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Love is…
Febbraio 2, 2016

Da piccola passavo i pomeriggi a casa di nonna e spesso mi ritrovavo con le mie forbicine con le punte arrotondate a ritagliare i rettangolini con i bellissimi fumetti della neozelandese Kim Casali, nata in Grove. Forse molti di voi non conoscono questo nome ma sicuramente avete visto almeno una volta le sue dolcissime illustrazioni Love is… tradotto in italiano come L’amore è…

Quanto tempo ho passato a collezionare quelle immagini e quanto mi hanno fatto sognare con quelle frasi semplici ed essenziali e quei disegni teneri che raffigurano due bambini – in realtà adulti, visto che in qualche fumetto compaiono con i figli – lei con i capelli lunghissimi e lui con i capelli corti e neri, due autentici figli dell’amore, nati dalla romantica penna di Kim Casali negli anni Sessanta, proprio nel glorioso periodo della rivoluzione sessuale.

I due giovani amanti non vengono rappresentati da nessun attributo in particolare nonostante siano completamente nudi, né viene fatto riferimento ai loro nomi, solo in qualche striscia compare il nome di lei, Kim, come la disegnatrice, mentre in un disegno del 1974 la bambina accenna al nome dell’amato scrivendo una semplice R sulla sabbia.

A questo punto è d’obbligo fare un inciso sulla nascita del fumetto, infatti la Grove non pensò inizialmente a questi lavori come strisce per la stampa, ma semplicemente come un dono d’amore per il futuro marito Roberto Casali e solo nel 1970 vennero pubblicate su un giornale. Purtroppo per i due amanti felici le cose non andarono bene e dovettero affrontare un periodo duro quando al marito venne diagnosticato un cancro in fase terminale, così Kim decise di lasciare il disegno per dedicare anima e corpo al marito.

I disegni da quel momento in poi vennero realizzati dal londinese Bill Asprey, ed ecco che le sognanti storie d’amore dei due piccoli amanti, con i loro figli, i genitori, il cane e utlimamente con due gatti hanno continuato ad allietare gli occhi e i cuori dei più piccoli e dei più grandi.

L’amore è… eterna dolcezza, preparare la cioccolata calda in un pomeriggio freddo, condividere le pulizie di casa, stare abbracciati e sentirsi al sicuro, ma l’amore è anche litigare occasionalmente e darsi un tenero abbraccio sulla porta di casa ma soprattutto – come recitava la famosa vignetta pubblicata nel 1972 – l’amore è… non dover mai dire mi dispiace.

Testo ©Claudia Stritof. All rights reserved.

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Claudia Stritof
Claudia Stritof, calabrese dal cognome un po' strano. Pensa che la frase “ce lo caghi che sei un artista” tratta da Le straordinarie avventure di Penthotal di Pazienza sia geniale, eppure studia arte fin da piccola. Ama la fotografia, collabora con una galleria d'arte di Bologna che adora, ama il mondo del circo e i tatuaggi anche se ne ha solo uno e microscopico. Le piace raccontare ciò che c'e di bello nel mondo, ma anche ciò che è triste perché la vita non è “tutta rosa e fiori” come spesso la raccontano. Pensa fermamente che aveva ragione quel gran furbacchione di Henry Miller quando diceva “il cancro del tempo ci divora” e prima che il tempo la divori, ogni giorno lei si alza e si ricorda che vivere non è scontato.

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