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Helmut Newton e i cinquant’anni del Calendario Pirelli: un’icona che torna alla luce
06.01.2014

Un anno fa, per caso e per fortuna, ho ricevuto uno dei regali più inaspettati e affascinanti: il Calendario Pirelli firmato da Steve McCurry. Un oggetto raro, desiderato da appassionati di fotografia, arte e cultura pop. Quest’anno ho sperato di essere altrettanto fortunata — e non solo per collezionismo: il 2014 segna infatti il cinquantesimo anniversario del Calendario Pirelli, un’istituzione nel mondo dell’immagine.

Per celebrare questo importante traguardo, Pirelli ha deciso di rispolverare un progetto rimasto a lungo nell’ombra: uno shooting realizzato nel 1986 da Helmut Newton, maestro indiscusso dell’erotismo fotografico e della composizione visiva. Il risultato è una vera e propria edizione commemorativa, inedita e potente: The Cal 2014.

Una storia fotografica sospesa nel tempo

Il set originario era diviso tra il paesaggio collinare del Chianti, in Toscana, e gli interni sofisticati di Montecarlo. I soggetti? Le top model dell’epoca, immerse in ambientazioni sospese tra sensualità e rigore estetico: cipressi, tabernacoli, una stazione di servizio, e lo sguardo inconfondibile di Newton a legarli in un immaginario tanto elegante quanto provocatorio.

Secondo la narrazione ufficiale, Newton abbandonò il set per motivi familiari e il calendario venne affidato a Bert Stern. Ma i retroscena raccontano un’altra verità: quelle immagini furono ritenute troppo audaci dai vertici Pirelli dell’epoca e archiviate, dimenticate per quasi trent’anni. Solo oggi, per il cinquantenario, sono state riportate alla luce dall’Archivio storico Pirelli, restituendo al pubblico un tassello prezioso della fotografia d’autore.

Una leggenda editoriale

Nato nel 1964 come omaggio esclusivo per clienti e VIP, il Calendario Pirelli si è presto trasformato in un oggetto di culto, diventando specchio dei cambiamenti culturali e visivi di ogni decennio. Non è in vendita: si riceve per invito. E ogni edizione è un racconto, firmato dai più grandi fotografi del XX e XXI secolo.

Tra i nomi che hanno scritto la sua storia:
Richard Avedon, Norman Parkinson, Herb Ritts, Patrick Demarchelier, Peter Lindbergh, Annie Leibovitz, solo per citarne alcuni. Ognuno ha interpretato il concetto di bellezza, corpo e femminilità con lo stile del proprio tempo, facendo del calendario un archivio visivo della moda e del costume internazionale.

Ogni nuova uscita è attesa con reverenza. Le copie sono limitate, la distribuzione selettiva. Il Calendario Pirelli è più di un prodotto editoriale: è un simbolo. Una testimonianza estetica, ma anche politica, culturale, fotografica.

E sì, per chi se lo stesse chiedendo…
Il calendario è arrivato. Di nuovo.

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Fotografia e Cinema  / Recensioni e Mostre

Claudia Stritof
Claudia Stritof, calabrese dal cognome un po' strano. Pensa che la frase “ce lo caghi che sei un artista” tratta da "Le straordinarie avventure di Penthotal" di Pazienza sia geniale, eppure studia arte fin da piccola. Ama la fotografia, collabora con una galleria d'arte di Bologna che adora, ama il mondo del circo e i tatuaggi anche se ne ha solo uno e microscopico. Le piace raccontare ciò che c'e di bello nel mondo, ma anche ciò che è triste perché la vita non è “tutta rosa e fiori” come spesso la raccontano. Pensa fermamente che aveva ragione quel gran furbacchione di Henry Miller quando diceva “il cancro del tempo ci divora” e prima che il tempo la divori, ogni giorno lei si alza e si ricorda che vivere non è scontato.

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gianlux
29.04.2014 at 14:22
Reply

L’ha ribloggato su gianlucabronzini.



jodokust
05.02.2014 at 12:38
Reply

sarebbe bello averlo… 🙂



    Claud
    05.02.2014 at 12:51
    Reply

    😀

raguthititti
01.02.2014 at 11:54
Reply

L’ha ribloggato su Raguthi.



    Claud
    29.03.2014 at 13:10
    Reply

    Grazie….

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