gianluca congiusta – CultMag https://www.cultmag.it Viaggi culturali Thu, 30 Aug 2018 09:56:54 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.6 104600578 Il tempo per dirsi addio https://www.cultmag.it/2018/08/30/addio/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2018/08/30/addio/#respond Thu, 30 Aug 2018 08:09:48 +0000 https://www.cultmag.it/?p=5632 Quando si vivono momenti di tristezza non si riesce a controllare il proprio pensiero razionalmente, ma ci si sente bloccati, come se ci si trovasse a vagare in un girone dell’inferno senza una via d’uscita.
Capita che la mente si ritrovi come sotto un lento attacco ipocondriaco “da passato riemerso” e che presa alla sprovvista non sappia gestire la situazione.
Questi giorni sono stati densi, inaspettati e totalizzanti poiché mi sono trovata ancora una volta ad osservare il dolore nel volto delle persone che mi circondavano e condividerlo con loro.
I racconti ascoltati, le paure, l’angoscia e l’incertezza di chi rimane è familiare a chi ha già sperimentato il senso profondo della perdita… Eppure quando pensi di essere uscita indenne da certi pensieri e certi “ricordi tristi”, ecco che all’improvviso questi riemergono e ti ritrovi ad essere impaurita da tutto ciò che ti sta accanto.
La paura di perdere le persone che ami da un momento all’altro senza poter far nulla, la paura di star male, la paura di veder soffrire chi vuoi bene, la paura di un domani incerto e degli avvenimenti incontrollabili.
Esistono delle “recidive di dolore” che nascono dalla sofferenza altrui, ma questo è un dolore diverso rispetto a quello vissuto in prima persona. Non è la tristezza quotidiana, né quello intenso dell’ultimo bacio, ma è altro per forma e contenuto emotivo.
Un intreccio di malinconia e dispiacere unito alla paura delle sensazioni provate in passato e ora riecheggiate dalla nuova perdita. Freud lo chiamava il “ritorno del rimosso”: un ricordo riemerso da un oblio profondo, che con tanta fatica si è cercato di dimenticare ma che per un evento consimile è riemerso con tutta la sua carica perturbante.
Questo non si manifesta immediatamente, perché la voglia di stare accanto a chi vuoi bene prevale, ma qualcosa dentro di te si smuove e quando si rimane soli i pensieri iniziano a prendere forma nei meandri oscuri della mente.

In questi giorni mi sono chiesta più volte cosa sia il tempo…

Il “tempo quotidiano” che ti insegna pian piano a far pace con te stessa, quello del tragitto per arrivare sul luogo di lavoro, quello passato tra gli scaffali del supermercato.

Il “tempo lento” delle ore interminabili prima di un esame, del viaggio verso casa, della notte passata in ospedale al capezzale della persona a cui si vuole bene, e infine, il “tempo fulmineo” delle ore passate piacevolmente a chiacchierare, delle cene in famiglia o delle serate con gli amici.
Il tempo è vissuto sempre con soggettività, a tratti veloce, a tratti interminabile: è questo il vero paradosso, il suo essere sempre in eccesso o in difetto, quando ad essere messi in gioco sono sentimenti importanti della propria vita.

Più che il tempo “quotidiano” o il tempo “eterno”, mi piace pensare al tempo cairologico, al momento giusto, opportuno, quel momento che noi giudichiamo essere speciale per una qualche ragione.
Non un tempo quantitativo, come successione di istanti ed eventi, ma una qualità della vita e dei sentimenti che, in positivo o in negativo, rimangono dentro di sé andando a costituire la nostra vera essenza.
Proust, in quel gran capolavoro che è La recherche, scriveva: «troviamo di tutto nella nostra memoria: è una specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove si mettono le mani a caso, ora su una droga calmante, ora su un veleno pericoloso», ed è esattamente così.
I nostri ricordi, nettare vitale dell’esistenza, quando riemergono possono far sorgere una moltitudine di sensazioni, dal sorriso sulle labbra alle lacrime negli occhi e, ahimè, in questi giorni sono riemerse le lacrime…

Mario. Un omino magro, con il cappello in testa e il papillon al collo. Un omino simpatico, che era anche un uomo grande e forte, anche se dal fisico gracile e mingherlino.
Silvana. Una signora d’altri tempi, sempre con i tacchetti, i capelli ben curati e i vestiti eleganti. Anche lei era gracilina, soprattutto in questo ultimo periodo. Erano entrambi due lottatori. Entrambi hanno vinto importanti battaglie ma soprattutto le hanno combattute. Due vite vissute pienamente. Due vite scomparse improvvisamente a poche ore di distanza l’una dall’altra.

Il tempo della trista mietitrice, in questo caso, è stato fulmineo, al contrario di quello da me vissuto tramite i ricordi negli ultimi giorni. Un tempo fatto dal ricordo delle ore trascorse insieme, di discorsi densi, di abbracci dati e di risate.

Dopo questo scritto, lento e ponderato, le paure aleggiano ancora su di me ma in forma più lieve… ciò che ho cercato di fare è cambiare il punto di vista, un pò come ci mostra Anselm Kiefer nel suo Sol Invictus. Certamente l’artista ci fa vedere la caducità della vita e la fragilità dell’esistenza, ma non per farci esperire la mera morte del corpo, ma la rinascita e la rigenerazione dell’uomo.
Il girasole, con il suo capo reclinato in maestoso silenzio sul corpo celebra l’ultimo triste commiato alla transitorietà e sottrae l’uomo – così come allo stesso modo fanno i nostri ricordi – all’ineluttabile passare del tempo sublimandolo eternamente all’ordine universale.
«Il tempo è troppo lento per coloro che aspettano, troppo rapido per coloro che temono, troppo lungo per coloro che soffrono, troppo breve per coloro che gioiscono, ma per coloro che amano il tempo è eternità», non ricordo dove ho letto questa frase, causa la mia passione sfrenata per i post-it, ma il succo è questo, quello che si dovrebbe fare è solo amare il proprio tempo perché altro non significa che vivere la propria vita intensamente e liberamente, assaporandone la vera essenza circondandoci delle persone a noi care.

***

Anselm Kiefer, Sol Invictus, 1995.

***

Testo e vita di ©Claudia Stritof
Immagine di copertina @Anselm Kiefer, The Orders of the Night, 1996.
]]>
https://www.cultmag.it/2018/08/30/addio/feed/ 0 5632
Riace: un festival per riflettere https://www.cultmag.it/2017/08/09/riace-in-festival-un-festival-per-riflettere-insieme/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2017/08/09/riace-in-festival-un-festival-per-riflettere-insieme/#respond Wed, 09 Aug 2017 11:34:40 +0000 https://www.cultmag.it/?p=5074 La prima volta che sono andata a Riace era il mese di aprile di qualche anno fa: c’era poca gente in giro e, solo raramente, da qualche casupola sentivo provenire il suono di una televisione accesa e un vociare indistinto.

Giuseppe, l’amico con cui ero andata a visitare il borgo, mi disse che Riace è il paese dell’accoglienza perché nel corso del tempo sono state ospitate molte famiglie “provenienti dal mare”.

Storie di immigrati e di emigrati che si intrecciano nel paesino arroccato sulla collina, storie sconosciute ai più ma familiari a tutti coloro che per un motivo o per un altro hanno dovuto abbandonare la propria terra.

Dove vanno le nuvole di Massimo Ferrari.

In questi giorni sono tornata più volte nel paese per assistere al  Riace in Festival – Festival delle Migrazioni e delle Culture Locali, una manifestazione che è stata per me un’esperienza di vita e di ascolto.

A Riace sono state narrate molte storie, il più delle volte tristi e drammatiche ma ricche di speranza e di sogni. La vita reale non sempre ha il suo happy ending, e anche se questo si riesce a conquistare, il viaggio fatto per ottenerlo è quasi sempre burrascoso, intriso di dolore e solitudine.

Il festival è stato un insieme di momenti di riflessione nati grazie all’arte: quella teatrale, musicale, fotografica e, naturalmente, quella cinematografica. Si sono intervallati sindaci, preti, assessori, giornalisti, artisti e persone comuni, riuniti tutti insieme con la voglia di raccontare una Calabria diversa, quella che riconosciamo e desideriamo ma che spesso dimentichiamo di promuovere e comunicare.

Una Calabria fatta da giovani registi, volontari e attivisti che durante i giorni del festival hanno un solo grande obiettivo: promuovere «lo scambio e la conoscenza reciproca affinché si contrastino forme di chiusura e razzismo».

Riace in festival.

Chiusura e razzismo: due parole che molto spesso aleggiano sulle nostre teste e che quotidianamente vengono fomentate da paure che pensiamo riguardare solo persone con un colore della pelle diverso dal nostro ma che invece riguardano tutti, anche i nostri conterranei.

Parlare non significa colpevolizzare ma sensibilizzare l’altro e far in modo che certi eventi tragici non si ripetano più, perché è facile tacere, sparlare e negare ma è difficile ammettere, accettare e condividere.

Il primo spettacolo teatrale a cui ho assistito è stato Malanova, che come un pugno dritto allo stomaco narra la storia di Anna Maria Scarfò. Donna, anzi ragazza, violentata e violata dalla malvagità degli uomini, dal silenzio di chi sapeva e da chi ha creduto di essere superiore e inarrestabile… fino a quando Anna Maria con la sua tremolante voce non ha deciso di denunciare i suoi aguzzini.

Spettacolo teatrale Malanova con Ture Magro.

Non voglio raccontarvi la sua storia – la trovate nel libro da lei scritto – ma il mio pensiero si rivolge all’interpretazione di Ture Magro che con assoluta scioltezza è riuscito a comunicare le dicerie delle vecchine di paese, l’indifferenza del parrocco, la negazione di chi avrebbe dovuto stare accanto ad Anna Maria e invece l’ha lasciata sola.

Già dalla prima sera l’arte del teatro ci fa riflettere… l’attore solo sulla scena ci pone di fronte alle nostre paure perché ciò che è successo ad Anna Maria potrebbe accadere a chiunque di noi e come lei stessa ha detto a fine spettacolo: “il coraggio di parlare l’ho trovato solo per salvare mia sorella dallo stesso destino”.

Mario Congiusta mentre consegna la fotografia in edizione limitata di Raffaele Montepaone alla regista e giornalista Raffaella Cosentino.

Il giorno dopo è stato proiettato il film vincitore del premio Gianluca Congiusta Terre Impure di Raffaella Cosentino: la storia dei due “già” sindaci di Isola Capo Rizzuto e Rosarno, rispettivamente Carolina Girasole e Elisabetta Tripodi.

L’obbedienza non è una virtù è il titolo del dibattito avvenuto tra diversi “Don”, i quali hanno narrato l’esperienza che giornalmente vivono nelle proprie parrocchie: Ventimiglia, Piana di Gioia Tauro, Le Piagge di Firenze e Siracusa. Inizialmente pensavo di ascoltare i soliti sermoni lunghi e pesanti, ma invece ho trovato i discorsi ben calibrati e interessanti, incentrati sull’amore, sull’azione di resistenza, sull’importanza dell’unione e della condivisione come scintille generatrici di cambiamento.

Murales a Riace (immagina via Civitas Gioiosa).

E poi ancora la proiezione del film Dove vanno le nuvole di Massimo Ferrari dove scopriamo che l’Italia non è solo quella della paura e dell’intolleranza ma anche quella dell’accoglienza: da Riace a Bologna, molti sono gli esempi virtuosi che si potrebbero citare ma quella che più mi ha colpito è la storia della famiglia di Treviso che ha deciso di accogliere nella propria casa sei ragazzi migranti e accompagnarli  nel loro cammino di vita.

Oltre all’arte, ai racconti e ai libri presentati a Riace in questi giorni si sono svolte anche importanti inaugurazioni come quella dell’ambulatorio “Riace”, fortemente voluto dallo Studio Radiologico di Siderno e da Jimuel – associazione o.n.l.u.s fondata dai Dott. Isidoro Napoli e Carlo Frascà – che da molti anni è impegnata sul fronte del volontariato grazie al progetto Internet Medics for Life nato «dal desiderio di portare il medico di famiglia in quelle aree del mondo in cui la cura non è un diritto riconosciuto».

Riace in festival.

A concludere il festival un calabrese doc: Peppe Voltarelli, che con la sua musica ha sempre portato in scena storie dimenticate, storie di vita e di passione; non posso concludere senza menzionare la “Taverna Donna Rosa”, un luogo accogliente gestito da persone cordiali e gentili, dove abbiamo bevuto dell’ottimo vino di casa e mangiato piatti di grande semplicità e di grande genuinità subito prima di ricominciare la nostra serata all’insegna della condivisione.

Termino complimentandomi con gli organizzatori Peppino Mazzotta, Chiara Sasso e Vincenzo Caricari che, in collaborazione con Ciavula e naturalmente con il sindaco Lucano, hanno suscitato tante riflessioni e un senso di apertura e umanità nel piccolo borgo con le case incastonate l’una nell’altra e con i suoi molti murales colorati. E’ possibile definire Riace in Festival, una manifestazione locale? Non credo… e spero solo che il festival possa sopravvivere con genuinità e spontaneità nel corso del tempo.

***

Vincitori del Concorso Corti.

Vincenzo Caricari e Peppino Mazzotta organizzatori del festival.

]]>
https://www.cultmag.it/2017/08/09/riace-in-festival-un-festival-per-riflettere-insieme/feed/ 0 5074
Le radici della memoria… un pensiero da lontano. https://www.cultmag.it/2015/05/24/le-radici-della-memoria-24-maggio-2005-24-maggio-2015/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2015/05/24/le-radici-della-memoria-24-maggio-2005-24-maggio-2015/#respond Sun, 24 May 2015 15:35:38 +0000 http://claudiastritof.com/?p=1833 Quando guardo il film i Cento Passi mi vengono in mente molti pensieri, ma quelli che più fanno male riguardano la morte e la sofferenza che Peppino Impastato lascia nelle persone che lo hanno amato. Alla fine del film però non si può pensare “è solo un pellicola cinematografica” e continuare la propria vita come se niente fosse perchè questa è una storia vera, la storia dell’Italia che con la criminalità organizzata ha da sempre, o meglio, che da sempre avrebbe dovuto lottare. E’ una storia di lotta, di coraggio e di sofferenza. Ma questa non è la sola ad esserlo e non è la sola che merita di essere raccontata, ma come Peppino molte altre persone sono state uccise da una mano scellerata per il semplice fatto di aver gridato a voce alta i propri ideali. In questo momento a Siderno (città in provincia di Reggio Calabria, sulla costa jonica) sta avvenendo un evento bellissimo per quanto scaturito da un uccisione dolorosa, quella di Gianluca Congiusta.

11136109_675848609186230_6726858099235074018_o

Io non posso essere lì, perché sono a Bologna, ma spero che le persone a cui tengo sappiano che sono con loro, e allora per ottemperare a questa mancanza cerco di spiegarvi cosa sia, con poche parole perchè c’e chi lo fa da anni e lo urla con tutta la forza del suo esile corpo ma di spirito battagliero e questa persona è Mario.

Molte volte parlando con amici “di sù”, non abituate ad ascoltare notizie su mafia e ‘ndrangheta, mi chiedono come io riesca a parlarne “come se fosse normale”. Per me non è mai stato normale, però una persona ad un certo punto della sua vita deve fare i conti con il luogo in cui vive, e se vuoi o se non vuoi, vivi delle esperienze diverse e senti notizie diverse che ad un certo punto “sembrano quasi normali”.

Sentire ogni giorno i telegiornali crea quest’effetto, un parallelo si potrebbe fare con le molte notizie di donne uccise che negli ultimi anni popolano copiosamente i tg, ad un certo punto tutti ci siamo quasi assuefatti a questo tipo di cronaca nera, esclamando semplicemente “ma stanno impazzendo tutti”. E invece dall’altra parte esistono persone che lottano e che chiedono giustizia, a cui il più delle volte non viene data l’esatta risonanza. Nei tg calabresi sentir parlare di uccisioni innocenti, arresti e traffici è molto frequente. Fin dalla mia gioventù ho sentito queste notizie e ho sempre cercato di non assuefarmi ad esse, come spesso accade.

Ma come si può spiegare a chi non conosce la terra dove sei nata? Penso che “Le radici della memoria” sia questo, un ricordo di ciò che è accaduto, un modo per ribadirlo ed è un modo per dire “io non ci sto”, e credo anche che sia giusto parlarne sempre, a costo di sembrar “strana”, perché solo parlandone si scaccia la paura e subentra la condivisione della lotta. Non ci si sente soli, si da sostegno a chi il coraggio di lottare lo ha sempre avuto a scapito della sua stessa vita o dei familiari. A chi ha cercato la verità e a chi la cerca ad ogni costo, mettendosi contro persone poco “perbene”. C’e chi “gira le spalle”, ma io questo non lo faccio, forse perché le persone a cui voglio bene hanno sofferto non solo per la perdita ingiusta ma anche per il l’ignavia di chi ha si è voltato dall’altra parte. Ad un certo punto gli occhi si devono riaprire e di errori nella nostra terra ne sono stati fatti troppi per non rendersene conto.

E’ il 24 maggio 2015, ed esattamente dieci anni fa moriva Gianluca, la sua memoria in queste ore verrà celebrata per tenere vivo e alimentare il ricordo… per una giornata dedicata non solo a lui, ma come è giusto che sia a tutte le vittime delle mafie, inoltre fuori dalla finestra spero vedrete appesi molti lenzuoli bianchi in ricordo delle vittime, e io pur non essendo a Siderno o a Gioiosa l’ho appeso.

Io non so spiegare la mafia ma posso spiegare il dolore perché quello è universale e voglio che le persone che amo non si sentano sole per la mia lontananza in questo giorno, perché avere delle persone geuine accanto non fa sentire la solitudine per alcuni attimi.

DSC_5058

Da Bologna sono con voi:

GIANLU (Gianluca Congiusta) – ZIO LILLO (Pasquale Malgeri) – EMANUELE NOTARBARTOLO -EMANUELA SANSONE -LUCIANO NICOLETTI -ANDREA ORLANDO -JOE PETROSÌNO -LORENZO PANEPINTO. MARIANO BARBATO. GIORGIO PECORARO. BERNARDINO VERRO. GIORGIO GENNARO. GIOVANNI ZANGÀRA. COSTANTINO STELLA. GIUSEPPE RUMORE. GIUSEPPE MONTICCIOLO. ALFONSO CÀNZIO. NICOLÒ ALONGI. PAOLO LI PUMA. CROCE DI GANGI. PAOLO MIRMINA. GIOVANNI ORCEL. STEFANO CARONÌA. PIETRO PONZO. VITO STASSI. GIUSEPPE CASSARÀ. VITO CASSARÀ. GIUSEPPE COMPAGNA. DOMENICO SPATOLA. MARIO SPATOLA. PIETRO PAOLO SPATOLA. SEBASTIANO BONFIGLIO. ANTONINO SCUDERI. ANTONINO CIOLÌNO. SANTI MILISENNA. ANDREA RAJA. CALOGERO COMAIANNI. NUNZIO PASSAFIUME. FILIPPO SCIMONE. CALCEDONIO CATALANO. AGOSTINO D’ALESSANDRO. CALOGERO CICERO. FEDELE DE FRANCISCA. MICHELE DI MICELI. MARIO PAOLETTI. ROSARIO PAGANO. GIUSEPPE SCALÌA. GIUSEPPE PUNTARELLO. GIORGIO COMPARETTO. ANGELO LOMBARDI. VITTORIO EPIFANI. VITANGELO CINQUEPALMI. IMERIO PICCINI. TOMMASA PERRICONE. GAETANO GUARINO. PINO CAMILLERI. GIOVANNI CASTIGLIONE. GIROLAMO SCACCIA. GIUSEPPE BIONDO. GIOVANNI SANTANGELO. GIUSEPPE SANTANGELO. VINCENZO SANTANGELO. GIOVANNI SEVERINO. FILIPPO FORNO. NICOLÒ AZOTI. FIORENTINO BONFIGLIO. MARIO BOSCONE. PIETRO LORIA. FRANCESCO SASSANO. EMANUELE GRECO. MARIO SPAMPINATO. GIOVANNI LA BROCCA. VINCENZO AMENDUNI. VITTORIO LEVICO. ACCURSIO MIRAGLIA. PIETRO MACCHIARELLA. NUNZIO SANSONE. EMANUELE BUSELLINI. MARGHERITA CLESCERI. GIOVANNI GRIFÒ. GIORGIO CUSENZA. CASTRENSE INTRAVÀIA. VINCENZA LA FATA. SERAFINO LASCÀRI. GIOVANNI MEGNA. FRANCESCO VICARI. VITO ALLOTTA. GIUSEPPE DI MAGGIO. FILIPPO DI SALVO. VINCENZO LA ROCCA. VINCENZA SPINA. MICHELANGELO SALVIA. GIUSEPPE CASÀRRUBEA. VINCENZO LO IACONO. GIUSEPPE MANÌACI. CALOGERO CAJOLA. VITO PIPITONE. LUIGI GERONAZZO. EPIFANIO LI PUMA. PLACIDO RIZZOTTO. GIUSEPPE LETIZIA. CALOGERO CANGELOSI. MARCANTONIO GIACALONE. ANTONIO GIACALONE. ANTONIO DI SALVO. NICOLA MESSINA. CELESTINO ZAPPONI. GIOVANNI TASQUIER. CARLO GUARINO. VITO GUARINO. FRANCESCO GULINO. CANDELORO CATANESE. MICHELE MARINARO. CARMELO AGNONE. QUINTO REDA. CARMELO LENTINI. PASQUALE MARCONE. ARMANDO LODDO. SERGIO MANCINI. CARLO ANTONIO PABUSA. GABRIELE PALANDRANI. GIOVAN BATTISTA ALOE. ILARIO RUSSO. GIOVANNI CALABRESE. GIUSEPPE FIORENZA. SALVATORE MESSINA. FRANCESCO BUTIFAR. ANTONIO SANGINITI. FILIPPO INTILI. SALVATORE CARNEVALE. GIUSEPPE SPAGNUOLO. PASQUALE ALMERICO. ANTONINO POLLARI. VINCENZO DI SALVO. VINCENZO SAVOCA. ANNA PRESTIGIACOMO. GIUSEPPINA SAVOCA. VINCENZO PECORARO. ANTONINO PECORARO. ANTONINO DAMANTI. COSIMO CRISTINA. PAOLO BONGIORNO. ANTONINO GIANNOLA. PAOLINO RICCOBONO. ENRICO MATTEI. GIACINTO PULEO. GIUSEPPE TESAURO. PIETRO CANNIZZARO. MARIO MALAUSA. SILVIO CORRAO. CALOGERO VACCARO. PASQUALE NUCCIO. EUGENIO ALTOMARE. GIORGIO CIACCI. MARINO FARDELLI. CARMELO BATTAGLIA. GIUSEPPE BURGIO. GIUSEPPE PIANI. SALVATORE SUROLO. ORAZIO COSTANTINO. GIOVANNI DOMÉ. MAURO DE MAURO. PIETRO SCAGLIONE. ANTONINO LORUSSO. VINCENZO RICCARDELLI. GIOVANNI SPAMPINATO. GIOVANNI VENTRA. DOMENICO CANNATA. PAOLO DI MAIO. ANGELO SORINO. EMANUELE RIBOLI. NICOLA RUFFO. CALOGERO MORREALE. GAETANO CAPPIELLO. FRANCESCO FERLAINO. DOMENICO FACCHINERI. MICHELE FACCHINERI. TULLIO DE MICHELI. MARIO CERETTO. GIUSEPPINA UTANO. CRISTINA MAZZOTTI. GERARDO D’ARMINIO. GIUSEPPE MOSCARELLI. CATERINA LIBERTI. SALVATORE FALCETTA. CARMINE APUZZO. SALVATORE LONGO. SALVATORE BUSCEMI. FRANCESCO VINCI. ALBERTO CAPUA. VINCENZO RANIERI. VINCENZO MACRÌ. FRANCESCO PAOLO CHIARAMONTE. MARIO CESCHINA. ROCCO GATTO. STEFANO CONDELLO. VINCENZO CARUSO. PASQUALE POLVERINO. GIUSEPPE RUSSO. FILIPPO COSTA. ATTILIO BONINCONTRO. DONALD MACKAY. MARIANGELA PASSIATORE. ADRIANO RUSCALLA. UGO TRIOLO. GIUSEPPE IMPASTATO. ANTONIO ESPOSITO FERRAIOLI. SALVATORE CASTELBUONO. GAETANO LONGO. PAOLO GIORGETTI. PASQUALE CAPPUCCIO. FORTUNATO FURORE. AUGUSTO RANCILIO. ALFONSO SGROI. FILADELFIO APARO. MARIO FRANCESE. MICHELE REINA. GIORGIO AMBROSOLI. BORIS GIULIANO. CALOGERO DI BONA. CESARE TERRANOVA. LENIN MANCUSO. GIOVANNI BELLISSIMA. SALVATORE BOLOGNA. DOMENICO MARRARA. VINCENZO RUSSO. ANTONINO TRIPODO. ROCCO GIUSEPPE BARILLÀ. CARMELO DI GIORGIO. PRIMO PERDONCINI. BALDASSARRE NASTASI. PIERSANTI MATTARELLA. GIUSEPPE VALARIOTI. EMANUELE BASILE. GIANNINO LOSARDO. PIETRO CERULLI. GAETANO COSTA. CARMELO JANNÌ. DOMENICO BENEVENTANO. MARCELLO TORRE. VINCENZO ABATE. GIUSEPPE GIOVINAZZO. CIRO ROSSETTI. FILOMENA MORLANDO. BRUNO VINCI. GRAZIELLA DE PALO. ITALO TONI. ANTONIO COLISTRA. ADELMO FOSSATI. SILVIO DE FRANCESCO. PASQUALE MALGERI. VITO IEVOLELLA. SEBASTIANO BOSIO. LEOPOLDO GASSANI. GIUSEPPE GRIMALDI. VINCENZO MULÈ. DOMENICO FRANCAVILLA. MARIANO VIRONE. GIUSEPPE SALVIA. MARIANO MELLONE. ROSSELLA CASINI. GIUSEPPE CUTTITTA. MICHELE BORRIELLO. FRANCESCA MOCCIA. LUIGI D’ALESSIO. ROSA VISONE. NICOLÒ PIOMBINO. ANTONIO SALZANO. PIO LA TORRE. ROSARIO DI SALVO. GENNARO MUSELLA. GIUSEPPE LALA. DOMENICO VECCHIO. ANTONIO VALENTI. RODOLFO BUSCEMI. MATTEO RIZZUTO. SILVANO FRANZOLIN. LUIGI DI BARCA. SALVATORE RAITI. GIUSEPPE DI LAVORE. ANTONINO BURRAFATO. SALVATORE NUVOLETTA. ANTONIO AMMATURO. PASQUALE PAOLA. PAOLO GIACCONE. VINCENZO SPINELLI. CARLO ALBERTO DALLA CHIESA. EMANUELA SETTI CARRARO. DOMENICO RUSSO. CALOGERO ZUCCHETTO. CARMELO CERRUTO. SIMONETTA LAMBERTI. GIULIANO PENNACCHIO. ANDREA MORMILE. LUIGI CAFIERO. ANTIMO GRAZIANO. GENNARO DE ANGELIS. ANNAMARIA ESPOSITO. ANTONIO DE ROSA. ELIO DI MELLA. SALVATORE DRAGONE. MARIO LATTUCA. GIOVANNI GAMBINO. FRANCESCO BORRELLI. ALFREDO AGOSTA. FRANCESCO PANZERA. GIANGIACOMO CIACCIO MONTALTO. PASQUALE MANDATO. SALVATORE POLLARA. MARIO D’ALEO. GIUSEPPE BOMMARITO. PIETRO MORICI. BRUNO CACCIA. ROCCO CHINNICI. SALVATORE BARTOLOTTA. MARIO TRAPASSI. STEFANO LI SACCHI. SEBASTIANO ALONGI. FRANCESCO IMPOSIMATO. DOMENICO CELIENTO. ANTONIO CRISTIANO. NICANDRO IZZO. GIOACCHINO CRISAFULLI. FRANCESCO BRUNITTO. SALVATORE ZANGARA. PATRIZIA SCIFO. VITTORIO SCIFO. LUIGI CANGIANO. LIA PIPITONE. SIMONE DI TRAPANI. GIUSEPPE BERTOLAMI. GIUSEPPE FAVA. RENATA FONTE. CRESCENZO CASILLO. GIOVANNI CALABRÒ. COSIMO QUATTROCCHI. FRANCESCO QUATTROCCHI. MARCELLO ANGELINI. SALVATORE SCHIMMENTI. GIOVANNI CATALANOTTI. ANTONIO FEDERICO. PAOLO CANALE. GIOVANBATTISTA ALTOBELLI. LUCIA CERRATO. ANNA MARIA BRANDI. ANNA DE SIMONE. GIOVANNI DE SIMONE. NICOLA DE SIMONE. LUISELLA MATARAZZO. MARIA LUIGIA MORINI. FEDERICA TAGLIALATELA. ABRAMO VASTARELLA. PIER FRANCESCO LEONI. SUSANNA CAVALLI. ANGELA CALVANESE. CARMINE MOCCIA. VALERIA MORATELLO. MICHELE BRESCIA. SANTO CALABRESE. ANTIOCO COCCO. VINCENZO VENTO. PIETRO BUSETTA. SALVATORE SQUILLACE. FRANCESCO FABBRIZZI. SALVATORE MELE. BRUNO ADAMI. PIETRO PATTI. GIUSEPPE MANGANO. GIOACCHINO TAGLIALATELA. SERGIO COSMAI. GIOVANNI CARBONE. BARBARA RIZZO ASTA. GIUSEPPE ASTA. SALVATORE ASTA. BEPPE MONTANA. ANTONINO CASSARÀ. ROBERTO ANTIOCHIA. GIUSEPPE SPADA. ANTONIO ENRICO MONTELEONE. GIANCARLO SIANI. BIAGIO SICILIANO. GIUDITTA MILELLA. CARMINE TRIPODI. GRAZIELLA CAMPAGNA. GIUSEPPE MACHEDA. ROBERTO PARISI. MARIO DIANA. MARCO PADOVANI. GIANLUCA CANONICO. PAOLO BOTTONE. GIUSEPPE PILLARI. FILIPPO GEBBIA. ANTONIO MORREALE. FRANCESCO ALFANO. VITTORIO ESPOSITO. SALVATORE BENIGNO. CLAUDIO DOMINO. FILIPPO SALSONE. ANTONIO SABIA. GIOVANNI GIORDANO. NUNZIATA SPINA. ANTONIO BERTUCCIO. FRANCESCO PRESTIA. DOMENICA DE GIROLAMO. LUIGI STAIÀNO. MARIO FERRILLO. SALVATORE LEDDA. GIOVANNI GARCEA. SEBASTIANO MORABITO. GIUSEPPE RECHICHI. ROSARIO IOZIA. GIUSEPPE CUTRUNEO. ROSARIO MONTALTO. ANTONIO CIVININI. CARMELO GANCI. LUCIANO PIGNATELLI. GIOVANNI DI BENEDETTO. COSIMO ALEO. ANIELLO GIORDANO. GIOVANNI MILETO. ANTONINO SCIRTÒ. PAOLO SVEZIA. GIUSEPPE INSALACO. GIUSEPPE MONTALBANO. NATALE MONDO. DONATO BOSCIA. GRAZIA SCIMÈ. FRANCESCO MEGNA.
ALBERTO GIACOMELLI. ANTONINO SAETTA. STEFANO SAETTA. MAURO ROSTAGNO. LUIGI RANIERI. CARMELO ZACCARELLO. GIROLAMO MARINO. ANIELLO CORDASCO. GIULIO CAPILLI. PIETRO RAGNO. ABED MANYAMI. RAFFAELE ANTONIO TALARICO. MICHELE VIRGA. GIUSEPPE MASCOLO. FRANCESCO SALZANO. GIANFRANCO TREZZI. FRANCESCO CRISOPULLI. GIUSEPPE CARUSO. FRANCESCO PEPI. MARCELLA TASSONE. NICOLA D’ANTRASSI. VINCENZO GRASSO. PAOLO VINCI. SALVATORE INCARDONA. ANTONINO AGOSTINO. IDA CASTELLUCCIO. DOMENICO CALVIELLO. ANNA MARIA CAMBRIA. CARMELA PANNONE. PIETRO GIRO. DONATO CAPPETTA. CALOGERO LORIA. FRANCESCO LONGO. GIOVANBATTISTA TEDESCO. COLIN WINCHESTER. GIACOMO CATALANO. PIETRO POLARA. NICOLINA BISCOZZI. PASQUALE PRIMERANO. PASQUALE MIELE. GIUSEPPE TIZIAN. JERRY ESSAN MASSLO. GAETANO DE CICCO. DOMENICO GUARRACINO. SALVATORE BENAGLIA. GAETANO DI NOCERA. MICHELE PIROMALLI. CLAUDIO VOLPICELLI. ANDREA CORTELLEZZI. ANTONIO D’ONUFRIO. VINCENZO MEDICI. GIUSEPPE TALLARITA. NICOLA GIOITTA IACHINO. EMANUELE PIAZZA. GIUSEPPE TRAGNA. GIOVANNI BONSIGNORE. ANTONINO MARINO. ROSARIO LIVATINO. ALESSANDRO ROVETTA. FRANCESCO VECCHIO. ANDREA BONFORTE. GIOVANNI TRECROCI. SAVERIO PURITA. ANGELO CARBOTTI. DOMENICO CATALANO. MARIA MARCELLA. VINCENZO MICELI. ELISABETTA GAGLIARDI. GIUSEPPE ORLANDO. MICHELE ARCANGELO TRIPODI. PIETRO CARUSO. NUNZIO PANDOLFI. ARTURO CAPUTO. ROBERTO TICLI. MARIO GRECO. ROSARIO SCIACCA. GIUSEPPE MARNALO. STEFANO VOLPE. FRANCESCO OLIVIERO. COSIMO DURANTE. ANGELO RAFFAELE LONGO. RAFFAELA SCORDO. CALOGERO LA PIANA. ANTONIO NUGNES. PASQUALE FELICIELLO. MARCO TEDESCHI. FERDINANDO BARBALACE. MARCELLA DI LEVRANO. SERGIO ESPOSITO. ANDREA ESPOSITO. TOBIA ANDREOZZI. VALENTINA GUARINO. ANGELICA PIRTOLI. GIUSEPPE SCEUSA. SALVATORE SCEUSA. VINCENZO LEONARDI. ANTONIO CARLO CORDOPATRI. ANGELO RICCARDO. DEMETRIO QUATTRONE. NICOLA SOVERINO. ANDREA SAVOCA. DOMENICO RANDÒ. GIOVANNA SANDRA STRANIERI. ANTONIO SCOPELLITI. LIBERO GRASSI. FABIO DE PANDI. GIUSEPPE ALIOTTO. ANTONIO RAMPINO. SILVANA FOGLIETTA. SALVATORE D’ADDARIO. RENATO LIO. GIUSEPPE LEONE. FRANCESCO TRAMONTE. PASQUALE CRISTIANO. STEFANO SIRAGUSA. ALBERTO VARONE. FELICE DARA. VINCENZO SALVATORI. SERAFINO OGLIASTRO. GIUSEPPE GRIMALDI. SALVATORA TIENI. NICOLA GUERRIERO. GIUSEPPE SORRENTI. ANTONIO VALENTE. NUNZIANTE SCIBELLI. VINCENZO GIORDANO. SALVATORE VINCENZO SURDO. GASPARE PALMERI. IGNAZIO ALOISI. ONOFRIO ADDESI. FRANCESCO AUGURUSA. GIUSEPPE PICCOLO. SALVATORE AVERSA. LUCIA PRECENZANO. PAOLO BORSELLINO. ANTONIO RUSSO. FORTUNATO ARENA. CLAUDIO PEZZUTO. SALVATORE MINEO. GIULIANO GUAZZELLI. GIOVANNI FALCONE. FRANCESCA MORVILLO. ROCCO DICILLO. ANTONIO MONTINARO. VITO SCHIFANI. PAOLO BORSELLINO. AGOSTINO CATALANO. EDDIE WALTER COSINA. EMANUELA LOI. VINCENZO LI MULI. CLAUDIO TRAÌNA. RITA ÀTRIA. PAOLO FICALÒRA. LUIGI SÀPIO. EGIDIO CAMPANIELLO. GIORGIO VILLÀN. PASQUALE DI LORENZO. GIOVANNI PANUNZIO. GAETANO GIORDANO. GIUSEPPE BORSELLINO. ANTONIO TAMBORINO. MAURO MANIGLIO. RAFFAELE VITIELLO. EMANUELE SAÙNA. GIOVANNI LIZZIO. ANTONIO DI BONA. GIOVANNI CARNICELLA. ANTONIO MUTO. PASQUALE AURIEMMA. BEPPE ALFANO. ADOLFO CARTISANO. PASQUALE CAMPANELLO. VINCENZO D’ANNA. VINCENZO VITALE. GENNARO FALCO. NICOLA REMONDINO. DOMENICO NICOLÒ PANDOLFO. MAURIZIO ESTATE. FABRIZIO NENCIONI. ANGELA FIUME. NADIA NENCIONI. CATERINA NENCIONI. DARIO CAPOLICCHIO. DOMENICO NICITRA. CARLO LA CATENA. STEFANO PICERNO. SERGIO PASOTTO. ALESSANDRO FERRARI. MOUSSAFIR DRISS. GIUSEPPE PUGLISI. RAFFAELE DI MERCURIO. ANDREA CASTELLI. ANGELO CARLISI. CALOGERO ZAFFUTO. RICCARDO VOLPE. ANTONINO VASSALLO. FRANCESCO NAZZARO. GIORGIO VANOLI. LUIGI IANNOTTA. ANTONINO SPARTÀ. SALVATORE SPARTÀ. PIETRO VINCENZO SPARTÀ. GIUSEPPE MARINO. VINCENZO GAROFALO. ANTONINO FAVA. GIUSEPPE DIANA. ILARIA ALPI. MIRAN HROVATIN. LUIGI BODENZA. IGNAZIO PANEPINTO. MARIA TERESA PUGLIESE. GIOVANNI SIMONETTI. SALVATORE BENNICI. CALOGERO PANEPINTO. FRANCESCO MANISCALCO. NICHOLAS GREEN. MELCHIORRE GALLO. GIUSEPPE RUSSO. COSIMO FABIO MAZZOLA. LILIANA CARUSO. AGATA ZUCCHERO. LEONARDO SANTORO. PALMINA SCAMARDELLA. ANTONIO NOVELLA . FRANCESCO ALOI. FRANCESCO BRUNO. ANGELO CALABRÒ. SAVERIO LIARDO. ANTONIO D’AGOSTINO. FRANCESCO BRUGNANO. FRANCESCO MARCONE. SERAFINO FAMÀ. GIOACCHINO COSTANZO. PETER IWULE ONJEDEKE. FORTUNATO CORREALE. ANTONINO BUSCEMI. GIUSEPPE MONTALTO. GIUSEPPE CILIA. CLAUDIO MANCO. ANTONIO BRANDI. GIAMMATTEO SOLE . GENOVESE PAGLIUCA. PIETRO SANUA. PIERANTONIO SANDRI. GIUSEPPE GIAMMONA. GIOVANNA GIAMMONA. FRANCESCO SAPORITO. NATALE DE GRAZIA. CESARE BOSCHIN. MICHELE CIARLO. GIUSEPPE DI MATTEO. GIOVANNI CARBONE. FRANCESCO TAMMONE. GIUSEPPE PUGLISI. ANNAMARIA TORNO. GIOVANNI ATTARDO. DAVIDE SANNINO. SANTA PUGLISI. SALVATORE BOTTA. SALVATORE FRAZZETTO. GIACOMO FRAZZETTO. MARIA ANTONIETTA SAVONA. RICCARDO SALERNO. GIOACCHINO BISCEGLIA. ROSARIO MINISTERI. CALOGERO TRAMÙTA. CELESTINO FAVA. ANTONINO MOIO. RAFFAELE PASTORE. ANTONINO POLIFRONI. SALVATORE MANZI. CONCETTA MATARAZZO. MICHELE CAVALIERE. FRANCESCO GIORGINO. GIUSEPPE LA FRANCA. CIRO ZIRPOLI. GIULIO CASTELLINO. AGATA AZZOLINA. RAFFAELLA LUPOLI. SILVIA RUOTOLO. ANGELO BRUNO. FRANCESCO MARZANO. ANDREA DI MARCO. INCORONATA SOLLAZZO. MARIA INCORONATA RAMELLA. ERILDA ZTAUSCI. SALVATORE DE FALCO. ROSARIO FLAMINIO. ALBERTO VALLEFUOCO. GIUSEPPINA GUERRIERO. LUIGI IOCULANO. DOMENICO GERACI. ANTONIO CONDELLO. MARIA ANGELA ANSALONE. GIUSEPPE MARIA BICCHERI. GIUSEPPE MESSINA. GRAZIANO MUNTONI. GIOVANNI GARGIULO. GIOVANNI VOLPE. GIUSEPPE RADICIA. ORAZIO SCIASCIO. GIUSEPPE IACONA. DAVIDE LADINI. SAVERIO IERACE. ANTONIO FERRARA. SALVATORE OTTONE. ROSARIO SALERNO. STEFANO POMPEO. FILIPPO BASILE. HISO TELARAY. MATTEO DI CANDIA. VINCENZO VACCARO NOTTE. LUIGI PULLI. RAFFAELE ARNESANO. RODOLFO PATERA. ENNIO PETROSINO. ROSA ZAZA. ANNA PACE. MARCO DE FRANCHIS. FRANCESCO SALVO. ANTONIO LIPPIELLO. SALVATORE VACCARO NOTTE. ANTONIO SOTTILE. ALBERTO DE FALCO. FERDINANDO CHIAROTTI. FRANCESCO SCERBO. GIUSEPPE GRANDOLFO. DOMENICO GULLACI. MARIA COLANGIULI. HAMDI LALA. GAETANO DE ROSA.  SAVERIO CATALDO. DANIELE ZOCCOLA. SALVATORE DE ROSA. GIUSEPPE FALANGA. LUIGI SEQUINO. PAOLO CASTALDI. GIANFRANCO MADIA. VALENTINA TERRACCIANO. RAFFAELE IORIO. FERDINANDO LIGUORI. TINA MOTOC. MICHELE FAZIO. CARMELO BENVEGNA. STEFANO CIARAMELLA. FEDERICO DEL PRETE. TORQUATO CIRIACO. HUSAN BALIKÇI. ANTONIO PETITO. GIUSEPPE FRANCESE. FRANCESCO SANTANIELLO. DOMENICO PACILIO. GAETANO MARCHITELLI. CLAUDIO TAGLIALATELA. PAOLINO AVELLA. MICHELE AMICO. GIUSEPPE ROVESCIO. ANTONIO VAIRO. PAOLO BAGNATO. BONIFACIO TILOCCA. ANNALISA DURANTE. STEFANO BIONDI. PAOLO RODÀ. GELSOMINA VERDE. DARIO SCHERILLO. MATILDE SORRENTINO. FRANCESCO ESTATICO. FABIO NUNNERI. MASSIMILIANO CARBONE. ANTONIO LANDIERI. FRANCESCO GRAZIANO. ANTONIO GRAZIANO. ANTONIO MAIORANO. ATTILIO MANCA. FRANCESCO ROSSI. ATTILIO ROMANÒ. FRANCESCO FORTUGNO. GIUSEPPE RICCIO. DANIELE POLIMENI. GIANLUCA CONGIUSTA. PEPE TUNEVIC. EMILIO ALBANESE. SALVATORE BUGLIONE. DANIELE DEL CORE. LORIS DI ROBERTO. RODOLFO PACILIO. MICHELE LANDA. ANTONIO PALUMBO. ANNA POLITIKOVSKAJA. GIUSEPPE D’ANGELO. LUCA COTTARELLI. LUIGI SICA. FRANCESCO GAITO. UMBERTO IMPROTA. GIUSEPPE VEROPALUMBO. LUIGI RENDE. CARMELA FASANELLA. ROMANO FASANELLA. DOMENICO DE NITTIS. FILIPPO SALVI. MARIO COSTABILE. DOMENICO NOVIELLO. MARCO PITTONI. RAFFAELE GARGIULO. RAFFAELE GRANATA. GIUSEPPE MINOPOLI. LORENZO RICCIO. RAFFAELE MANNA. SAMUEL KWAKU. CRISTOPHER ADAMS. ERIC AFFUM YEBOAH. KWAME ANTWI JULIUS FRANCIS. EL HADJI ABABA. ALEX GEEMES. FRANCESCO ALIGHIERI. GABRIELE ROSSI. ANTONIO CIARDULLO. ERNESTO FABOZZI. DOMENICO GABRIELE. PETRU BIRLANDEANU. GAETANO MONTANINO. NICOLA NAPPO. LEA GAROFALO. ANTONIO CANGIANO. TERESA BUONOCORE. ANGELO VASSALLO. GIANLUCA CIMMINIELLO. CARMINE CANNILLO. FRANCESCO LIGORIO. VINCENZO LIGUORI. GIUSEPPE MIZZI. CARLO CANNAVACCI
UOLO. ANDREA NOLLINO. PASQUALE ROMANO. FILIPPO CERAVOLO. NICOLA CAMPOLONGO. DOMENICO PETRUZZELLI. VINCENZO FERRANTE.

]]>
https://www.cultmag.it/2015/05/24/le-radici-della-memoria-24-maggio-2005-24-maggio-2015/feed/ 0 1833