• Home
  • Arte
  • Fotografia
  • Press – Collaborazioni di Cult Mag
  • Musica
  • Speciali
  • About CultMag
MUSTACCHI E CHIOME NELLE ILLUSTRAZIONI IN STILE VITTORIANO DI ANTONIO BONANNO
Gennaio 1, 2016

Secondo quanto afferma Salvador Dalì «senza baffi un uomo non è vestito correttamente» e come dar torto al grande artista surrealista spagnolo che dei suoi baffi ne ha fatto un vanto, fino a farli diventare emblema della sua persona e una dichiarazione esplicita del suo spirito giocherellone.
Basta pensare alle fotografie scattate da Philippe Halsman in cui Dalì porta i baffi arrotolati a guisa di simbolo dell’infinito oppure si trasformano nell’inusuale stelo per sorreggere due piccoli fiori.

Esistono mille modi diversi per rappresentare baffi e barbe e alcuni di questi sono stati felicemente illustrati nel libro Mustacchi di Antonio Bonanno, edito da Logos.
Il caso vuole che anche l’ispirazione per il libricino di Bonanno derivi dal mondo fotografico. Quando nel giugno del 2013 un collezionista di macchine fotografiche chiese all’autore di realizzare un’illustrazione d’epoca, fu in quel preciso momento che Bonanno ebbe l’illuminazione, e in quanto «sano portatore di barbigli» realizzò Baffi impressionanti, la prima illustrazione che di li a poco sarebbe confluita nel libro Mustacchi.

Read more on Frizzifrizzi.

***

mustacchi_2

“Mustacchi”. © Antonio Bonanno

“Mustacchi”. © Antonio Bonanno
“Mustacchi”. © Antonio Bonanno

Copertina del libro “Mustacchi”. © Antonio Bonanno

Copertina del libro “Mustacchi”. © Antonio Bonanno

Condividi con i tuoi amici:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic per condividere su Flipboard (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
Share

Press - Collaborazioni di Cult Mag

Claudia Stritof
Claudia Stritof, calabrese dal cognome un po' strano. Pensa che la frase “ce lo caghi che sei un artista” tratta da "Le straordinarie avventure di Penthotal" di Pazienza sia geniale, eppure studia arte fin da piccola. Ama la fotografia, collabora con una galleria d'arte di Bologna che adora, ama il mondo del circo e i tatuaggi anche se ne ha solo uno e microscopico. Le piace raccontare ciò che c'e di bello nel mondo, ma anche ciò che è triste perché la vita non è “tutta rosa e fiori” come spesso la raccontano. Pensa fermamente che aveva ragione quel gran furbacchione di Henry Miller quando diceva “il cancro del tempo ci divora” e prima che il tempo la divori, ogni giorno lei si alza e si ricorda che vivere non è scontato.

You might also like

Jumanji: viaggio nella fantasia
Ottobre 20, 2016
ALICE SOTTO TERRA: TACCUINO ILLUSTRATO DI UN VIAGGIO MISTERIOSO
Gennaio 1, 2016

Leave A Reply


Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

  • Segui Cult Mag...



  • About me

    Calabrese dal cognome un po' strano. Pensa che la frase “ce lo caghi che sei un artista” tratta da 'Le straordinarie avventure di Penthotal' di Pazienza sia geniale, eppure studia arte fin da piccola.

    Read More

  • Follow CultMag

  • Per contattarmi, inviare comunicati stampa, segnalare mostre e concerti inviare una email all’indirizzo: cultmag.it@gmail.com


  • About CultMag
  • Disclaimer
©CultMag 2014/2021