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ALICE SOTTO TERRA: TACCUINO ILLUSTRATO DI UN VIAGGIO MISTERIOSO
01.01.2016

Una bambina dagli occhioni neri contornati da occhiaie profonde e con i capelli a caschetto verdi è seduta vicino a quello che sembrerebbe un cavalluccio a dondolo con la bocca cucita e le ali da libellula, mentre un teschio con le orecchie da coniglio, il panciotto e con l’occhio iniettato di sangue ha in mano un orologio da taschino.

Strani personaggi popolano il mondo dell’illustratore e regista Stefano Bessoni che a distanza di tre anni della sua mortifera rivisitazione del celebre libro di Lewis Carroll, dà vita ad una nuova edizione di Alice sotto terra, pubblicata da Logos Edizioni.

La storia è ambientata nel sottosuolo lontano dalla luce perché è «lì che si annida il perturbante […] è lì che si mettono a dormire i morti e si trovano le ossa. Sotto terra perché per Lewis Carroll era lì il paese delle meraviglie».

Una reinterpretazione dalle tinte dark, che fa rivivere sotto le sembianze di scheletri e anziani dagli occhi incavati, i celebri abitanti del paese delle meraviglie, con un fine richiamo intellettuale e visivo alla bellissima trasposizione cinematografica del regista ceco Jan Švankmajer del 1988.

Una predilezione dell’illustratore per il dettaglio da miniaturista medievale, con disegni un po’ inquietanti e fantastici come fossero immagini saltate fuori da qualche libro di anatomia, zoologia ed entomologia, dopotutto Bessoni, prima di iscriversi all’Accademia di Belle Arti e intraprendere la fortunata carriera da regista, era iscritto al corso di laurea in scienze biologiche, passione mai venuta meno nonostante la diversa strada professionale da lui scelta.

Alice Sotto Terra è un diario di viaggio tra sogni e incubi di un mondo sconosciuto, che permette di sondare profondità nascoste e misteri inconsci.
Basta chiudere gli occhi e respirare profondamente ed ecco che improvvisamente quell’universo popolato di personaggi irreali prende vita nella mente sognante del lettore, in cui fantasia e realtà si mescolano in un flusso indistinto di sensazioni inaspettate. Una realtà ribaltata ma concreta, che rispecchia la personalità dell’autore che sogna di «avere un coccodrillo come animale domestico» e che da piccolo voleva diventare un becchino, perché l’importante dopotutto è credere nell’impossibile.

Articolo pubblicato sulla rivista Frizzifrizzi.

“Alice Sotto terra”, Logos Edizioni 2015, ©Stefano Bessoni
“Alice Sotto terra”, Logos Edizioni 2015, ©Stefano Bessoni

“Alice Sotto terra”, Logos Edizioni 2015, ©Stefano Bessoni
“Alice Sotto terra”, Logos Edizioni 2015, ©Stefano Bessoni

“Alice Sotto terra”, Logos Edizioni 2015, ©Stefano Bessoni
“Alice Sotto terra”, Logos Edizioni 2015, ©Stefano Bessoni

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Caleidoscopio culturale  / Press - Collaborazioni di Cult Mag  / Scaffale digitale

Claudia Stritof
Claudia Stritof, calabrese dal cognome un po' strano. Pensa che la frase “ce lo caghi che sei un artista” tratta da "Le straordinarie avventure di Penthotal" di Pazienza sia geniale, eppure studia arte fin da piccola. Ama la fotografia, collabora con una galleria d'arte di Bologna che adora, ama il mondo del circo e i tatuaggi anche se ne ha solo uno e microscopico. Le piace raccontare ciò che c'e di bello nel mondo, ma anche ciò che è triste perché la vita non è “tutta rosa e fiori” come spesso la raccontano. Pensa fermamente che aveva ragione quel gran furbacchione di Henry Miller quando diceva “il cancro del tempo ci divora” e prima che il tempo la divori, ogni giorno lei si alza e si ricorda che vivere non è scontato.

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