuto come Tino.

Tino è un fotogiornalista, nato in provincia di Pordenone nel 1922 e trasferitosi a Milano nel 1937, dove inizia a lavorare per la famosa agenzia Publifoto di Vincenzo Carrese. Quello che fa Tino – a queste date – non deve essere dato per scontato, perché ritrarre la situazione reale del paese era impossibile durante gli anni del regime. L’unica immagine accettata era quella di propaganda, dove la tragedia non esisteva, men che meno la povertà, ma Tino animato da grande etica ha raccontato le ingiustizie che flagellavano un’Italia apparentemente sicura. Così Petrelli arriva ad Africo con la sua pesante attrezzatura da fotografo a dorso di un asino e lì trova una situazione che mai si sarebbe aspettato. I suoi occhi sono increduli, la sua anima devastata, ma nonostante questo scatta.

Africo è un paese isolato, la popolazione è povera, i soldi per il grano non ci sono, la farina è di lenticchie o di cicerchia, i medici sono un miraggio, la mortalità infantile molto alta e l’analfabetismo dilaga incontrastato. Le case sono fatiscenti, il terreno è fangoso, le donne tessono al telaio mentre i mariti sono intenti a lavorare nei campi o a guidare il gregge.

Tino Petrelli, Africo,1948. ©Archivio Publifoto/Intesa San Paolo

Nelle immagini di Tino vediamo la scuola elementare, con i «muri scrostati, vecchi banchi di legno, una carta geografica consunta e bracieri per scaldare i piedi nudi» degli scolari, che diligentemente scrivono sui loro quaderni. È proprio quel braciere ad attirare la mia attenzione: oggetto a me familiare, perché sopravvissuto nella mia memoria tramite i racconti di mia nonna e di mia zia, insegnanti elementari proprio in quegli anni. L’immagine è spietata, rappresenta la povertà in tutta la sua crudezza, ma qualcosa stupisce: il sorriso speranzoso sul volto della bambina che con il dito indice è immersa nella lettura del testo, mentre avvicina il piedino sul braciere.

Tino Petrelli, Africo,1948. ©Archivio Publifoto/Intesa San Paolo

Se ci addentriamo nelle case la situazione non migliora… anzi. Gli interni sono malsani, i muri cadenti, gli intonaci un miraggio, gli animali vagano liberamente nella stanza in cui la vita si svolge, gli abiti sono sporchi e consunti, i volti anneriti dalla terra e dalla fuliggine dei bracieri. Nelle immagini di Petrelli le condizioni miserevoli emergono con forza, il suo stile documentativo è diretto e attesta il modo di vivere di una popolazione dimenticata.

Come dice lo studioso Giovanni De Luna, le fotografie talvolta si trasformano in “agente di storia”, immagini che colpiscono in modo così profondo che talvolta riescono a modificare il corso della storia. Così fu per le foto di Petrelli, che fecero diventare Africo un caso nazionale, accelerando lo stanziamento di denaro pubblico per la costruzione di un nuovo paese sulla costa, all’indomani del grave diluvio del 1951.

Tino Petrelli, Africo,1948. ©Archivio Publifoto/Intesa San Paolo

La storia della Calabria alcune volte sembra essere stata dimentica, ma per fortuna, frammenti di storia riemergono dagli archivi dei grandi fotografi, narrandoci storie inaspettate.

Africo, un paradossale pezzo di archeologia contemporanea, è il ricordo di una storia tragica, che Tino Petrelli ha raccontato con dignità e rispetto, lasciando testimonianza di una storia che non deve essere dimenticata.


]]>
https://www.cultmag.it/2019/05/04/africo-nelle-fotografie-di-tino-petrelli/feed/ 0 6072
INSTADIARY. LIFE IN PROGRESS: Agosto. https://www.cultmag.it/2017/09/06/instadiary-life-in-progress-agosto/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2017/09/06/instadiary-life-in-progress-agosto/#respond Wed, 06 Sep 2017 19:41:31 +0000 https://www.cultmag.it/?p=5110
…e anche agosto è finito. Probabilmente è meglio così perché, se non per pochi e preziosi momenti, non è stato il “solito agosto” spensierato, anzi. Un giorno ho letto un articolo sul famigerato “Blue August”. Una sensazioni che in molti provano ad agosto, che in italiano semplicemente definirei malinconia da fine estate e ansia del non aver concluso molto in agosto. Beh, per me tutto il mese è stato un pò così. Sempre agitata e sempre in attesa. Sempre indecisa e sonnolenta (anche a causa dal troppo cibo).
Cosa riserverà questo “nuovo anno”? Non lo so. Nonostante tutto rimango fiduciosa anche se è iniziato così così!! Buon mese di settembre!!
***

Day 213 Finalmente il gruppo inizia a ricomporsi. Blue Dahlia, 1 agosto 2017.


Day 214 Giornata buco “nel cioccolato”. Marina di Gioiosa Ionica, 2 agosto 2017.


Day 215 La Malanova. Riace, 3 agosto 2017.
La Malanova, così veniva chiamata Anna Maria Scarfó, ragazza calabrese che dopo tre anni di abusi e minacce decide di denunciare i suoi aguzzini e stupratori. Una storia dura, triste e di dolore… che noi in quanto collettività abbiamo permesso accadesse lasciando sola una ragazza indifesa nelle grinfie di uomini senza cuore.
Spettacolo teatrale con Ture Magro. Per la foto si ringrazia ufficialmente (c) Francesco Rao (dopo avermi terrorizzata).


Day 216 Terre Impure. Premio Gianluca Congiusta. Riace Superiore, 4 agosto 2017.
Zio Mario, Sara, Roberto e io partiamo verso le 17.30 per andare a Riace con il mitico maggiolino giallo.
Arriviamo alle 18, due chiacchiere, una sigaretta e subito la proiezione del film vincitore del premio Gianluca Congiusta dal titolo “Terre Impure” di Raffaella Cosentino, incentrato sulla storia dei due ex sindaci di Rosarno e Isola Capo Rizzuto Elisabetta Tripodi e Carolina Girasole.
Un po di pasta alla taverna, dibattito e infine proiezione di “Dove Vanno le Nuvole”. Devo dire grazie a zio per questa meravigliosa giornata e per quello che fa, a Sara e Roberto per la compagnia e al Riace in festival perché in due giorni mi ha regalato veramente bellissime riflessioni… Cosa inspiegabile della giornata (che probabilmente non capirò mai): ci fermano i carabinieri, le bandiere dell’associazione devono essere omologate. Rientri in macchina e riparti… mentre i dubbi diventano sempre di più.


Day 217 La cena a casa. Marina di Gioiosa Ionica, 5 agosto 2017.


Day 218 All’improvviso l’inaspettato. Marina di Gioiosa Ionica, 6 agosto 2017.
Pubblico con un giorno di ritardo. Ieri non ho scattato, né ho voluto scattare. Ho avuto tanti momenti per poterlo fare ma non volevo… e non mi importava, è successo tutto così velocemente. Sapevo già come avrei sintetizzato la giornata: con delle gocce. Ognuno nelle gocce può vedere ciò che vuole e racchiudono sensazioni diverse che vanno dalla liberazione alla tristezza. La mia giornata si sintetizza così: delle gocce disegnate, su un albero di natale simbolo di famiglia, che invadono lo spazio oltre la foto. Ogni tanto l’unica cosa da fare è stare in silenzio e cercare di capire cosa ti succede, perché alcune volte la paura è troppo forte.


Day 219 Luna piena, poltrona, musica e terrazzo. Marina di Gioiosa Ionica, 7 agosto 2017.
Tanto sonno e tanta stanchezza. Pace e tranquillità nel mio angolino di mondo sul trespolino… fino a quando non sbuca Giupi che mi sfratta.


Day 220 Rubarsi i peperoni. Marina di Gioiosa Ionica, 8 agosto 2017.
Ladri di peperoni si aggirano nel frigorifero. La cena incasinata, la nostra. L’ultimo giorno di Sacholo prima di Oslo. Confusione = bellissima normalità e quotidianità.


Day 221 Raro esemplare di ruggenottero vestito e spiaggiato. Marina di Gioiosa Ionica, 9 agosto 2017.


Day 222 La cena al Blue Dahlia. Marina di Gioiosa Ionica, 10 agosto 2017.


Day 223 I nuovi arrivati. Marina di Gioiosa Ionica, 11 agosto 2017.


Day 224 Martone: “A ‘Ntinna”. Martone, 12 agosto 2017.
Anche quest’anno sono riuscita a non vedere la scalata a Martone perché sono arrivata tardino. In compenso ho visto Vale e conosciuto Marco. Bellissima serata con gli Skunchiuruti + Mico Corapi e Cosimo al pisciaturi.


Day 225 20 anni di matrimonio. Marina di Gioiosa Ionica, 13 agosto 2017.
Cena, nessuno in posa, il momento del brindisi. 20 anni so 20 anni. Tanti auguri e tazze a forma di cuore scomode ma simboliche.


Day 226 Prima della cena. Blue Dahlia Beach, 14 agosto 2017.
Antipasto “u crudu da jornata” (gamberetti dolcissimi crudi, tonno, alici, spada), “u Spata cu Vocatu” (eccezionali, ovvero pacchetti spada e avocado), “Pisci arrustuto” (grigliata di pesce) e infine “u tonnu ca cipuja” (tonno con cipolle di tropea e sesamo)…. e tanto vino bianco. Wow.


Day 227 La fine della vena con Dome e Isa. Marina di Gioiosa Ionica, 15 agosto 2017.


Day 228 L’estate vuol dire tutti. Marina di Gioiosa Ionica, 16 agosto 2017.
Foto improvvise. Non siamo al completo ma quasi. Ogni anno sempre “un po più grandi” ma con la certezza di rivedersi e ritrovarsi. New entry piccoletta del gruppo Viola.


Day 229 La foto paurosa. Marina di Gioiosa Ionica, 17 agosto 2017.
La cena frenetica. Questa foto doveva essere diversa ma il flash ha rovinato tutto. Effetto luce non riuscito, ombre scomparse = effetto babbi al muro. Cena fuori pre-partenza di Cri e Fabri (forse). Finale con il botto “incendiario”.


Day 230 La tristezza pre-partenza. ❤ Buon viaggio pi… Marina di Gioiosa Ionica, 18 agosto 2017.


Day 231 Tanti auguri Noni. Marina di Gioiosa Ionica, 19 agosto 2017.
Si cresce… si diventa grandi. Si cambia. La cena tutti insieme per augurarti buon compleanno noni.


Day 232 La Madonna del Carmine. Marina di Gioiosa Ionica, 20 agosto 2017.
Ogni anno la processione a mare della Madonna del Carmine. Attesa, piantini di mamma, applausi, i tre botti che oggi sono diventati tanti. Tradizioni belle: una volta non si faceva il bagno mentre passava la barca e tutti con le maglie o i vestiti bianchi. I giganti per le strade seguiti da mille bambini il sabato e i tamburinari sempre; Ilario che grida “W Maria”, le bancarelle, lo zucchero filato, i mostazzola, le barche che camminano davanti a quella della Madonna non le sopporto, ogni anno le voci di corridoio sui botti si/botti no, bancarelle qui/bancarelle li e infine i botti a mezzanotte/l’una… Tradizioni paesane di ordinaria quotidianità..


Day 233 Roccella Jazz Festival. Roccella, 21 agosto 2017.


Day 234. 30 anni del nostro Rocchi e 24 della falangetta. Marina di Gioiosa Ionica, 22 agosto 2017.
Palloncini, tortina e scherzetti. Balletti: Macarena, bomba e tango. Carne, verdure e fuoco. La felice demenza di chi è cresciuto insieme.


Day 235 “Soggetti Mediterranei” in Jazz. Roccella, 23 agosto 2017.
Doveva essere una foto disegnata e con su scritta una frase ma con prontezza chiama Pietro… e fu subito Jazz.


Day 236 Giornata di concentrazione pari a 0. Marina di Gioiosa Ionica, 24 agosto 2017.
Musica… tanta musica. Rilassante e bella, ma più invernale che estiva.


Day 237 Il pugnettone d’amici!!! Marina di Gioiosa Ionica, 25 agosto 2017.
Stocco. Stocco. Stocco. Vino. Vino. Vino. Amari. Amari. Dolci. Cccp!!!


Day 238 My heart, My Life. Marina di Gioiosa Ionica, 26 agosto 2017.
Nella foto sono uscita un po’ un cesso, ma mamma no… e questa giornata, come tutte le altre della mia vita, è dedicata a lei e a ciò che giornalmente mi dona con il suo amore. ❤


Day 239 Joe Pizza. La cena a base di ravioli e capra. Marina di Gioiosa Ionica, 27 agosto 2017.


Day 240 Ultimi giorni di angolini di pace. Marina di Gioiosa Ionica, 28 agosto 2017.


Day 241 Giornata di organizzazione e preparazione. Marina di Gioiosa Ionica, 29 agosto 2017.
Incrociamo le dita… e saltiamo un po di palpitazioni disegnando.


Day 242 Da Gioiosa a Catanzaro. Catanzaro, 30 agosto 2017.
Sveglia presto, strada poco trafficata (per fortuna), ponti piccoli e camion troppo grandi ad emissione “inquinamento”. Per tutto il tratto un mare bellissimo e degli scorci mozzafiato. Strade sbagliate: solo una. Zio in giro per Catanzaro a fare il turista. Io con il Notaio Guglielmo a far discorsi interessanti e scoprire una passione verso l’arte… di inestimabile bellezza soprattutto quando questa la puoi condividere nella tua terra. Racconti, opere, ricerca e scommesse su giovani artisti… e poi Mario, un suo abbraccio tanta felicità, sperando di vederlo presto per una full immersion di bellezza.
Incrociamo le dita… e saltiamo un po di palpitazioni disegnando.


Day 243 Serata compleanno sul balcone. Marina di Gioiosa Ionica, 31 agosto 2017.
Ultimo giorno di agosto. Cena sul balcone… e tanto sonno pre-invernale (anche se le temperature non lo sono).
Gelato mangiato, champagne stappato… e il tappo cade sulla mia sedia giusto giusto un attimo dopo essermi alzata…


Mese di Gennaio || Mese di Febbraio || Mese di Marzo || Mese di Aprile || Mese di Maggio || Mese di Giugno || Mese di Luglio || To be continued…

]]>
https://www.cultmag.it/2017/09/06/instadiary-life-in-progress-agosto/feed/ 0 5110
Riace: un festival per riflettere https://www.cultmag.it/2017/08/09/riace-in-festival-un-festival-per-riflettere-insieme/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2017/08/09/riace-in-festival-un-festival-per-riflettere-insieme/#respond Wed, 09 Aug 2017 11:34:40 +0000 https://www.cultmag.it/?p=5074 La prima volta che sono andata a Riace era il mese di aprile di qualche anno fa: c’era poca gente in giro e, solo raramente, da qualche casupola sentivo provenire il suono di una televisione accesa e un vociare indistinto.

Giuseppe, l’amico con cui ero andata a visitare il borgo, mi disse che Riace è il paese dell’accoglienza perché nel corso del tempo sono state ospitate molte famiglie “provenienti dal mare”.

Storie di immigrati e di emigrati che si intrecciano nel paesino arroccato sulla collina, storie sconosciute ai più ma familiari a tutti coloro che per un motivo o per un altro hanno dovuto abbandonare la propria terra.

Dove vanno le nuvole di Massimo Ferrari.

In questi giorni sono tornata più volte nel paese per assistere al  Riace in Festival – Festival delle Migrazioni e delle Culture Locali, una manifestazione che è stata per me un’esperienza di vita e di ascolto.

A Riace sono state narrate molte storie, il più delle volte tristi e drammatiche ma ricche di speranza e di sogni. La vita reale non sempre ha il suo happy ending, e anche se questo si riesce a conquistare, il viaggio fatto per ottenerlo è quasi sempre burrascoso, intriso di dolore e solitudine.

Il festival è stato un insieme di momenti di riflessione nati grazie all’arte: quella teatrale, musicale, fotografica e, naturalmente, quella cinematografica. Si sono intervallati sindaci, preti, assessori, giornalisti, artisti e persone comuni, riuniti tutti insieme con la voglia di raccontare una Calabria diversa, quella che riconosciamo e desideriamo ma che spesso dimentichiamo di promuovere e comunicare.

Una Calabria fatta da giovani registi, volontari e attivisti che durante i giorni del festival hanno un solo grande obiettivo: promuovere «lo scambio e la conoscenza reciproca affinché si contrastino forme di chiusura e razzismo».

Riace in festival.

Chiusura e razzismo: due parole che molto spesso aleggiano sulle nostre teste e che quotidianamente vengono fomentate da paure che pensiamo riguardare solo persone con un colore della pelle diverso dal nostro ma che invece riguardano tutti, anche i nostri conterranei.

Parlare non significa colpevolizzare ma sensibilizzare l’altro e far in modo che certi eventi tragici non si ripetano più, perché è facile tacere, sparlare e negare ma è difficile ammettere, accettare e condividere.

Il primo spettacolo teatrale a cui ho assistito è stato Malanova, che come un pugno dritto allo stomaco narra la storia di Anna Maria Scarfò. Donna, anzi ragazza, violentata e violata dalla malvagità degli uomini, dal silenzio di chi sapeva e da chi ha creduto di essere superiore e inarrestabile… fino a quando Anna Maria con la sua tremolante voce non ha deciso di denunciare i suoi aguzzini.

Spettacolo teatrale Malanova con Ture Magro.

Non voglio raccontarvi la sua storia – la trovate nel libro da lei scritto – ma il mio pensiero si rivolge all’interpretazione di Ture Magro che con assoluta scioltezza è riuscito a comunicare le dicerie delle vecchine di paese, l’indifferenza del parrocco, la negazione di chi avrebbe dovuto stare accanto ad Anna Maria e invece l’ha lasciata sola.

Già dalla prima sera l’arte del teatro ci fa riflettere… l’attore solo sulla scena ci pone di fronte alle nostre paure perché ciò che è successo ad Anna Maria potrebbe accadere a chiunque di noi e come lei stessa ha detto a fine spettacolo: “il coraggio di parlare l’ho trovato solo per salvare mia sorella dallo stesso destino”.

Mario Congiusta mentre consegna la fotografia in edizione limitata di Raffaele Montepaone alla regista e giornalista Raffaella Cosentino.

Il giorno dopo è stato proiettato il film vincitore del premio Gianluca Congiusta Terre Impure di Raffaella Cosentino: la storia dei due “già” sindaci di Isola Capo Rizzuto e Rosarno, rispettivamente Carolina Girasole e Elisabetta Tripodi.

L’obbedienza non è una virtù è il titolo del dibattito avvenuto tra diversi “Don”, i quali hanno narrato l’esperienza che giornalmente vivono nelle proprie parrocchie: Ventimiglia, Piana di Gioia Tauro, Le Piagge di Firenze e Siracusa. Inizialmente pensavo di ascoltare i soliti sermoni lunghi e pesanti, ma invece ho trovato i discorsi ben calibrati e interessanti, incentrati sull’amore, sull’azione di resistenza, sull’importanza dell’unione e della condivisione come scintille generatrici di cambiamento.

Murales a Riace (immagina via Civitas Gioiosa).

E poi ancora la proiezione del film Dove vanno le nuvole di Massimo Ferrari dove scopriamo che l’Italia non è solo quella della paura e dell’intolleranza ma anche quella dell’accoglienza: da Riace a Bologna, molti sono gli esempi virtuosi che si potrebbero citare ma quella che più mi ha colpito è la storia della famiglia di Treviso che ha deciso di accogliere nella propria casa sei ragazzi migranti e accompagnarli  nel loro cammino di vita.

Oltre all’arte, ai racconti e ai libri presentati a Riace in questi giorni si sono svolte anche importanti inaugurazioni come quella dell’ambulatorio “Riace”, fortemente voluto dallo Studio Radiologico di Siderno e da Jimuel – associazione o.n.l.u.s fondata dai Dott. Isidoro Napoli e Carlo Frascà – che da molti anni è impegnata sul fronte del volontariato grazie al progetto Internet Medics for Life nato «dal desiderio di portare il medico di famiglia in quelle aree del mondo in cui la cura non è un diritto riconosciuto».

Riace in festival.

A concludere il festival un calabrese doc: Peppe Voltarelli, che con la sua musica ha sempre portato in scena storie dimenticate, storie di vita e di passione; non posso concludere senza menzionare la “Taverna Donna Rosa”, un luogo accogliente gestito da persone cordiali e gentili, dove abbiamo bevuto dell’ottimo vino di casa e mangiato piatti di grande semplicità e di grande genuinità subito prima di ricominciare la nostra serata all’insegna della condivisione.

Termino complimentandomi con gli organizzatori Peppino Mazzotta, Chiara Sasso e Vincenzo Caricari che, in collaborazione con Ciavula e naturalmente con il sindaco Lucano, hanno suscitato tante riflessioni e un senso di apertura e umanità nel piccolo borgo con le case incastonate l’una nell’altra e con i suoi molti murales colorati. E’ possibile definire Riace in Festival, una manifestazione locale? Non credo… e spero solo che il festival possa sopravvivere con genuinità e spontaneità nel corso del tempo.

***

Vincitori del Concorso Corti.

Vincenzo Caricari e Peppino Mazzotta organizzatori del festival.

]]>
https://www.cultmag.it/2017/08/09/riace-in-festival-un-festival-per-riflettere-insieme/feed/ 0 5074
INSTADIARY. LIFE IN PROGRESS: LUGLIO. https://www.cultmag.it/2017/08/06/instadiary-life-in-progress-luglio/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2017/08/06/instadiary-life-in-progress-luglio/#respond Sun, 06 Aug 2017 12:31:19 +0000 https://www.cultmag.it/?p=5030 Il Mese di luglio è stato ricco di sorprese. Tante riflessioni sul presente e sul futuro. Su settembre… su dove la vita mi sta conducendo e come “trovare quella strada che tutti cercano”. Nei prossimi mesi avrò tanto da imparare, nel frattempo cerco di portare avanti le cose da concludere a breve così da poter ripartire con tranquillità. Ufficialmente dopo tanti tanti tanti anni di pallore cadaverico posso dire di essere abbronzata (solo davanti). Grazie per le mille cene, alla compagnia degli amici, agli incontri fortuiti, a quelli inaspettati e rivelatori. Grazie alle mie ragazze per gli ultimi giorni bolognesi e alla full immersion negli esami della scuola, alla meravigliosa serata al Ripasso tra mille persone sconosciute e un attimo dopo tutti a parlare insieme. Bellissima la giornata di pioggia/diluvio universale a mare in pieno luglio con l’odore di settembre.

***

Day 182 Evanescenza. Bologna, 1 luglio 2017.
Nell’angolo di casa c’e una siepe che mi ha sempre dato la sensazione di evanescenza. Le sue foglie piccole e gli steli sottili ma folti sembrano presenze labili e fugaci. Oggi, come sempre, mentre camminavo ho passato le dita sulle sue foglie ed è stato in quel preciso momento che ho realizzato di “non aver comprato i pantaloni”. Questo mi ha fatto sorgere un dubbio su ciò che avevo visto pochi minuti prima, alle 9.15 circa, in via indipendenza. Persone fuori dai negozi (terranova e derivati) per “i mega saldi”.
Non capisco. Ho pensato: sono persone che hanno veramente bisogno e non possono comprare i vestiti a prezzo pieno? Forse partono e hanno dimenticato qualcosa di importante? Molti erano ragazzi più o meno della mia età in attesa che i negozi aprissero le porte d’oro come se dietro si celasse qualche misterioso segreto o rivelazione divinatoria. Mi sono accorta che guardando quella folla c’e qualcosa che non sono riuscita a comprendere. Non capisco tutta questa frenesia. Eppure un po’ di tempo fa ho fatto lo stesso pensiero: “appena ci sono i saldi vado ad acquistare quei pantaloni”, non pensando che con la mia lentezza quei pantaloni sono stati venduti un mese fa. Eppure oggi davanti a quel negozio ci sono passata, manacava anche poco all’apertura e, nonostante questo, me ne sono ricordata solo dopo… mentre accarezzavo la pianta. Ho proseguito, ho svoltato l’angolo e… il pensiero dei pantaloni è svanito.


Day 183 I am punk. Birre e panino. Bologna, 2 luglio 2017.


Day 184 La materializzazione del mio pensiero in questo determinato momento…!! Bologna, 3 luglio 2017.
Quando chi insegna crea disagi non indifferenti a chi dovrebbe imparare qualcosa!! Incredibile!!


Day 185 Post office. Bologna, 4 luglio 2017.


Day 186 Sono le 11 e come si suol dire “mi è andato in pappa il cervello”. Domani e poi stop per un mesetto. Bologna, 5 luglio 2017.


Day 187 La fine. 4 giorni – 4 esami. Le tre grazie sono salve. Bologna, 6 luglio 2017.
E fu subito… aperitivo. Inizia l’estate… e si parte. Giornata dedicata alla gestione dei beni culturali… e fine.


Day 188 La nuova scoperta. Il Ripasso. Bologna, 7 luglio 2017.
Belle persone, tanta simpatia. Una serata all’insegna delle chiacchiere e delle scoperte.


Day 189 Chi si ferma è perduto. Autostrada del sole, 8 luglio 2017.
DeLillo scrive: “il tempo sembra passare. Il mondo accade, gli attimi si svolgono, e tu ti fermi a guardare un ragno su una ragnatela […] c’è una luce nitida, un senso di cose delineate con precisione […] In una giornata chiara e luminosa dopo un temporale, quando la più piccola delle foglie cadute è trafitto di consapevolezza, tu sai con maggior sicurezza chi sei”.
Libri, viaggi e riflessioni. Pensieri, messaggi e appunti. Treni, aerei e pullman. Su e giù. Avanti e indietro. Una vita diversa, nuove amicizie. Tutto è diverso, “i se e i ma” non esistono. Una vita in Progress da definire e scoprire, da vivere.


Day 190 Assolutamente Lei. Marina di Gioiosa Ionica, 9 luglio 2017.
L’alba più bella. Quella che sa di casa, quella di sempre, quella sempre diversa. Tante ore di viaggio e tanto sonno arretrato ma la bellezza inizia ad apparire.


Day 191 Gelsomino del Madagascar. Marina di Gioiosa Ionica, 10 luglio 2017.
Questa pianta è stata regalata da mio padre a mia mamma per la mia nascita. Viene definita anche fiore di cera per le sue foglie carnose e bianche. Ogni tanto guardo questa pianta e penso “che meraviglia lei sta là, al freddo e al caldo calabro, e cresce in silenzio e con amore”. Un anno i suoi fiori sono resistenti, l’altro meno e quando è stanca si nota subito perché i suoi fiori sono fragili e fanno fatica a crescere e ad adattarsi al mondo. Il suo fragile stelo però è lì, robusto anche se gracile e segnato dal tempo… 29 anni di vita insieme tra alti e bassi.


Day 192 La prima giornata di mare intensiva… e non sono diventata un peperone. Marina di Gioiosa Ionica, 11 luglio 2017.
Non tornavo dal mare alle 22.15 da molto tempo. Mare, chiacchiere, aperitivo, canadair, teorie su sub risucchiati da aerei, amici ritrovati dopo un lungo inverno… e infine cena con un panino al pesce spada e uno al polipo. Direi che ci siamo.


Day 193 2pm ancora non sono rossa. Marina di Gioiosa Ionica, 12 luglio 2017.
Prima notizia importante: siamo tornate io e la mia #fuji (sperando non si distrugga per la terza volta in un mese e mezzo). Finalmente posso ricominciare con i miei sfondi e le mille polaroid che circolano per casa.
Seconda notizia importante: Non tocco un libro da quattro giorni (vergognosa) però mi sto riprendendo per ricominciare. Oggi sono riuscita a leggere ben 10 pagine intere e scritte in carattere enorme. Terza notizia: il mio secondo giorno di sole intensivo e non succedeva da anni. Forse quest’anno non rimarrò bianca (ma non è detto). La spiaggia alle due è meravigliosa: poche persone, un sonnellino, una lettura e un caffè freddo di quelli veri.


Day 194 Iniziano i concerti al Blue Dahlia Beach. Marina di Gioiosa Ionica, 13 luglio 2017.
Giornata incasinata: discorsi seri e travagliati. Messaggi graditi e chiamate non fatte. Email non inviate. Al computer solo per un’ora. Fine serata in tranquillità io e il terrazzo: iniziano i lavori di sistemazione piante e divanetti per cene fra parenti e amici. Serata di stelle, vento e terrazzo… da domani primi concerti della stagione estiva.


Day 195 I mangioni stanchi. Marina di Gioiosa Ionica, 14 luglio 2017.
È dura la vita post (o quasi) – aperitivo.


Day 196 Insalata “chi conseri”. Marina di Gioiosa Ionica, 15 luglio 2017.
La cena perfetta: insalata di pomodoro e frise. La semplicità e la bontà.


Day 197 La pioggia è meraviglia (quando non succedono disastri). Marina di Gioiosa Ionica, 16 luglio 2017.
Questa fotografia è stata scattata alle 8:00: mamma era a messa, fuori diluviava e ho pensato al passato.
I tuoni mi hanno fatto pensare alle mie paure di un tempo: quando la mattina mi svegliavo e non vedevo mamma perché era a messa e non lo sapevo.
Io e Mari ci svegliamo sole e provavo tanta paura ma sori mi diceva: “stai tranquilla, mamma torna, è alla novena”.
Questa mattina volevo raccontare questa mia piccola paura (che prima o poi farò) ma alla fine ho aspettato perché la pioggia ti stupisce… e mamma come ogni domenica mi ha portato il cornetto alla nutella.
La foto è rimasta quella ma nel frattempo sono accadute tante cose: ho concluso tutto ciò che per burocrazia dovevo fare, mi sono dedicata al terrazzo (che è quasi in ordine), ho ricevuto un messaggio bello su Marinella… e poi inviti inaspettati di aperitivi iniziati alle 16 con Ciccio, amico di una vita e ora novello sposo. E poi Francesca, Ciccio, Ciuri, Rocco, Stefano, Vitto e Sacha indaffarato… tra un diluvio e l’altro è stata una giornata particolare all’insegna di ciò che eravamo e di ciò che siamo diventati… di come ci siamo scelti e del perché continuiamo ad essere amici e del perché continuiamo ad essere sempre noi.


Day 198 Il mio angolino di mondo. Marina di Gioiosa Ionica, 17 luglio 2017.
Finalmente ci siamo. Io e il balcone ci stiamo piacendo e rilassando. Calma e tranquillità: trespolo da scimmietta, birretta, computer e venticello. Qualche ape improvvisa ma tutto sotto controllo. Questa mattina giornata di svago con mami nel nostro piccolo mondo e ora dondolamenti e chiacchiericci.


Day 199 La pace dei sensi (fino ad una certa ora). Marina di Gioiosa Ionica, 18 luglio 2017.


Day 200 La cena, tanta cena. Marina di Gioiosa Ionica, 19 luglio 2017.
Siamo arrivati al 200° giorno dell’anno e chiaramente non poteva che succedere qualcosa di bello. Pomeriggio di liste. Pacco perso (cosa brutta da risolvere), chiamata piacevole e finalmente cena tanto attesa. Gamberi, pesce spada e ruvetto, alici, cozze gratinate e non ricordo che altro, poi pasta con crema di cozze (buonissima) e zuppa di pesce (tanto pesce). Cena bella e in famiglia… tanta casa, tanto cibo, non ne esco viva.


Day 201 Chiaramente io con i capelli nuovi. Marina di Gioiosa Ionica, 20 luglio 2017.
Un grazie enorme a Greta che dopo un anno ha messo mani sui miei capelli maltrattati. Grazie per non avermi fatta tamarra con ciocche improbabili ma con una leggera sfumatura più chiara che mai mi sarebbe venuta in mente. Una giornata da donnina solitamente a me estranea. Birra insieme e tante interessanti chiacchiere. Abitare a pochi chilometri di distanza e fare nuove amicizie.


Day 202 Cucina, casa, melanzane. Marina di Gioiosa Ionica, 21 luglio 2017.


Day 203 Pensieri annegati. Marina di Gioiosa Ionica, 22 luglio 2017.
Troppo veramente troppo cibo. Mamma si è superata. Cena tra amici. Non riesco neanche a scrivere ma serata bellissima.


Day 204 Perfetta sintesi di una giornata. Marina di Gioiosa Ionica, 23 luglio 2017.
Domenica: mare, sole, sole, sole, sole, birra, nuotata, nuotata, olio. Il tutto in ordine sparso.


Day 205 Giornata di libri piacevoli e di parole fluenti con l’unico e solo David Bowie in sottofondo. Marina di Gioiosa Ionica, 24 luglio 2017.


Day 206 Panni stesi ad asciugare. Marina di Gioiosa Ionica, 25 luglio 2017.


Day 207 Prima o poi ognuno raggiunte la propria Corrente. Marina di Gioiosa Ionica, 26 luglio 2017.
Giornata di studio, pioggia impercettibile, fogli. Mal di schiena e pensieri. Giornata un po’ fiacca ma va bene così per oggi.


Day 208 Gli scarabocchi pensierosi. Marina di Gioiosa Ionica, 27 luglio 2017.
Giornata di scrittura. Strage di Ustica, museo e dispositivi concettuali. Una birra e qualche disegno aspettando le giuste parole.


Day 209 Il borgo incantato. Gerace, 29 luglio 2017.
A Gerace per la festa degli artisti di strada. Era molto tempo che non andavo. Certezze: devo smettere di fumare, le salite non fanno per me. Concerto molto molto molto bello. Nuove conoscenze e vecchie amicizie incontrate. Matteo, Ciccio e Ale… andiamo andiamo e si sono fatte le 1:30. Mangiatoie e antiche fontane dove le donne lavavano i panni. Stradine e panorami, scale e muretti: Gerace sempre più bella e organizzata. Nota negativa: più cassonetti e posacenere in giro.


Day 210 La cena riaggomitolamelosa. Marina di Gioiosa Ionica, 30 luglio 2017.
Cena… sempre tanta cena con Sa e Matte. L’estate c’è e si gusta…


 

Day 211 Pensieri, psoriasi, gastrite: il corpo umano è un congegno ben collegato. Marina di Gioiosa Ionica, 30 luglio 2017.


Day 212 Giupillo appena arrivato… yeeeeeee La cuginanza di nuovo insieme, anche se per poco. Rosarno, 31 luglio 2017.


Mese di Gennaio || Mese di Febbraio || Mese di Marzo || Mese di Aprile || Mese di Maggio || Mese di Giugno || To be continued…

]]>
https://www.cultmag.it/2017/08/06/instadiary-life-in-progress-luglio/feed/ 0 5030
INSTADIARY. LIFE IN PROGRESS: GIUGNO. https://www.cultmag.it/2017/07/01/instadiary-life-in-progress-giugno/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2017/07/01/instadiary-life-in-progress-giugno/#comments Sat, 01 Jul 2017 19:51:48 +0000 https://www.cultmag.it/?p=4983 In questo mese di Giugno sono successe tante, veramente tante, sia belle che brutte. Ci sono state tante emozioni forti alcune delle quali le ho esplicitamente scritte o fotografate e altre invece solo sottilmente suggerite. Il mese inizia con un matrimonio stupendo e sfortunatamente anche con la rottura della mia Polaroid (ancora in riparazione). Giorni particolarmente Felici: n° 156, 161, 162, 167 (pieno d’amore). Giorni veramente Tristi: 172 e 174. Grazie a tutti quelli che fanno parte della mia vita e che ne hanno sempre fatto parte e che sempre reputerò la mia famiglia allargata anche se siamo lontani ma sempre presenti. Ma anche grazie alle nuove amicizie che sono entrate casualmente nella mia vita e che ringrazio per gli scleri, la follia e le risate isteriche. Insomma… anche questo mese è finito come al solito ho fatto su e giù. La scuola procede e la vita anche.

***

Day 152 Adí e Lore. Bellissimo matrimonio. Bellissime emozioni. Bologna, 1 giugno 2017.
Quattro anni fa Adì, Lori, Cri ed io ci conoscevamo casualmente durante una stupenda serata organizzata dalla Fabbrica allo Spazio Indue mentre suonavano i Leitmotiv… dopo 4 anni eccoci qua al loro matrimonio. Un giorno per me indimenticabile (fino al free bar). Bellissima serata immersi nelle emozioni che ci hanno donato e nel loro amore. Non dimenticherò mai gli occhi lucidi di Lori per tutto il tempo, specialmente quando Adi con voce tremante dall’emozione ha cantato: «e quando mezzanotte viene se davvero mi vuoi bene pensami mezz’ora almeno e da un pugno chiuso una carezza nascerà». Felice per voi ragazzi e per il vostro esplosivo amore e felice di averlo potuto condividere con voi… l’unica nota negativa: la mia polaroid si è rotta! Al domani le paranoie!


Day 153 Così è! Bologna, 2 giugno 2017.
Al 153° giorno la polaroid ha deciso di rompersi. In un giorno di festa. Domani proverò a portarla da qualche parte e vedremo… pensavo che se non avessi terminato il progetto sarebbe stata per colpa mia e invece no… si rompe la macchina. Il progetto già mi manca. Se qualcuno ha un’idea su come fare, se sa ripare le polaroid o altro me lo faccia sapere. Scrivo solo questo perché al momento sono immensamente triste. Immensamente sfigata. #lifeinprogress #lifeinpausa


Day 154 Ci proviamo… Bologna, 3 giugno 2017.
Giornata di studio, di valigie, di pensieri. Ci sono giorni si e giorni no. Questo è il mio giorno no. Dalle finestra si odono urla e capisco che il mondo è davanti alla TV a guardare la partita, bevendo birra e mangiando pizza. Io continuo con i miei pensieri. La foto di oggi è chiaramente un disegno pensieroso su una foto passata.


Day 155 La domenica strana. Bologna, 4 giugno 2017.
Casa. Diluvio momentaneo e spesa. E poi partita a ping pong e mega scorpacciata di sushi. Ora urge valigia pesantissima. Chiaramente la foto di oggi è un disegno.


Day 156 La felicità… la prima cena sul terrazzo. Marina di Gioiosa Ionica, 5 giugno 2017.
Casa. Casa. Casa. Casa. Casa. E che altro dire… casa.


Day 157 Dopo tanta frutta insapore… finalmente le more del giardino. Marina di Gioiosa Ionica, 6 giugno 2017.
1° foto di foto di frutta… ne seguiranno altre…. tantissime altre…


Day 158 La New entry nella collezione di orchidee di mamma. Marina di Gioiosa Ionica, 7 giugno 2017.


Day 159 Il raccolto di oggi. Marina di Gioiosa Ionica, 8 giugno 2017.
Giornata di libri e orto. Ero un po’ indecisa sul cosa fotografare ma alla fine hanno vinto loro… le delizie del giardino e il relax post studio con le zanzare che mi hanno allegramente sbranata.


Day 160 Visioni celestiali. Marina di Gioiosa Ionica, 9 giugno 2017.


Day 161 Il compleanno di Mari nel salotto esterno. Roccella, 10 giugno 2017.
Marika amica unica. Sempre accanto a noi, nei momenti felici e nei momenti più bruttini. Tutta la felicità del mondo. Il suo compleanno tutti insieme.


Day 162 La vulcanica e bellissima Silvana. Questo giorno è dedicato a lei. Siderno, 11 giugno 2017.
La comunione/cresima della (non più) piccola Silvana. Tanto cibo, tanto vino bianco e tanti dolci… ma soprattutto, ed è la cosa più bella, tanta famiglia e tanta tranquillità…


Day 163 Università degli studi di Messina. L’importanza del ricordo pergamenaceo. Marina di Gioiosa Ionica, 12 giugno 2017.
Finalmente eccola: la pergamena di laurea di Marinella. La sua passione la giurisprudenza, il suo sogno diventare notaio. Sarebbe stata felice e l’avrebbe incorniciata e conservata con cura, così come ha fatto con i primi 20 euro guadagnati facendo da testimone per un atto notarile. La sua forza la mia vita.


Day 164 Ciliege Petrone… e i primi fichi del giardino. 😍 Marina di Gioiosa Ionica, 13 giugno 2017.
Ennesima foto di frutta… buona.


Day 165 Il nuovo arrivato in casa Malgeri-Stritof. Marina di Gioiosa Ionica, 14 giugno 2017.
Lui si chiama Lillo ed è l’albero di perine minuscole e buonissime. Si chiama Lillo, come mio zio, perché era zio Lillo che portava a casa queste perine a zio Rug, mamma e zia. I ricordi germogliano nel nostro giardino.


Day 166 … prima o poi riuscirò ad incrementare la collezione. Marina di Gioiosa Ionica, 15 giugno 2017.


Day 167 La giornata delle sorprese. Marina di Gioiosa Ionica, 16 giugno 2017.
…L’ultima sorpresa della giornata… festa a sorpresa, chiaramente. Pianti malinconici di felicità, palloncini liberati verso il cielo per il ricongiungimento… anima e cuore. Fine della giornata. Ogni giorno una sorpresa per farti sorridere.


Day 168 La pizza e il letto. Accoppiata perfetta. Marina di Gioiosa Ionica, 17 giugno 2017.


Day 169 Melanzane ‘ncugnettati. Marina di Gioiosa Ionica, 18 giugno 2017.


Day 170 Partono le buste. Arrivati a fine giugno e non capisco più nulla. Marina di Gioiosa Ionica, 19 giugno 2017.


Day 171 Il triste giorno. Gioiosa Ionica, 20 giugno 2017.
Prima erano in tanti, poi è arrivato il “Pituso” che nella notte ha ucciso silenziosamente genitori e figli.
Legge della natura? Selezione naturale? Sicuramente… ma ora il povero anatroccolo è rimasto solo in una gabbia grande ad osservare i piccoli gusci vuoti.


Day 172 L’oblio. Punto. Marina di Gioiosa Ionica, 21 giugno 2017.


Day 173 Il mio signor fruttivendolo giustamente orgoglioso degli “agotti”. Marina di Gioiosa Ionica, 22 giugno 2017.


Day 174 Il mare simbolo di libertà. Marina di Gioiosa Ionica, 23 giugno 2017.
Simbolo di viaggio e di speranza per molte persone. Uno sguardo all’orizzonte e si può immaginare l’infinito. Sognare è linfa vitale ma la realtà è vita. Questa giornata è dedicata alla ricerca dell’equilibrio e alla speranza.


Day 175 L’arrivo a Bologna non è mai stato così dolce. Bologna, 24 giugno 2017.
Mamma + Saverio + furgone creano l’infinita dolcezza il giorno del tuo arrivo a Bologna. Caldo traumatico ma idratazione casereccia iniziata. Mamma: “mangia tanta frutta e bevi tanta acqua. Non ti disidratare”. Love love love paranoie di mamma. Benvuti tropici bolognesi.


Day 176 Indovinello. Bologna, 25 giugno 2017.


Day 177 Letture e evidenziatori. Bologna, 26 giugno 2017.


Day 178 Sempre con me. Bologna, 27 giugno 2017.
Farfalle, cuori e… realizza il tuo sogno… doni speciali da persone preziose.


Day 179 Le tre grazie vive al primo esame. -8 alla fine. Bologna, 28 giugno 2017.
…E ora a casa a studiare per The next. Bravissimi tutti in questa giornata dedicata al restauro.
Oggi è un giorno importante. Mi trovo ad aggiungere ben volentieri questo appunto perché oggi dopo troppi, veramente troppi, anni possiamo dire: “Luca. Giustizia è fatta” come ha scritto Roby. 💜 Spero solo che il cuore delle persone a cui voglio ora possa essere libero anche se sappiamo che non sarà mai così. Anni di lotta. Una nuova consapevolezza. Si può cambiare e possiamo pretendere giustizia. Grazie zio, grazie Roby, grazie zia, grazie Ale. Luca


Day 180 Giornata dedicata al diritto dei beni culturali. Andata pure questa e ora – 7 alla fine… ☘ Bologna, 29 giugno 2017.


Day 181 Pesci rossi e dispositivi. Bologna, 30 giugno 2017.
Giornata infernale. Tanta stanchezza ma alla fine è andata anche questa. Sei mesi per creare questa sequenza e un po’ mi mancherà. È stato interessante e logorante insieme. Tanta incertezza e tanti dubbi. Poi uno spritz e finalmente un buon negroni (rigorosamente senza angostura e senza limone). Avrei bisogno di almeno altri due per riprendermi. Comunque siamo a – 6 e da domani The next. Giornata dedicata alla museologia del contemporaneo e alla mia psoriasi che avanza senza aver a disposizione la crema.


Mese di Gennaio || Mese di Febbraio || Mese di Marzo || Mese di Aprile || Mese di Maggio || To be continued…


Testo, foto e vita di ©Claudia Stritof.

]]>
https://www.cultmag.it/2017/07/01/instadiary-life-in-progress-giugno/feed/ 1 4983
INSTADIARY. LIFE IN PROGRESS: Maggio. https://www.cultmag.it/2017/06/06/instadiary-life-in-progress-maggio/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2017/06/06/instadiary-life-in-progress-maggio/#respond Tue, 06 Jun 2017 20:46:26 +0000 https://www.cultmag.it/?p=4933 Ed ecco il mese di Maggio…. Un mese fatto di tanti treni, tanti musei, studio e molti aperitivi con i ragazzi della scuola. Milano, Parma, Rimini, di nuovo Parma-Bologna due volte in una giornata, Gioiosa e sullo sfondo Bologna… Giornate si e giornate no. Un mese che definirei di corsa, molto di corsa e di svegliatacce improbabili ma di risate non indifferenti. Grazie sempre a chi ne ha fatto parte. ♥ #cultmag #lifeinprogress #instadiary

Day 121, Pranzo a Canolo. Canolo, 1 maggio 2017.
Immersione nel passato! Canolo per me è un luogo del cuore. Da piccoletta andavo a Canolo con mamma, papà e Mari. Avevamo una casupola a cui rimarrò legata per tutta la vita perché troppe cose sono successe tra quelle mura. Il sapore della ricotta portata a casa ancora calda. L’odore della felce la mattina appena sveglia. I rettangoli disegnati con vernice bianca dove venivano incollati i manifesti. Il numero bianco sui muri di cemento vivo delle case. Le porte di calcio arrugginite davanti alla chiesa. L’odore dei forni e del pane caldo, la farina di Michele e il bar di Rosina. Il bivio, i funghi e Cosimo, Alessandro, Laura…
Bellissima giornata in famiglia, ci voleva proprio un pò di svago montano insieme. Cibo e anche tarantella improvvisata da un’antica coppia con fisarmonica e tamburello. Molto Calabrian Style.


Day 122 L’uccello del paradiso. Marina di Gioiosa Ionica, 2 maggio 2017.


Day 123 Ultimi momenti insieme. Marina di Gioiosa Ionica, 3 maggio 2017.


Day 124 Un giorno ammantato di tristezza. Grotteria, 4 maggio 2017.
Il giorno di oggi è dedicato a Paolina e ai ricordi di un tempo lontano. Odore di incenso e fiori.


Day 125 Lo scatto inaspettato davanti al gelsomino. Marina di Gioiosa Ionica, 5 maggio 2017.
Uno scatto bello perché sfocato. Un momento inaspettato e atteso. Di solito è 3, 2, 1 cheese… qui è stato solo cheese ma tante risate. Mitica zia Rosa…. ora nostalgia pre-partenza. Mi mancate già.


Day 126 Prima del viaggio. Mi mancherai tanto mio cuore e mia unica felicità. Marina di Gioiosa Ionica, 6 maggio 2017.


Day 127 Le calabriselle in trasferta a Mantova. Mantova, 7 maggio 2017.
Giornata distruttiva. Partenza improbabile alle 8. Arrivo a Mantova per visitare Palazzo Ducale chiuso la mattina. Visita dalle 14.30. Freddo e pioggia durante l’attesa. Giornata particolare e diversa. Ora ritorno e stop treni fino a sabato.


Day 128 Ore 9: aspettando le lezioni. Monumento a Giosuè Carducci di Leonardo Bistolfi. Bologna, 8 maggio 2017.


Day 129 Iniziamo male: 1) diluvia 2) quell’alone bianco nella foto è sospetto 3) anche oggi si mangia pasta in bianco. Bologna, 9 maggio 2017.


Day 130 Pausa pranzo all’università. Classe dispersa. Bologna, 10 maggio 2017.


Day 131 Il pranzo in panchina. Bologna, 11 maggio 2017.


Day 132 La giornata degli errori. Bologna, 12 maggio 2017.
Colloquio non avvenuto. Lezioni perse. Idee non sopravvenute. Ottima giornata direi. E ora la scelta non scelta del libro… che finirà per diventare un film.


Day 133 Alla ricerca di Giotto, Giovanni e Giuliano a Rimini. Rimini, 13 maggio 2017.
Ultima tappa con Benati chiesa di Sant’Agostino. La prima foto di gruppo, finalmente c’è… ed è stupenda. Giornata interessante e soprattutto bella.


Day 134 I dormiglioni e Ritorno al Futuro II. Bologna, 14 maggio 2017.


Day 135 Molto, molto male e non va bene. Bologna, 15 maggio 2017.
Settimana libera dalle lezioni: occhi che lacrimano, naso rosso come un clown, starnuti a non finire, mal di testa devastante e respiro come un pesce fuori d’acqua. Basta un attimo e mi trasformo in un troll quando fuori c’è il sole e ad aspettarmi ci sono tanti libri da studiare senza mal di testa.


Day 136 La piccola Claud. Bologna, 16 maggio 2017.
Questo portachiavi rappresenta me. All’improvviso salta fuori la piccola Claud paranoica e ti ricorda tante cose. Mi è stato regalato da una persona che porterò sempre nel cuore… All’epoca abitavo a Firenze con una persona con cui ho condiviso molto, dai pianti alle giornate passate sul divano a guardare South Park. Vedevamo sorgere l’alba sul lungarno e ci addormentavamo sull’amaca circondate dai fiori. Non credo che quella piccola Claud sia sparita del tutto, forse ancora si nasconde da qualche parte… in attesa di sbucare fuori.


Day 137 In caduta libera. Bologna, 17 maggio 2017.
Dopo i diversi articoli apparsi in questi giorni continuo a pensare a quella terribile catena di morte che coinvolge molti ragazzini e ora guardando le Iene sento dell’ennesimo servizio sulla vergognosa, tragica e mai risolta questione di Ustica… E oggi all’improvviso mi è comparso davanti lui: un omino con delle rose in mano che al momento mi sembra molto triste. Un omino gentile e sensibile. Solo e in caduta libera… a reggerlo non ci sarà nessuno. Intorno a lui solo malsana follia, violenza e sentimenti inquinati dall’odio.


Day 138 Quando meno te lo aspetti… coincidenze e incontri. Bologna, 18 maggio 2017.


Day 139 Se non siete sicuri, non conoscete la realtà. Bologna, 19 maggio 2017.


Day 140 Gli allegri brindatori parmigiani. Parma, 20 maggio 2017.


Day 141 La meraviglia del Pratello. Bologna, 21 maggio 2017.


Day 142 Tornando a casa. Bologna, 22 maggio 2017.


Day 143 Chillin’ At Frasca. Bologna, 23 maggio 2017.
Gli aperitivi improvvisati. Insieme 4 anni dopo.


Day 144 La giornata lunghissima. Parma-Bologna 24 maggio 2017.
Corsa all’autostazione. Viaggio in pullman verso Parma. Visita di corsa allo Csac – Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma, bellissimo luogo di ricerca e arte contemporanea. Di nuovo di corsa a Bologna, lezione e aperitivo lungo con la scuola e il mitico Fox.


Day 145 Piazza Verdi e i suoi colori. Bologna, 25 maggio 2017.


Day 146 Tra arte e diritto. Bologna, 26 maggio 2017.
Aperitivi lunghi con chiacchiere, amicizie, cavolate, battute, scollature e Pazze New entry. Tra poche ore a Milano.


Day 147 A Milano con Pinto. Milano, 27 maggio 2017.
Quando la passione si vede e si trasmette. Tappa al monumento intitolato a Pertini di Aldo Rossi. Dopo pranzo alla stupenda Fondazione Prada e infine Hangar Bicocca. Tutto di corsa ma scorpacciata di bellezza. Milano non mi è mai sembrata più bella. Cosa sorprendente… nessuno si è perso. Grazie per questa bellissima giornata.


Day 148 Incontri particolari. Bologna, 28 maggio 2017.
Samba, Cristiano, Samba, due braccialetti e una foto.


Day 149 Cos’è? Non lo so. Bologna, 29 maggio 2017.
Capire non è sempre la scelta giusta. Alcune volte bisogna solo immaginare.


Day 150 Il mostriciattolo. Bologna, 30 maggio 2017.


Day 151 L’ardua scelta. Verdura, frutta o acqua? Bologna, 31 maggio 2017.


Mese di Gennaio || Mese di Febbraio || Mese di Marzo || Mese di Aprile || To be continued…


Testo, foto e vita di ©Claudia Stritof.

]]>
https://www.cultmag.it/2017/06/06/instadiary-life-in-progress-maggio/feed/ 0 4933
INSTADIARY. LIFE IN PROGRESS: APRILE https://www.cultmag.it/2017/04/30/instadiary-life-in-progress-aprile/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2017/04/30/instadiary-life-in-progress-aprile/#comments Sun, 30 Apr 2017 19:42:20 +0000 https://www.cultmag.it/?p=4627

Day 91 Doveva essere. Ma è bella lo stesso. Firenze-Bologna, 1 aprile 2017.
Il titolo di questa foto è “doveva essere”. Doveva essere una foto con 20 persone sulla terrazza degli Uffizi e con i volti un minimo riconoscibili. Alla fine sono una vroccola ma rimane una foto bella dell’ultima sigaretta insieme dopo una giornata bella e interessante. La scuola di specializzazione in trasferta agli Uffizi per osservare preziosità nascoste. I cinque sopravvissuti, devastati e con le occhiaie fino a terra, che sognano aperitivi e gelati. Ringraziamo ufficialmente la signora per la foto in lontananza, un mito. Bellissima giornata. Prima o poi foto collettiva… speriamo meno di corsa.


17635442_10213287842136442_5807622619214936349_o

Day 92 L’aperitivo​ pomeridiano. Bologna, 2 aprile 2017.
Le coincidenze della vita. Adí e Lore non ci vediamo spesso, non come i primi tempi, perché le nostre vite sono cambiate ma le poche ore passate insieme sono preziose. Una chiamata e tutto cambia. I sorrisi, le parole, gli abbracci, le cose non dette e capite immediatamente sono le cose più importanti. Vi voglio tanto bene Cri, Lori e Adí. Noi quattro insieme.


Day 93 Home Sweet Home. Bologna – Marina di Gioiosa Ionica, 3 aprile 2017.
Torni a casa e… la mamma è l’unica che ti conosce. Torta al cioccolato e cesto pieno di coniglietti lindt. Come ingrassare senza aver mangiato. Viaggio lungo, intercity puzzoso, il controllore che ti chiede il biglietto appena chiudi gli occhi e svanisce il sonno tanto desidarato… per fortuna ad aspettarmi a Rosarno zio Ruggero Malgeri… ed è subito casa!!! Ora letto comodo, caldo, morbido con il cuscino smollicciato di tutta una vita. ♡


Day 94 Profumo di casa. Marina di Gioiosa Jonica, 4 aprile 2017.
Svegliarsi presto e sentire un profumino nell’area che diventa via via più intenso avvicinandosi alla cucina… Entrando sai che c’è mamma e che è li a cucinare i suoi mille buonissimi pastrocchi dalle 5 del mattino…! Dalle polpette, al ragù, alla melanzane fritte la mattina la colazione perfetta è quella di casa…


17758565_10213319316723287_5543090419944995660_o

Day 95 Roby My Love. Marina di Gioiosa Ionica, 5 aprile 2017.
Regalini importanti post compleanno dalla cugina più bella. Appena arrivata e subito insieme. Un trifoglio sperando la fortuna arrivi con un tocco di bellezza. Gioiuzza tenera non siamo fotogeniche ma ti tocca la foto del giorno per la tua felicità. ♡


Day 96 La mia noni. Marina di Gioiosa Ionica, 6 aprile 2017.

Day 96 La mia noni. Marina di Gioiosa Ionica, 6 aprile 2017.
Da piccola le foto le scattava nonna con la sua kodak ed erano un momento speciale. Ogni anno una foto in posa nel suo giardino delle meraviglie tutto fiorito per vedere come eravamo cresciute. Di solito mentre lei faceva giardinaggio io e Mari salivamo sulla panchina in ferro e disegnavamo tutto il pomeriggio con i gessetti colorati. Io disegnavo quasi sempre l’albero di ciliege, un albero che in realtà non ho mai visto… e subito dopo andavamo in casa a misurare la nostra altezza. Sul legno, vicino alla porta d’ingresso, c’erano i piccoli solchi lasciati dalla matita. Ricordi momentanei… ricordi di una vita…


Day 97 La lucertola nella foresta soleggiata Marina di Gioiosa Ionica, 7 aprile 2017.

Day 97 La lucertola nella foresta soleggiata. Marina di Gioiosa Ionica, 7 aprile 2017.


IMG_20170408_214239_100

Day 98 Le ‘ngute ed è subito Pasqua. Marina di Gioiosa Ionica, 8 aprile 2017.


Day 99 La domenica delle Palme. Marina di Gioiosa Ionica, 9 aprile 2017.

Day 99 La domenica delle Palme. Marina di Gioiosa Ionica, 9 aprile 2017.
Questa domenica per molti dovrebbe essere un momento di gioia, di pace e di fede ma ciò che vedo io è odio, tensione e paura. Non so quanto ci sia da festeggiare quando le notizie sono sempre più drammatiche. Ledere la libertà altrui, arrogarsi il diritto di decidere della vita e della morte dell’altro, decidere del destino mondiale come se si stesse giocando a Risiko, che per inciso è un gioco che non mi è mai piaciuto, preferivo monopoli o taboo. Purtroppo non tutti la pensano così ed ecco che oggi sui giornali si legge: “Sangue sulla Domenica delle Palme, decine di morti in due chiese in Egitto”, “Pyongyang: attacco Usa giustifica l’atomica. E Washington invia una portaerei verso la Corea” infine “L’asse ‘ndrine-professionisti sul business delle scuole”. Le palme simbolo di pace e fede…


Day 100 A tu per tu con... il dentista. Marina di Gioiosa Ionica, 10 aprile 2017.

Day 100 A tu per tu con… il dentista. Marina di Gioiosa Ionica, 10 aprile 2017.
Ultimo dente del giudizio… all’incirca cinque anni per tirarli tutti e finalmente siamo giunti alla fine. Come al solito sono andata terrorizzata. Come al solito mi hanno tranquillizzata. Come al solito ho una parte del viso gigante. Giornata traumatica come previsto e annotato sull’agenda. Tutto procede secondo i piani. Questo giorno è dedicato al mio dentista e alle preziose assistenti.


IMG_20170411_212820_877

Day 101 ‘A giarra. Marina di Gioiosa Ionica, 11 aprile 2017.
Visioni antiche. Visioni ataviche. I ricordi del passato affiorano.


Day 102 #sognounacalabriamigliore. Marina di Gioiosa Ionica, 12 aprile 2017

Day 102 #sognounacalabriamigliore. Marina di Gioiosa Ionica, 12 aprile 2017.
Io sono nata a Gioiosa Marina, paese della famigerata locride. Un luogo martoriato, un luogo che forse non ha più speranza, un luogo dal quale tutti, o quasi tutti, sono andati via. Un luogo che ogni tanto vede nascere delle luci di speranza ma che subito dopo si affievoliscono perché incontrano menti sonnolenti. Appena sveglia, ore 6.15, apro la finestra e vedo l’infinito. Il mare da un lato e la montagna dall’altro, i colori della natura come fossero dipinti da un antico pittore. E allora mi chiedo: “Perché questa terra tanto amata e tanto sfregiata non è mai germogliata?” L’altro giorno ho incontrato un signore anziano che con la voce roca dalle mille sigarette e in dialetto stretto mi ha detto: “mi sono spaccato la schiena a lavorare con la frutta. Ho solo la quinta elementare eppure non ho mai fatto mancare niente ai miei 4 figli e 12 nipoti. I fici tutti professionisti, ma non possono stare neanche qui, “lavuru cca non davi”! Sagge parole. Separati dalle famiglie e allontanati dalla propria terra, il futuro deve essere altrove (?) ma il pensiero di tornare e rimanere c’è sempre.


Day 103 Giornata diversa. Catanzaro - Marina di Gioiosa Ionica, 13 aprile 2017.

Day 103 Giornata diversa. Catanzaro – Marina di Gioiosa Ionica, 13 aprile 2017. 
Mattinata piena. Studio poco e frammentato. Pomeriggio particolare a Catanzaro: discorsi interessanti tra arte e identità… e poi con Cate tante chiacchiere nel viaggio tutto catanzarese. Per concludere sbucciare miliardi di fame, meno bello ma da fare.


Day 104 rosa, rosae, rosae, rosam, rosa, rosa Marina di Gioiosa Ionica, 14 aprile 2017

Day 104 rosa, rosae, rosae, rosam, rosa, rosa Marina di Gioiosa Ionica, 14 aprile 2017.
Giornata iniziata prestissimo. Raccolta di fiori nel giardino. Assistente alla chef. Piccione viaggiatore qui e lì e ad un certo punto ti accorgi che tutti gli stereotipi sono veri ma assolutamente belli… e domani sarà peggio.


IMG_20170415_071311_118

Day 105 Svegliarsi e… osservare l’infinito. Marina di Gioiosa Ionica, 15 aprile 2017.


Day 106 Natale con i tuoi... Pasqua anche... Marina di Gioiosa Ionica, 16 aprile 2017.

Day 106 Natale con i tuoi… Pasqua anche… Marina di Gioiosa Ionica, 16 aprile 2017. 
Siamo alla foto numero 106 su 365. Chiaramente Pasqua. Tanto cibo e tanta famiglia. Ora giratina nell’orto per digerire e tra un po’ divano molto comodo. Che meraviglia.


IMG_20170417_180200_910

Day 107 Cedri e scrittura. Marina di Gioiosa Ionica, 17 aprile 2017.


IMG_20170418_131651_924

Day 108 Sole, casa e letture in terrazza. Marina di Gioiosa Ionica, 18 aprile 2017.

Day 109 L'ultimo aperitivo pre-partenza ♡ Buon viaggio. Marina di Gioiosa Ionica, 19 aprile 2017

Day 109 L’ultimo aperitivo pre-partenza. Buon viaggio. Marina di Gioiosa Ionica, 19 aprile 2017.


Day 110 Sempre accanto a te. Marina di Gioiosa Ionica, 20 aprile 2017.

Day 110 Sempre accanto a te. Marina di Gioiosa Ionica, 20 aprile 2017.


Day 111 Giorno dopo giorno Marina di Gioiosa Ionica, 21 aprile 2017

Day 111 Giorno dopo giorno. Marina di Gioiosa Ionica, 21 aprile 2017.
Se non sbaglio sono passati circa due anni e mezzo da quando ho piantato questo seme di avocado. Da una piccola radice immersa nell’acqua è nato un piccolo alberello.


IMG_20170422_203140_917

Day 112 Casa dolce casa. Marina di Gioiosa Ionica, 22 aprile 2017.
Giornata di studio. Pensieri e dubbi che si accavallano ma si deve arrivare ad un punto. Giratina con mamma. Un salto nel nuovo negozio di Barbara e… Blue Dahlia. Luogo in cui sono nata e dove sono cresciuta. Luogo che mi ha fatto conoscere persone bellissime e luogo che unisce tante persone. Un momento di svago, una birretta, due chiacchiere, una sigaretta… un luogo che è vivo da tanti tanti tanti anni… grazie a zio e zia e a chi ogni giorno vive il Blue come una seconda casa. ♡♡


Day 113 La cena d’altri tempi. Marina di Gioiosa Ionica, 23 aprile 2017.
Pizza, pizza, pizza. Tante risate e tante chiacchiere… ora giustamente momento fotografie di una serata del ’65. Vi adoro. ♡


Day 114 Il giardino delle meraviglie. Marina di Gioiosa Ionica, 24 aprile 2017.
Il giorno di oggi è dedicato al nuovo vialetto di lavanda nel giardino. Una felicità immensa perché era uno dei miei mille desideri nel cassetto… e che ora sta prendendo forma. Immensamente felice e immensamente stupendo.


Day 115 L’aperitivo dei segreti svelati. Marina di Gioiosa Ionica, 25 aprile 2017.
Serata di segreti e confessioni. Ricordi di viaggi e pazzie. La foto di oggi è anche legato ad uno scritto in tema con questa giornata: Lo scrigno dei ricordi.


Day 116 Gli altarini inaspettati. Marina di Gioiosa Ionica, 26 aprile 2017.


Day 117 Quale miglior regalo se non un mazzo di fiori… di zucca. Marina di Gioiosa Ionica, 27 aprile 2017.
Ennesima giornata di studio. Oggi immersa nel fantastico mondo della fotografia: tra negativi su vetro, ambrotipi e carte barinate. Notizie negative invece dal fronte #sognounacalabriamigliore per svariate ragioni: la prima è che presto avremo news dal caro Vitto che ci parla di una sorda burocrazia calabra. Secondo motivo: guardo il Tg3 Calabria e mi deprimo. Ma sdrammatizziamo… la nota dolce della giornata in corso: ricevere un mazzo di fiori di zucca in regalo e piovono subito frittelle.


Day 118 su 365 Cuori di pietra ricchi d’amoreMarina di Gioiosa Ionica, 28 aprile 2017.
Ieri Rocchicè mi ha regalato questa bellissima pietra a forma di cuore. Un dono speciale da un amico meraviglioso da inserire nello “scrigno dei ricordi”. Un pensiero unico nato da uno scritto e per questo ancora più speciale. Un cuore di pietra gigante circondato dai mille fiori di mamma. Inaspettatamente stupenda. Grazie grazie grazie grazie


Day 119 Le mangione di funghi. Grotteria, 29 aprile 2017.
Ora tanto sonno e urge divano.


Day 120 Mamma e i suoi bellissimi fiori. Marina di Gioiosa Ionica, 30 aprile 2017.
Aprile è ormai giunto al termine. Siamo al 110° giorno su 365. Dedicato alla primavera e ai suoi fiori, perfetto riassunto di una giornata casalinga immersa tra libri, fiori e piante.
***Primavera non bussa, lei entra sicura come il fumo penetra in ogni fessura, ha le labbra di carne, i capelli di grano***


Mese di Gennaio || Mese di Febbraio || Mese di Marzo || To be continued…


Testo, foto e vita di ©Claudia Stritof.

]]>
https://www.cultmag.it/2017/04/30/instadiary-life-in-progress-aprile/feed/ 3 4627
INSTADIARY. LIFE IN PROGRESS: MARZO https://www.cultmag.it/2017/04/05/instadiary-life-in-progress-marzo/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2017/04/05/instadiary-life-in-progress-marzo/#comments Wed, 05 Apr 2017 19:38:23 +0000 https://www.cultmag.it/?p=4587 … il mese di Marzo si è concluso da poco ed ecco il resoconto… un mese passato a Bologna tra libri, lezioni, riflessioni, viaggi e treni. Amici nuovi e amici di una vita. Qualche giorno un pò spento, altri euforici, altri semplicemente normali. Come sempre un grazie alle persone che ho incontrato e che hanno reso la mia vita bella o brutta ma sempre unica. Che porterò con me e che rimangono impresse in questo racconto che va avanti giorno per giorno… Fotografie che forse svaniranno ma non i miei momenti vissuti.

***

Day 60 Piazza Maggiore soleggiata ed è subito primavera. Bologna, 1 marzo 2017.


 

Day 61 In giro per le corti bolognesi. Bologna, 2 marzo 2017.


Day 62 La festa di compleanno inaspettata. Cuginanza a Parma. Parma, 3 marzo 2017.
Festa inaspettata per il mio compleanno a casa di Sandra. Una cena stupenda e buonissima: pasticcio di verdure, torta alle carote e panna… e champagne. Grazie Cugia per la festa inaspettata e bellissima.


Day 63 La cuginanza. Parma, 5 marzo 2017.


Day 64 Identità Golose. Milano-Parma-Bologna, 5 marzo 2017
Giornata stupenda all’insegna del buon cibo e del buon vino. Un giorno diverso e particolare con persone bellissime. ♡♡♡ Sveglia presto direzione Milano per Identità Golose 2017. Cibo buonissimo e sperimentale. Vino di tutte le regioni. Ritorno in tarda serata. Distrutti ma felici.


Day 65 Luci e ombre. Bologna, 6 marzo 2017.


Day 66 Fragile delicatezza. Bologna, 7 marzo 2017.


Day 67 Gradiresti una birra?! Bologna, 8 marzo 2017.


Day 69 Jump. Bologna, 10 marzo 2017.
Una volta Rousseau ha scritto: “siete allarmati di vederlo consumare i suoi primi anni a non fare nulla. Non è nulla di essere felice? Non è nulla di saltare, giocare, correre tutta la giornata? Mai nella sua vita sarà di nuovo così occupato”. E se la verità felicità fosse correre e saltare liberamente senza pensare a nulla?!


Day 70 Un nome di cioccolata. Bologna, 11 marzo 2017.
Giorno dedicata alla cioccolata in tutte le sue forme. Una buonissima cioccolata calda preparata da un vero pastry chef e con la scusa non potevo non iniziare il bellissimo regalo di Alice. Libro illustrato dal titolo “Un nome di cioccolata” di Marina Casali e con le illustrazioni della tenerissima, e possiamo dire cugina acquisita, Alice Caroppo. Quanto dolcezza in tutto questo. ♡


Day 71 Le uova volanti: il patatrac è fatto. Bologna, 12 marzo 2017.
Giornata casalinga, frittelle di mele orrende, tartare di cavallo buonissima, pasta alla norma insapore. Chiaramente il cibo uscito male l’ho cucinato io… e ora “Lavorare con lentezza” film su Radio Alice.


Day 72 Ore 6:45. “Ciao, buon viaggio”. Maledetto lunedì. Bologna, 13 marzo 2017.


Day 73 Lo scatto non previsto prima dello scatto. Bologna, 14 marzo 2017.
Giornata di studio. Ricevimento dal prof. tante ore. Un salto a salutare Vitto e Bea che dopo tanti giorni passati dal mio compleanno mi fanno trovare il pensierino. Una gioia per il cuore. E poi… aperitivo con Marcolì delizia della mia vita. Amico sempre presente e… usciamo sempre strani nelle foto insieme.. vabbò… il ricordo di una serata insieme.


Day 74 Un matrimonio speciale. Bologna, 15 marzo 2017.


Day 75 Tu chiamale se vuoi…. le mie prigioni. Bologna, 16 marzo 2017.
Guardare foto di opere scontornate e ritagliate, documentari su Ustica e cercare libri di fotografia inesistenti…. Tutto sotto controllo.


Day 76 La brigata. Parma, 18 marzo 2017.


Day 77 Piovono forme di parmigiano. Parma, 18 marzo 2017.


Day 78 Buon compleanno Stefanello. Bologna, 19 marzo 2017.


Day 79 La zianza e nipotanza. Firenze, 20 marzo 2017.
Giornata fiorentina. Laboratorio Alinari per seguire il restauro fotografico fantastico e meraviglioso. Immersione nel mondo della fotografia. Museo Novecento. Tanta stanchezza e zianza a casa.


Day 80 Libro e buona musica. Fine di una giornata infinita. Bologna, 21 marzo 2017.


Day 81 Intensamente e fragilmente insieme. Bologna, 22 marzo 2017.
Giornata di studio intensa. Letture e riflessioni… e poi Diego. Un momento di svago. Chiacchiere, pensieri e ricordi che diventano un momento bellissimo del presente.


Day 82 Il ritmo della vita. Bologna, 23 marzo 2017.
Giornata tra la biblioteca del Mambo e la presentazione dell’ultimo libro di Roberto Pinto con Davide. Letteratura e arte. L’arte immaginata dagli scrittori. Quanti spunti in così poche ore… e quanti suggerimenti di future letture. La prima inizia questa sera. Ed è così che si chiude la giornata.


Day 83 La faccia del mangione. Bologna, 24 marzo 2017.
Cena alle 19… come i veri nordici. Partita a carte da veri felsini per il post cena. La gioventù ci ammazza.


Day 84 Tramvie di Bologna. Bologna, 25 marzo 2017.


Day 85 Studiare Vs Cucinare. Bologna, 26 marzo 2017.
Quando dovresti studiare e invece decidi che è meglio passare il pomeriggio in modo costruttivo facendo 6 piatti di sushi dimenticando di mettere l’avocado.


Day 86 Senza troppi giri di parole questa foto s’intitola delicatamente e sottilmente: giornata di m**a… e si vede!!! Bologna, 27 marzo 2017


Day 87 Serrande del Pratello. Bologna, 28 marzo 2017.


Day 88 Il nostro laureato. Bologna, 29 marzo 2017.
Giorno e fotografia di oggi dedicata a Davide. Tra architettura e informale… la conclusione di due anni!!! tutti un po’ tagliati ma non importa, i sorrisi si vedono!! Bravissimoooooo


Day 89 Santa Cristina e mille ore di lezione. Bologna, 30 marzo 2017.


Day 90 Pignoletto con etichetta #ericaeilcane, rum angostura, Pyrat xo reserve con alberello di natale. Mix esplosivo. Bologna, 31 marzo 2017
Ed eccoci all’ultimo giorno di marzo. Sono passati tre mesi e mi sembra un’infinità di tempo. Da domani inizia un nuovo mese. Oggi presentazione davanti ai ragazzi del mio caso studio. Tanta paura ma speriamo sia andata bene. Diritto dei beni culturali e domande sparate a caso tra un disegno di Mantegna e uno del Francia. Tanti caffè ma anche tante belle chiacchiere e scleri organizzativi.


Mese di Gennaio

Mese di Febbraio

To be continued…

]]>
https://www.cultmag.it/2017/04/05/instadiary-life-in-progress-marzo/feed/ 2 4587