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La memoria rende liberi.
Gennaio 26, 2015

Il 27 Gennaio è il giorno della Memoria e tutti noi sappiamo quanto sia importante il ricordo.

La memoria personale e quella collettiva non va dimenticata, ricordare ci rende persone migliori, con dei sentimenti forti, con un passato che ci tempra e ci permette di guardare al futuro con occhi più consapevoli.

Purtroppo già da qualche ora vedo in giro sulla rete frasi che dovrebbero essere censurate, premettendo che sono contraria a qualsiasi tipo di censura, ma credo fermamente che non si debba scherzare sulla vita di uomini, donne e bambini che hanno perso la vita per il solo fatto di essere nati.

Perché? Quali ideali possono giustificare tali affermazioni? Mi domando a cosa possa servire la memoria se a così tanti anni di distanza non siamo riusciti a capire che la vita degli uomini è inviolabile?

La violenza non si dimentica, non si dovrebbe dimenticare, eppure in molti lo fanno, negando ciò che è stato. Le innumerevoli immagini che ritraggono corpi accatasti, bambini al limite della vita, non è finzione. E’ la storia di noi uomini, insensibili esseri che cercano la morte e il male dell’altro.

Oggi, è un giorno di memoria… e allora cerchiamo di ricordare che la VITA è una, e si vive meglio donando amore che non donando ODIO, perché il bene delle persone che amiamo e che incontreremo in futuro è unico e insostituibile.

La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri. / E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri. / Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili, di finire alla mercè di chi ci sta di fronte. / Non ci esponiamo mai. / Perché ci manca la forza di essere uomini, quella che ci fa accettare i nostri limiti, che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto. / Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà. / Mi piacciono i barboni. / Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, / sentire gli odori delle cose, / catturarne l’anima. / Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. / Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore.

Alda Merini

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Diario di viaggio  / Eventi

Claudia Stritof
Claudia Stritof, calabrese dal cognome un po' strano. Pensa che la frase “ce lo caghi che sei un artista” tratta da "Le straordinarie avventure di Penthotal" di Pazienza sia geniale, eppure studia arte fin da piccola. Ama la fotografia, collabora con una galleria d'arte di Bologna che adora, ama il mondo del circo e i tatuaggi anche se ne ha solo uno e microscopico. Le piace raccontare ciò che c'e di bello nel mondo, ma anche ciò che è triste perché la vita non è “tutta rosa e fiori” come spesso la raccontano. Pensa fermamente che aveva ragione quel gran furbacchione di Henry Miller quando diceva “il cancro del tempo ci divora” e prima che il tempo la divori, ogni giorno lei si alza e si ricorda che vivere non è scontato.

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max31055
January 27, 2015 at 12:00 pm
Reply

❤️



    Claud
    January 27, 2015 at 12:49 pm
    Reply

    Ciao Max… :*

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    Calabrese dal cognome un po' strano. Pensa che la frase “ce lo caghi che sei un artista” tratta da 'Le straordinarie avventure di Penthotal' di Pazienza sia geniale, eppure studia arte fin da piccola.

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