compleanno – CultMag https://www.cultmag.it Viaggi culturali Wed, 13 Sep 2017 06:48:39 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.6 104600578 Il giorno del tuo compleanno. https://www.cultmag.it/2017/09/13/il-giorno-del-tuo-compleanno/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2017/09/13/il-giorno-del-tuo-compleanno/#comments Wed, 13 Sep 2017 04:51:35 +0000 https://www.cultmag.it/?p=5168 … 31 anni. Chissà cosa avresti fatto! Chissà se il tuo sogno si sarebbe finalmente realizzato. Ogni tanto penso e ripenso come sarebbe stata diversa la nostra vita se tu fossi ancora qui!

Tutto ciò che è successo in questi anni non sarebbe mai accaduto: probabilmente avrei seguito un cammino diverso, avrei conosciuto persone diverse e vissuto gli avvenimenti con uno spirito che sicuramente non sarebbe stato quello di oggi. Non sarei qui seduta a scrivere e mamma non avrebbe il volto sempre ammantato di tristezza.

L’altra sera stavo guardando un film, una commedia secondo la poco attendibile guida tv, ma che in realtà era un film drammatico, strappalacrime, quel genere per cui tu mi avresti chiamata “ciangiulina” (italianizzato “quella che piange sempre”).

Benché il film non mi sia molto piaciuto, ciò che mi ha colpito è stata la frase di chiusura, la quale recitava:

“La rabbia e il rancore ti possono sbarrare la strada. Adesso l’ho capito. Bruciano l’aria che respiri, la vita; ti divorano, ti soffocano ma la rabbia è reale. E persino quando non lo è ti può cambiare. Ti modella, ti trasforma in quello che non sei […] Se tutto va bene, un giorno ci si sveglia… e si scopre di non avere paura di affrontare il viaggio”.

Molti possono essere i motivi per cui essere arrabbiati e, in primis quando si perde una persona cara, è la rabbia che si prova verso la vita stessa, quella che ti ha tolto la voglia di sorridere e la voglia di lottare, quella che ti ha lasciato nel cuore solo tanta paura. Paura di vedere le persone accanto a te stare male e vederle soffrire, aver paura di ricominciare e, non ultima, la paura di rimanere sola.

Ti arrabbi perché semplicemente non è giusto e perché non è così che doveva andare. La rabbia ti muta, ti fa isolare, ti fa immaginare cose che non sono vere e che spesso sono dettate solo da timori e pensieri negativi.

Domare la paura è difficile ma è l’unica speranza per ritrovare la forza di vivere la vita come andrebbe vissuta perché, come ben si sa, la vita è una. Non bisognerebbe mai farle prendere il sopravvento, anche quando i giorni felici e spensierati sono talmente pochi che l’unica soluzione sarebbe l’abbrutimento e la tristezza.

La rabbia arriva a singhiozzi, così come il dolore lancinante che si prova in alcuni momenti. Il senso di perdita e di solitudine; la vita che scorre e che muta tutto ciò che sta intorno. Si, perché da quel 2014 tutti siamo cambiati, anche la casa stessa sembra diversa: buia, stanca, scricchiolante e acciacchiata come se qualcosa si fosse spento.

Una sorta di panico momentaneo ti fa riflettere su tutto ciò che hai perso e che non potrai mai più avere; ricominciare è difficile e per questo motivo il più delle volte si va a tentoni, come fanno i bambini nei primi anni di vita; si cerca di capire come vivere in un modo diverso, in spazi che alcune volte sembrano troppi grandi e con abitudini che non sono più tue; si scruta, si riflette e quando l’immobilità bussa alla porta, come un mantra si dovrebbe recitare quella bellissima frase che dice: «non lasciare mai che la paura di perdere ti impedisca di partecipare».

Non voglio fare discorsi sull’amore universale e sulla pace interiore perché questo mondo perfetto non esiste e la vita non è  quella delle fiabe e delle palle di neve: piccoli mondi immersi in un’eterna atmosfera natalizia dove ogni pupazzetto è rinchiuso nella propria prigione di vetro in cui non esistono dolori e tristezze.

La strada è lunga e accidentata e la paura di affrontare il viaggio alcune volte è talmente forte che non permette neanche di iniziarlo… le paure immobilizzano e non si trova il coraggio di attraversare quella «selva oscura» in cui ci si è smarriti. Si cerca la strada, si sbaglia, si torna indietro e si avanti. Si cercano delle certezze passate che inevitabilmente sono mutate, anche le amicizie talune volte non sono più le stesse, capisci che c’e qualcosa di diverso ma non comprendi il motivo. Non so come si faccia, ma immagino che in questa selva ci sia da qualche parte una piccola stradina nascosta che porti ad un cammino concreto. Un sentiero sconosciuto che in alcuni momenti si apre agli occhi come un angolo di pace dai colori luminosi animati da tenui raggi solari.

Io non so come sarebbe stata la mia vita se Mari fosse stata ancora qui, non so cosa lei avrebbe fatto, ma so che ora è così. A febbraio io compirò 30 anni e ancora sto cercando di capire come si vive, lei oggi ne avrebbe compiuti 31 e sarà eternamene ventisettenne.

Non voglio guardare al passato perché questo, se troppo presente, diventa una trappola dalla quale non si riesce ad uscire, semplicemente mi piacerebbe ricordare la bellezza di Mari in questo giorno, che era il suo… Lei che non ha mai avuto paura di affrontare il viaggio da sola e lei che lo ha fatto sempre a testa alta perché animata da una passione travolgente verso la vita e verso tutto ciò che l’ha resa viva… e allora non mi rimane che augurarti buon compleanno mia dolce Sister, sperando prima o poi di trovare la stabilità che  renderà tutti i ricordi passati solo pensieri di felicità.

Day 256
Il giorno di oggi è dedicato alla mia bellissima Sister e al suo compleanno. Tanti auguri Mari.
Marina di Gioiosa Ionica, 13 settembre 2017.

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“Per quanto tempo è per sempre? “A volte, solo un secondo”! https://www.cultmag.it/2016/09/13/per-quanto-tempo-e-per-sempre-a-volte-solo-un-secondo/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2016/09/13/per-quanto-tempo-e-per-sempre-a-volte-solo-un-secondo/#comments Tue, 13 Sep 2016 06:16:39 +0000 https://www.cultmag.it/?p=4141 Credo che a lavoro si debba mantenere sempre un certo distacco rispetto alla propria vita privata ma alcune volte è difficile non far trasparire i propri stati d’animoI pensieri sono troppi e il tempo per fermarsi ad ascoltarli troppo poco rispetto a quello che si desidererebbe, uno strano paradosso esistenziale sul come scoprire se stessi attraverso ricordi passati.

Ho sempre amato i compleanni ed in particolare quelli delle persone a me care perché mi permettono di sbizzarrirmi nei regali scemi,  fare cose banali e sdolcinate come svegliare con un fiore la persona che mi sta accanto, preparare una colazione particolare o una fonduta di cioccolato dove immergere tutti i frutti possibili… Mi piace che la persona a cui voglio bene in quel momento possa essere felice per un gesto che alla fin dei conti è insignificante ma che in realtà diventa un ricordo eterno.

Coincidenza vuole che nell’oroscopo di questa settimana Brezsnsy affermi: “Ti lancio un ultimatum, Pesci: nel giro delle prossime 144 ore pretendo che tu sia almeno il 33 per cento più felice. Il 50 per cento sarebbe anche meglio. In qualche modo devi scoprire quello che puoi fare per aumentare il tuo benessere e per goderti di più la vita” e l’astrologo suggerisce ai pesciolini depressi di individuare “i quattro ricordi più piacevoli” che si posseggono e rivivili nella propria fantasia.

In questi giorni, volente o nolente, mi sono dedicata molto ai miei ricordi, non so dire se questi siano i più felici, ma sono ricordi belli e anche banali di una vita trascorsa insieme a mia sorella.

Da piccole, essendo lei la sorella maggiore, era l’addetta alla preparazione della merenda: cracker con lo zucchero, il mio spuntino preferito! Poi, quando siamo diventate grandi, i cracker sono stati sostituiti con i tramezzini al tonno, che invece era mio compito preparare. Lei puntualmente mi diceva: “Come li fai tu nessuno! Però, mamma mia quanto sei lenta”! Mi faceva ridere un sacco quando pronunciava questa frase, e mi sa sorridere ancor oggi, visto che la mia lentezza da bradipo nel preparare i tramezzini non mai è cambiata.

Oggi avremmo festeggiato i trent’anni di sister, trenta incredibili anni di forza e bellezza! Un ricordo che sicuramente si sarebbe aggiunto a quelli passati. Mi piacerebbe essere contenta ma purtroppo non lo sono, fondamentalmente perché non si può essere felici di qualcosa che non si può condividere con chi vorresti. Dentro si ha sempre un magone che, inesorabilmente, fa riflettere sul tempo che passa e soprattutto sul tempo che è passato senza di lei.

Era un 13 settembre di tanto tempo fa, non ricordo bene l’anno ma eravamo molto piccole: tornavamo di corsa alla sua festa di compleanno organizzata al lido di mio zio, sister cade nella viuzza accanto alle giostrine del mio paese, all’epoca una stradina non asfaltata e cadendo si fa male. Noi scherzavamo su quella pallina strana che sporgeva dal suo ginocchio: “bleee che schifo, è pus solido”, con quell’ingenuità che solo i bambini hanno. Dopo tanto tempo scopriamo che quella pallina era una pietruzza bianca da togliere subito dal medico. Ma chi se lo sarebbe mai immaginato… per noi era tutto un gioco!!

Ieri ho anche ripensato alla festa dei suoi 18 anni, una festa con tutti i suoi amici e compagni di scuola, un classico momento di spensierata felicità. Quel giorno avevamo portato alla festa anche un invitato speciale, un palloncino rosso a forma di cuore con una faccina buffa e di una tenerezza unica, tanto da diventar subito la mascotte della serata…

Quelli che ricordo sono istanti brevi, frammenti e attimi unici che porto nel cuore e che in questi momenti mi fanno sorridere. E allora mi viene in mente Alice quando chiede al Bianconiglio: “Per quanto tempo è per sempre?” e il Bianconiglio risponde: “A volte, solo un secondo!”

Ed è così… L’unica certezza è che non dimenticherò mai quando al suo compleanno tenevamo per mano, come due bambine su tacchi a spillo, un palloncino a forma di cuore con gli occhi grandi, le braccia piccoline e le gambette sgambettanti oppure quando da piccole mangiavamo cracker con lo zucchero sdraiate sul nostro divano rosso come se non ci fosse un domani!!

Oggi avremmo sicuramente brindato con un negroni e fatto una bella festa… e allora buon compleanno mia dolce sister!!!

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