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“Nirvana: Punk to the People” alla Ono Arte di Bologna. La storia del grunge diventa colonna sonora del presente
09.12.2013

Alla galleria Ono Arte Contemporanea, dal 12 dicembre sarà possibile visitare una nuova mostra, assolutamente unica per l’Italia. La mostra è intitolata: “Nirvana: Punk to the people“, e ci fa conoscere la storia e le intimità della mitica band, raccontata attraverso l’occhio di grandi fotografi che, in quegli anni caldi, correvano da un palco all’altro per fotografare i backstage e i concerti. Tra questi: Charles Peterson, Kevin Mazur, Kirke Weddle – e Michael Lavine.

Michael Lavine è stato uno dei più importanti ritrattisti del movimento grunge e ha immortalato i Nirvana in alcuni dei loro scatti più iconici. Lavine ha saputo cogliere non solo l’estetica ma anche l’anima della band, in particolare quella di Kurt Cobain, con ritratti intimi e profondi. Le sue fotografie, spesso usate anche per le copertine e il materiale promozionale del gruppo, rappresentano una testimonianza visiva essenziale per comprendere lo spirito di un’epoca.

Un viaggio intenso, accompagnato dal catalogo edito da Auditorium Edizioni; ma non solo: nel bookshop, molto fornito, della galleria potrete trovare altri libri e gadget davvero particolari.

La mostra celebra i vent’anni dell’uscita dell’album In Utero (1993) e la morte di Kurt Cobain, avvenuta l’anno successivo. Il titolo, un po’ particolare, ma perfettamente in linea con il clima dell’epoca: la mitica band ha rivisitato le sonorità punk, e sulle ceneri dei grandi gruppi, ha sperimentato e modificato i suoni per dar vita a un nuovo genere musicale: il grunge.

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Kurt Cobain e Courtney Love ©Michael Lavine

Il mito di Kurt Cobain è stato accentuato dal suo suicidio, che ha stravolto milioni di fan dei Nirvana. Il suo stile unico, fatto di jeans strappati, camicie di flanella, occhiali alla Jackie O, ha avuto molta fortuna, nonostante egli fosse un no-global ante litteram.

La Ono Galleria intraprende questo nuovo progetto sulla band grunge, naturalmente accompagnato da serate a tema, come nello stile Ono Arte.

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Caleidoscopio culturale  / Fotografia e Cinema  / Recensioni e Mostre

Claudia Stritof
Claudia Stritof, calabrese dal cognome un po' strano. Pensa che la frase “ce lo caghi che sei un artista” tratta da "Le straordinarie avventure di Penthotal" di Pazienza sia geniale, eppure studia arte fin da piccola. Ama la fotografia, collabora con una galleria d'arte di Bologna che adora, ama il mondo del circo e i tatuaggi anche se ne ha solo uno e microscopico. Le piace raccontare ciò che c'e di bello nel mondo, ma anche ciò che è triste perché la vita non è “tutta rosa e fiori” come spesso la raccontano. Pensa fermamente che aveva ragione quel gran furbacchione di Henry Miller quando diceva “il cancro del tempo ci divora” e prima che il tempo la divori, ogni giorno lei si alza e si ricorda che vivere non è scontato.

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