cirella – CultMag https://www.cultmag.it Viaggi culturali Mon, 05 Sep 2016 13:35:52 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.6 104600578 Calabria on the road… San Nicola Arcella https://www.cultmag.it/2016/08/20/calabria-on-the-road-san-nicola-arcella/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2016/08/20/calabria-on-the-road-san-nicola-arcella/#comments Sat, 20 Aug 2016 13:12:10 +0000 https://www.cultmag.it/?p=4075 Secondo giorno di viaggio.

Appena aperti gli occhi mi sono ritrovata immersa nel verde del campeggio di Cirella con il suono delle onde in lontananza e senza esitare mi sono diretta verso il mare per fare il primo bellissimo e rinfrescante bagno della giornata, che ha lasciato in me un grande senso di pace dettato dall’impenetrabile silenzio delle prime ore del giorno.

Solo dopo circa mezz’ora i primi assonnati bagnanti sono arrivati in spiaggia con un incedere lento e rilassato mentre l’irresistibile odore di cornetti caldi appena sfornati inebriava l’aria. Nonostante avessimo programmato di spostarci con le tende a San Nicola Arcella per la prossima tappa, decidiamo di pernottare ancora una notte nello stesso campeggio anche perché la distanza tra l’isola di Cirella e l’Isola di Dino è veramente minima se si ha la macchina.

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San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Prese tutte le bagattelle da spiaggia partiamo verso l’Arcomagno, un luogo incantevole situato nella Riviera dei Cedri che appare alla vista come uno sperone di roccia alto circa 100 metri.

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San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

La zona è bellissima, ma purtroppo subito abbiamo notato l’incuria di alcuni residenti e turisti, che senza farsi troppe domande su dove fossero le pattumiere gettavano i rifiuti in spiaggia e purtroppo anche in mare, che a tratti era attraversato da sostanze non ben identificate e da altre fin troppo riconoscibili, un vero peccato perché è mortificante pensare che tali bellezze naturali vengano pregiudicate e maltrattate dai suoi stessi abitanti e turisti, che poi lamentano la sporcizia della coste.

Dopo aver trovato il nostro angolino di spiaggia libera, iniziamo finalmente a fare innumerevoli bagni per combattere il caldo eccessivo fino a metà pomeriggio quando, dopo un lungo confronto ad alzata di mano, decidiamo di risolvere l’annoso dilemma: affittare dei pedalò o affittare una barca per fare il giro dell’isola?

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San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Vince (purtroppo) la barca. Dico purtroppo, nonostante io avessi votato a favore del mezzo comodo e indolore per i nostri muscoli, perché il giro è stato veramente deludente per svariate ragioni: in primis perché il nostro capitano non ci ha concesso nessuna sosta nel meraviglioso mare, di conseguenza nessun bagno e nessun tuffo, neanche all’interno della bellissima Grotta Azzurra, ma soprattutto lungo tutto il viaggio in barca tanta tarantella e una sequenza ininterrotta di nomi di grotte e anfratti, di cui ricordo solo la ‘ricchia (l’orecchio) e il cinghiale per la loro riconoscibile morfologia.

Orecchio

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Per fortuna esistono i miei amici, scapestrati giovincelli amanti del bello, che una volta arrivati alla Grotta decidono di tuffarsi andando contro gli irremovibili ordini del capitano che cede al momento di collettiva ilarità per cinque minuti. Finalmente ci racconta la storia dell’isola, la quale ha alle sue spalle una lunga storia che vale la pena conoscere per comprendere i meccanismi calabresi di turismo e sostenibilità, infatti nel 1928 l’isola di Dino diventa di proprietà del comune di Praia a Mare, per poi essere venduta nel 1956 alla società di Gianni Agnelli con la speranza che la zona venisse turisticamente valorizzata. Purtroppo del periodo aureo non rimane molto se non dei trulli vandalizzati e ormai distrutti, un ristorante e un pub i quali recano i segni di una florida vita passata e di una movida non troppo lontana.

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Attualmente l’isola rocciosa si presenta interamente ricoperta dalla folta macchia mediterranea e ogni tanto sugli speroni di roccia spuntano delle caprette arrampicate su improbabili speroni di roccia. Dopo aver visto tutte le meraviglie naturali e aver concluso il giretto furtivo intorno all’isoletta, finalmente approdiamo all’Arcomagno!

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Tempo concesso dal capitano 30 minuti!

A quel punto decidiamo di ringraziare il capitano, paghiamo e un po’ delusi abbandoniamo la nave! A nostro avviso spendere i soldi per il pedalò sarebbe stato meglio perché ci avrebbe dato maggior autonomia e saremmo potuti entrare nella Grotta Azzurra tranquillamente…

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Arrivati nella spiagetta dell’Arcomagno è stata subito festa, abbiamo iniziato a conoscere molti ragazzi e ragazze che arrivavano sia da terra che da mare, e chiaramente non poteva che scattare la foto collettiva.

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Ormai l’ora si era fatta tarda, la grotta è molto umida quindi decidiamo di tornare verso le macchine per incamminarci verso Cirella, non prima di aver fatto un’abbondante spesa per la cena in campeggio. Percorrere il piccolo sentiero accidentato che porta alla spiagetta di Marinella e, stanchi, ustionati ma felici di questa giornata al mare, torniamo verso le tende per fare la cena al campeggio tra amici, chitarre, vino locale, musica, pomodori e salumi vari… un ottimo modo per concludere una bellissima giornata!!

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Testo e immagini ©Claudia Stritof.

I giorno di viaggio: Calabria on the road… Fiumefreddo Bruzio e Isola di Cirella.

II giorno di viaggio: Calabria on the road… San Nicola Arcella.

III giorno di viaggio: Calabria on the road… Lorica e la Sila.

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

San Nicola Arcella. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

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Calabria on the road… Fiumefreddo Bruzio e Isola di Cirella https://www.cultmag.it/2016/06/25/calabria-on-the-road/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2016/06/25/calabria-on-the-road/#comments Sat, 25 Jun 2016 09:50:01 +0000 https://www.cultmag.it/?p=4040 La Calabria… terra contraddittoria così come lo sono i suoi abitanti: difesa a spada tratta da chi è lontano, mortificata da chi vi abita. Almeno così pare, in realtà sono entrambe facce dalla stessa medaglia, una sorta di amore e odio per quello che la Calabria è stata, per quello che è e soprattutto per quello che potrebbe essere.

A momenti alterni ti manca e in altri vorresti scappare, ma se questo è il nostro destino, penso che alcune volte ho elogiato o criticato la mia terra senza conoscerla veramente. Per supplire a questa mancanza la scorsa estate con i miei amici abbiamo deciso di partire on the road in un viaggio in terre a noi sconosciute. Così prese le tende e le mille attrezzature da campeggio siamo andati incontro alla natura aspra e selvaggia dei monti e delle coste calabresi.

Prima tappa di viaggio: Fiumefreddo Bruzio, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia,  si trova in provincia di Cosenza e si presenta come uno dei tanti borghetti da presepe in puro stile calabrese, arroccato su un monte e costeggiato da una fiumara.

Portico, Fiumefreddo Bruzio, 31 luglio 2015.

Portico, Fiumefreddo Bruzio. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Siamo arrivati in paese ad ora di pranzo e il borgo si è presentato a noi silenzioso, con le sue piazze e i suoi vicoli sospesi in una dimensione di atemporalità. Abbiamo fatto ingresso in paese dalla porta d’Oriente e davanti a noi si sono aperte un’infinità di viuzze strette e intricate, grandi terrazze con panni stesi ad asciugare sotto il sole cocente di agosto e insegne di botteghe che riecheggiano un passato lontano.

Nonostante il caldo tropicale abbiamo continuato il nostro tragitto senza una meta ben precisa, ma felici del momento e della nostra prima scoperta calabra, allietata maggiormente dalle chiacchiere fatte con qualche passante.

Siamo arrivati alla meravigliosa terrazza panoramica, al cui centro vi è una scultura bronzea di Salvatore Fiume e improvvisamente davanti ai nostri occhi si è spalancato fino a perdita d’occhio il Tirreno in tutta il suo splendore.

Panorama, Fiumefreddo Bruzio, Calabria. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Panorama, Fiumefreddo Bruzio, Calabria. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Dopo aver osservato il panorama e aver fatto gli scemi come al nostro solito, abbiamo girovagato ancora un po’ senza meta nelle piccole viuzze, dove qui e lì spuntavano aiuole ricolme di basilico, rosmarino e altre piante aromatiche, palazzi restaurati e altri disabitati, fino a che non abbiamo incontrato un piccolo bar dove ci siamo intrattenuti per un’oretta buona.

Bevute le birre e inebriati dall’odore di polpette di melanzane che una signora stava friggendo con tanto amore abbiamo deciso di incamminarci e concludere il nostro giro a Fiumefreddo.

Noi. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Noi. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Si sà, i viaggi on the road sono belli perché non sai mai ciò che può capitare all’improvviso, soprattutto se si fanno con amici che si conoscono da una vita.

Premetto: la serietà quando siamo tutti insieme non è il nostro forte, per cui anche un palazzo addobbato per un matrimonio può diventare motivo di felicità e ilarità. E così è stato: iniziamo a scherzare sul “potenziale” matrimonio di due nostri amici e di conseguenza ridevamo e scherzavamo così gaiamente che le nostre parole hanno indotto la vera sposa ad affacciarsi dal balcone. Iniziamo a parlare con Alessandra, la sposa, che inaspettatamente ci chiede di salire e condividere con lei quel momento.

Un po’ imbarazzati ma felici, saliamo in casa e veniamo accolti come vecchi amici e la famiglia degli sposi ha iniziato ad offrirci l’impossibile: dolci di ogni tipo, confetti, pasticcini… e naturalmente anche due bottiglie di spumante per  brindare e augurare un felice matrimonio ai due novelli sposi.

Una gentilezza unica e rara, una dimostrazione di affetto, fiducia e apertura mentale che difficilmente capita in altri luoghi, con loro infatti  abbiamo riscoperto una delle peculiarità di noi calabresi, che forse ogni tanto dimentichiamo: l’accoglienza.

©Claudia Stritof

Salvatore Fiume. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Ormai l’ora era tarda e salutati tutti ci dirigiamo verso le macchine, un’ultima occhiata al Castello della Valle e abbiamo proseguito la nostra avventura verso il mare.

Seconda tappa: Isola di Cirella.

©Claudia Stritof

Isola di Cirella, Cosenza. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

E si, avete capito bene: isola, se pur di piccole dimensioni. E’ meravigliosa, collocata nella Riviera dei Cedri, qui ci siamo goduti una belle giornata di mare, tintarella, bagni e relax post camminata a Fiumefreddo.

Un’isoletta di roccia calcarea, ricoperta dalla folta vegetazione mediterranea che sulla sommità presenta il rudere di una torre di avvistamento che risale al 1562.

Dopo esserci goduti una bella giornata tra mare e monti abbiamo deciso di rimanere in spiaggia fino a tardi per osservare il bellissimo tramonto di Cirella, un momento veramente da apprezzare in silenzio e tra amici, così come abbiamo fatto noi.

A quel punto proseguire per la terza tappa prefissata era impossibile e decidiamo di cercare un luogo dove campeggiare nelle vicinanze. Era buio per cui dovevamo trovare un posto tranquillo e più o meno luminoso dove montare le tende e procacciarci del cibo. Ancora una volta ci viene in soccorso la gentilezza di un signore che ci fa campeggiare in un grande spiazzo di sua proprietà. Finalmente tutto era pronto, così ci cambiamo e andiamo a mangiare in una pizzeria in paese, per poi tornare verso le tende e addormentati felici per questo primo giorno di vacanza.

E il viaggio continua…

Tramonto, Isola di Cirella, Diamante. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

Tramonto, Isola di Cirella, Diamante. ©Claudia Stritof. Tutti i diritti riservati.

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Testo e fotografie ©Claudia Stritof.

I giorno di viaggio: Calabria on the road… Fiumefreddo Bruzio e Isola di Cirella.

II giorno di viaggio: Calabria on the road… San Nicola Arcella.

III giorno di viaggio: Calabria on the road… Lorica e la Sila.

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