instax italia – CultMag https://www.cultmag.it Viaggi culturali Mon, 25 Dec 2017 19:32:49 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.6 104600578 INSTADIARY. LIFE IN PROGRESS: Ottobre. https://www.cultmag.it/2017/11/12/instadiary-life-in-progress-ottobre/#utm_source=rss&utm_medium=rss https://www.cultmag.it/2017/11/12/instadiary-life-in-progress-ottobre/#respond Sun, 12 Nov 2017 19:50:53 +0000 https://www.cultmag.it/?p=5204 Il mese di ottobre è stato denso di eventi e denso di sentimenti contrastanti. Un pò come quello dell’anno scorso. Ad un anno esatto la vita ha voluto che tornassimo a Padova, ed ecco che il primo giorno di ottobre si tinge di blu e bianco, quello del colore delle lenzuola dell’ospedale. Sempre uguali, stesso odore, diverso il nome della lavanderia. Tanti giorni di attesa, tanti giorni di paura e tanti giorni per cercare di capire cosa sarebbe successo. Giorni di pensieri ma anche di sorrisi e nuovi incontri che mai dimenticherò. Una vita fragile la nostra e, sempre di più, in questi luoghi si scopre quanto la vita possa esserlo. Un mese di crescita, un mese sempre insieme. Il mese di ottobre si conclude con una nuova partenza, questa volta verso Bologna. Prosegue il mese di novembre, prosegue una vita in continua metamorfosi. Buon mese a tutti!

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Day 274 Bianco e blu. Padova, 1 ottobre 2017.
Ottobre 2017. Nuovo mese, sensazione sempre diverse e sempre ben riconoscibili. L’unica domanda che sorge è : ci sarà mai una fine? Non lo so. Altra domanda: come convivere con la realtà? Non lo so. Giornata come la definisce Vitto: da Claudia pallina di ping pong. Padova/Bologna/Padova vestiti invernali, due saluti. Tutto in tempo per non lasciarti mai.


Day 275 Digiuno. Padova, 2 ottobre 2017.
Tappa dopo tappa. Giorno dopo giorno.


Day 276 Un altro giorno è passato. Padova, 3 ottobre 2017.
Tante incertezze, alla ricerca di sicurezze.


Day 277 Incontri temporanei. Padova, 4 ottobre 2017.
Oggi ho sentito tante storie. Tre di queste sono molto tristi. Occhi lucidi e sguardi persi di chi ha appena saputo che non si può più far nulla… occhi che tentavano di accettare la cosa ma che tradivano tutta la tristezza di una vita precaria, di una vita di cui ti hanno dato la certezza di essere precaria e sempre appesa ad un filo.
La signora padovana con i figli chiacchieroni è stata trasferita in un altro reparto, e un po’ mi dispiace, mentre il signore di Santa Maria di Luca con la sua simpatia e con gli occhi sorridenti è stato dimesso. Non potrò mai dimenticare i suoi occhi che nel dolore non hanno mai perso il sorriso. L’amarezza di non poter fare nulla e la voglia di veder nascere il suo nipotino tra qualche mese. L’unica cosa che ci siamo detti salutandoci: grazie del tempo insieme e buona vita, cercando sempre la felicità.


Day 278 Non capirò mai i segnali… Padova, 5 ottobre 2017.
Analisi di routine, controindicazioni. Affidarsi, fidarsi, chiedere e informarsi. La via si cerca e si vorrebbe trovare ma nel mezzo tanti messaggi confusi. Mezze parole, terapie, nulla è chiaro. Sveglie presto, stanchezza troppo presto. I miei pensieri riflessi nei segni di interpunzione.


Day 279 Particolari nella noia. Padova, 6 ottobre 2017.
Pioggia o come dice mia nonna mettendo un accento un po’ strano: pioviggina. Saluti e baci con il signore pugliese come se ci conoscessimo da una vita. Nuovi incontri… e poi un’antipatica “tipica”: ragazza del sud diventata pediatra al nord e che guarda tutti dall’alto in basso nascondendo l’accento. Per fortuna sono rari i casi in cui si incontrano questi soggetti. Inciso: soggetti che io non sopporto profondamente e che mi provocano l’indifferenza totale da cubetto di ghiaccio che mi riesce molto bene quando voglio. Per il resto tanta routine, tanti caffè e tanti tramezzini con il radicchio.


Day 280 Prato della Valle. Padova, 7 ottobre 2017.
Tra un’attesa e l’altra un pò di sole a Prato della Valle. Magnifica, sempre viva e sempre incantevole.


Day 281 Teneri centauri padovani. Padova, 8 ottobre 2017.


Day 282 Sempre lei. Dopo un anno la stessa Heidi tra le viuzze. Padova, 9 ottobre 2017.


Day 283 Sant’Antonio di Padova. Padova, 10 ottobre 2017.


Day 284 Ospedale Giustinianeo. Padova, 11 ottobre 2017.
E te pareva che non mi prendeva un mega raffreddore proprio alla fine…


Day 285 La colazione. Firenze, 12 ottobre 2017.
Direzione casa, post tappa fiorentina. Da domani si ricomincia a studiare e si sistema tutto in modo da programmare il resto.
In casa dicono che sono una tedesca e un po’ rompipalle per l’organizzazione e per le mille liste.
A Padova ho conosciuto tante persone belle ma anche un’asociale e una troppo parlante. Ho ascoltato tante storie diverse, tanti problemi e ho visto tanti occhi tristi ma ancora con la voglia di vivere. Io dico sempre “tutto è relativo”, i problemi che uno ha sono rapportati alla vita che una persona ha avuto e da ciò il maggior o minor grado di sopportazione e lamentazione derivante. Credo che nessuno debba mai scusarsi per i propri problemi o per le proprio ansie; se un qualsiasi pensiero fa star male è giusto esternarlo, ma se ripenso a molte delle persone incontrate nei diversi ospedali in questi anni, come alcune di quelle ascoltate in questi giorni, penso “non ci rompete le palle con le stronzate che vi passano per la mente”. Ma esiste la relatività… in questi giorni non ho mai sentito un lamento, anche se momenti di tristezza e sconforto ci sono stati, ma sono passati un attimo dopo, perché non c’è il tempo di piangere.
Un ricordo al signore di Santa Maria di Leuca, al parlantino testimone di Geova che cercava di farci domande e noi ci nascondevamo, alla donna di Vicenza con i capelli rossi e le mille vestaglie che aspetta fiduciosa un trapianto di cuore. La grintosa signora di Catanzaro, ai primi ‘coinquilini’ centauri padovani e allo specializzando di cui abbiamo capito il cognome solo l’ultimo giorno e, povero, si è sentito chiamare Frigo.
Un grazie al mio dott. del cuore che non ci lascia mai sole… e ora di nuovo in viaggio con mamma e zio, che tra su e giù, momenti di attesa, cene e pranzi siamo sopravvissuti.
Chiudo con un promemoria: ricordarsi di dare il consenso per l’esportazione degli organi!! Toccatevi ma è sempre meglio pensarci.


Day 286 La morbidezza del proprio letto. Marina di Gioiosa Ionica, 13 ottobre 2017.


Day 287 Visite mattutine. Marina di Gioiosa Ionica, 14 ottobre 2017.
Caffè sul terrazzo ed ecco che arriva un piccolo uccellino.


Day 288 Le noci di casa. Marina di Gioiosa Ionica, 15 ottobre 2017.
Un po’ di tempo fa ho riassaggiato dopo molto tempo le noci comprate al supermercato: enormi, perfette e dalle rughe ben definite e candide. Quelle raccolte oggi nel giardino sono piccoline, un po’ tutte storte ma sempre buonissime. Quando l’apparenza inganna…


Day 289 La dolcezza dei colleghi di mamma. Siderno, 16 ottobre 2017.
Il ritorno a lavoro. Tante sorprese. ❤


Day 290 Il tempo delle olive. Marina di Gioiosa Ionica, 17 ottobre 2017.


Day 291 Incontri con piccoli cavallini. Gioiosa Ionica, 18 ottobre 2017.
Giornata infinita iniziata prestissimo. Tra burocrazia e cose da fare. Prima o poi si torna a casa. Nel mezzo un cavallino tenero.


Day 292 Alivi rutti: II parte. Marina di Gioiosa Ionica, 19 ottobre 2017.
Le tradizioni che si devono mantenere e che io ogni anno osservo e dimentico automaticamente ma non demordo.


Day 293 Giornata di prenotazioni e ipocondria. Marina di Gioiosa Ionica, 20 ottobre 2017.


Day 294 Giornata di corsa. Marina di Gioiosa Ionica – Catanzaro, 21 ottobre 2017.
Giornata iniziata presto. Mille preparativi. Foto scattata questa mattina un attimo prima nello studio del medico, con un’attesa di venti ore. Poi di corsa verso Catanzaro per la mostra “Oltre gli stereotipi” del fotografo vibonese Raffaele Montepaone, curata da Simona Gavioli e dalla instancabile Fondazione Rocco Guglielmo, con la sempre splendida presenza di Paola Bottero. Mostra ben curata e interessante presentazione. La ciliegina sulla torta aver visto Mario da un lato e Roberta felice dall’altro. Meravigliose le fotografie di Raffaele e tenerissima la sua mamma con le lacrime agli occhi. Toccata e fuga ma veramente emozionante.


Day 295 A casa di nonna. Marina di Gioiosa Ionica, 22 ottobre 2017.
Le bambole di quando eravamo bambine io e Mari. Quanti ricordi… a casa di nonna giocavamo sempre con queste tre bambole. La mia era quella vestita da contadinella, che ha impropriamente al collo una piccola collana di perle che all’epoca invece indossava la bambola di Mari, quella con il vestitino verde. Dammi una bambola e ti dirò chi sei… quanta verità con il senno di poi. Io non ho mai amato le perle mentre Mari le adorava e dopo molti anni le ha ricevute. Credenze popolari dicono che le perle sono lacrime per chi le riceve in dono ed ecco che chi le ha ricevute deve restituire una moneta alla persona che le ha donate. Credenze o meno sono un oggetto carico di significato e simbologia. Gocce di rugiada piovute in mare durante una notte di luna piena con cui due bambine, ormai molti anni fa, giocavano divertendosi (chiaramente non erano vere, ma era come se lo fossero per noi). Di sartoria erano invece i vestitini delle bambole: cuciti uno ad uno da nonna e sempre abbinati a quelli che realizzava per noi. Quanta tenerezza.


Day 296 Frammenti. Marina di Gioiosa Ionica, 23 ottobre 2017.


Day 297 Noi. Tu. Marina di Gioiosa Ionica, 24 ottobre 2017.


Day 298 Caschi di banana come se piovesse. Il giardino delle delizie. Marina di Gioiosa Ionica, 25 ottobre 2017.


Day 299 Foto memorie . Parte II. Marina di Gioiosa Ionica, 26 ottobre 2017.
Ricordi d’infanzia. Da ricercare la serenità.


Day 300 Il ricordo per i giorni futuri. Marina di Gioiosa Ionica, 27 ottobre 2017.
Oggi è il giorno 300 dell’anno ed è segnato da una nuova partenza. Manca poco alla fine dell’anno e vedo la fine di tutte queste foto che mi hanno fatto impazzire ma che riguardandole e leggendo gli appunti mi ricordano ciò che sono. L’immagine di oggi è questa e la porto con me. Tutto ciò che mi rende felice: il sole caldo, il blu del cielo e il cobalto del mare; il verde del respiro e i saluti alle persone a cui voglio bene, anche solo telefonici. Questa volta forse rimarrò per più tempo in uno stesso luogo e con la paura e la tristezza nel cuore di lasciare mamma ma devo partire. Sperando prima o poi in un equilibrio più stabile tra due mondi lontani distanti otto ore in treno ma su cui volentieri viaggio contemplando paesaggi fisici e mentali sempre diversi per raggiungere chi voglio bene.


Day 301 Particolari rivelatori. Modalità terrona all’ennesima potenza. Bologna, 28 ottobre 2017.


Day 302 Dono inaspettato. Bologna, 29 ottobre 2017.


Day 303 Alla ricerca dell’ignoto. Bologna, 30 ottobre 2017.
Tritoni vaganti per i muri si aggirano in casa alla ricerca di buchi neri da scoprire e in cui perdersi.


Day 304 Il diluvio. Bologna, 31 ottobre 2017.
Prepararsi all’inverno con la caldaia rotta. Giornata di oggi telefonate e tecnici.


Riepilogo: Mese di Gennaio || Mese di Febbraio || Mese di Marzo || Mese di Aprile || Mese di Maggio || Mese di Giugno || Mese di Luglio || Mese di Agosto || Mese di Settembre || To be continued…


Testo, fotografie e vita di ©Claudia Stritof. 
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