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Il magico mondo del circo nelle fotografie di Frederick W. Glasier
26.09.2015

Signore e signori, grandi e piccini… buonasera! Direttamente dalle platee più celebri del mondo, per voi: giocolieri, mangiafuoco, trapezisti, equilibristi e lanciatori di coltelli! Questa sera vi condurremo nel meraviglioso mondo del circo, dove tutto può accadere e la magia si fa realtà.

Un sogno chiamato circo

Da bambina restavo incantata davanti agli artisti circensi, arrivati da luoghi misteriosi per animare le fresche serate di primavera. Il tendone colorato, visibile da lontano, per me era sinonimo di allegria, stupore e meraviglia.

Uno dei miei sogni nel cassetto – oltre a lavorare in una cioccolateria – era proprio quello di far parte di un circo. Viaggiare in roulotte, vivere alla giornata, mangiare zucchero filato e popcorn… una visione romantica e un po’ infantile, certo, ma piena di libertà. Sapevo già allora che la realtà della vita circense era ben diversa, più dura e rigorosa, ma il sogno rimaneva.

Frederick W. Glasier, © The Ringling Circus Museum

Dal sogno all’immagine: il circo attraverso la fotografia

Non avendo seguito quella strada, ho continuato a sognare attraverso l’arte della fotografia. Passavo ore a sfogliare libri e riviste, osservando le immagini degli artisti del circo, cercando di cogliere la loro storia oltre il trucco e i costumi. Ed è così che ho scoperto un grande fotografo: Frederick W. Glasier.

Frederick W. Glasier: il fotografo dell’anima circense

Uno dei più importanti testimoni visivi dell’epoca d’oro del circo americano tra Ottocento e Novecento fu proprio Frederick Whitman Glasier, fotografo statunitense, autore di una straordinaria opera di fotoreportage circense.

La sua vita è avvolta dal mistero, ma molto di ciò che sappiamo proviene dal libro Circus (2009), un volume prezioso che raccoglie oltre 1.700 fotografie salvate dal tempo grazie al John and Mable Ringling Museum di Sarasota, in Florida, che acquistò le sue lastre in vetro.

Glasier iniziò come fotografo dilettante, ma la sua passione lo portò rapidamente a diventare un professionista, specializzandosi nella ritrattistica in studio. La svolta avvenne con l’arrivo della fiera agricola a Brockton, dove immortalò i circensi di passaggio, dando così inizio alla sua lunga carriera a fianco dei circhi itineranti. Le sue prime immagini firmate e datate risalgono ai primi anni del Novecento.

Oltre le maschere: l’umanità del circo

Ciò che rende unico il lavoro di Glasier è la sua capacità di andare oltre il travestimento, oltre la scena. Le sue fotografie non sono semplici documenti visivi, ma veri e propri ritratti dell’anima. Scrutano il volto umano dietro il trucco, esplorano con delicatezza la psicologia dell’artista circense, offrendo una visione intima e sincera di un mondo spesso idealizzato o frainteso.

Il suo sguardo ci restituisce la dignità e la profondità degli acrobati, dei domatori, dei clown: persone reali, piene di talento e fragilità. Una testimonianza preziosa di un’epoca che ha influenzato anche il mondo dell’arte, ispirando maestri come Picasso, Rouault e Fellini.

Frederick W. Glasier, Zelda Boden © The Ringling Circus Museum

Il circo tra sogno e realtà

Il circo continua a esercitare un’enorme fascinazione su bambini, adulti, artisti e cineasti. È un universo fatto di emozione pura, ma anche di disciplina, sacrificio e spirito comunitario. La fotografia di Glasier ce lo racconta con uno stile inconfondibile, tra poesia visiva e rigore documentaristico.

Avendo intrapreso una strada diversa nella mia vita ho continuato a sognare attraverso la fotografia, così passavo ore e ore a guardare sui libri le immagini dei circensi, leggendo, quando conosciute, le storie che si celavano dietro quegli scatti ed è stato in quel preciso momento che ho scoperto diversi fotografi, più o meno importanti, che si sono dedicati a questo mondo magico.

Testo ©Claudia Stritof. All rights reserved.

Frederick W. Glasier, Pete Mardo © The Ringling Circus Museum

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Fotografia e Cinema  / Scaffale digitale

Claudia Stritof
Claudia Stritof, calabrese dal cognome un po' strano. Pensa che la frase “ce lo caghi che sei un artista” tratta da "Le straordinarie avventure di Penthotal" di Pazienza sia geniale, eppure studia arte fin da piccola. Ama la fotografia, collabora con una galleria d'arte di Bologna che adora, ama il mondo del circo e i tatuaggi anche se ne ha solo uno e microscopico. Le piace raccontare ciò che c'e di bello nel mondo, ma anche ciò che è triste perché la vita non è “tutta rosa e fiori” come spesso la raccontano. Pensa fermamente che aveva ragione quel gran furbacchione di Henry Miller quando diceva “il cancro del tempo ci divora” e prima che il tempo la divori, ogni giorno lei si alza e si ricorda che vivere non è scontato.

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3 Comments


Circus. Fotografie di Frederick W. Glasier. – CultMag
17.02.2019 at 10:26
Reply

[…] una volta vi ho parlato di questo mirabile fotografo, ma oggi ve lo ripropongo, non perché ci sia una mostra  o sia uscito un nuovo libro, ma […]



max31055
27.09.2015 at 07:21
Reply

Come sempre grazie per l’articolo!
Per tornare un po’ bambini… Per continuare ad essere quel bambino che è dentro di noi!



    Claud
    27.09.2015 at 09:03
    Reply

    Si, penso sia importante non dimenticare i nostri sogni e tutto ciò che nel corso della nostra vita ci ha portato a sognare. Il mondo del circo è sempre riuscito a trasmettermi forti emozioni, a maggior ragione se questo è trasmesso attraverso fotografie d’epoca. Come sempre grazie per essere passato Max. Un bacio e buona domenica…

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