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Ammiragli e Malandrini nelle giocose illustrazioni di Naki
25.05.2016

Dal 22 ottobre fino all’8 novembre (prorogata fino al 15, ndr) la Ono Arte Contemporanea di Bologna ospita la mostra personale dell’illustratrice Naki, dal titolo Ammiragli e Malandrini.

Naki, classe 1987, cresciuta a Bellagio, in una piccola casetta immersa nel verde dei boschi della Comunità montana del Triangolo Lariano, si è poi trasferita all’Accademia di Brera di Milano dove ha potuto approfondire la sua passione verso l’arte e in particolare per la serigrafia, la pittura e la decorazione muraria, quest’ultima passione tramandatagli dal nonno.

Tram dei desideri. © Naki

In mostra 15 tavole illustrate ad acquerello raffiguranti personaggi eclettici e unici allo stesso tempo: un marinaio che fuma una pipa, un uomo barbuto dal corpo interamente tatuato, mentre tre uomini remano su un fiume abbigliati rispettivamente con una tutina da orsacchiotto morbido e peloso, con una divisa da scout con tanto di fazzolettone e cappello per proteggersi dalle intemperie e il terzo vestito da boscaiolo con l’immancabile camicia a quadretti rossi e cappello in tinta.

Questi sono solo alcuni degli straordinari uomini che popolano il mondo di Naki, un’insolita galleria di ritratti per tutti i gusti che promette e permette di far divertire e innamorare lo spettatore.

Come racconta l’artista l’ispirazione è nata disegnando le innumerevoli caricature dei suoi amici, portatori ed estimatori di barbigli incolti, connotando ciascun ritratto con particolari e dettagli unici che sempre richiamano il mondo dell’innocenza e della fanciullezza. Non si smette mai di essere bambini ed ecco che i disegni di Naki, dolci e tenui come le tinte che li caratterizzano, ce lo ricordano permettendoci di immaginare storie incredibili che non tardano a regalarci piacevoli sensazioni come in ogni favola che si rispetti.

La mostra nasce in collaborazione con IF Creative Lab, sezione creativa del brand milanese di zaini IF Bags, per cui la stessa Naki cura la grafica. In occasione della mostra la IF Bag creerà uno zaino limited edition con etichette, corde e colori che riprendono i temi e le tonalità della galleria stessa.

Articolo scritto per la rivista BolognaCult

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Claudia Stritof
Claudia Stritof, calabrese dal cognome un po' strano. Pensa che la frase “ce lo caghi che sei un artista” tratta da "Le straordinarie avventure di Penthotal" di Pazienza sia geniale, eppure studia arte fin da piccola. Ama la fotografia, collabora con una galleria d'arte di Bologna che adora, ama il mondo del circo e i tatuaggi anche se ne ha solo uno e microscopico. Le piace raccontare ciò che c'e di bello nel mondo, ma anche ciò che è triste perché la vita non è “tutta rosa e fiori” come spesso la raccontano. Pensa fermamente che aveva ragione quel gran furbacchione di Henry Miller quando diceva “il cancro del tempo ci divora” e prima che il tempo la divori, ogni giorno lei si alza e si ricorda che vivere non è scontato.

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