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Sak Yan e la magia del tatuaggio thailandese
11.10.2015

La mostra fotografica Thai Sak Yan Magic Tattoos è dedicata all’arte del tatuaggio di Ajarn Matt, il cui vero nome è Matthieu Duquenois, nato in Francia nel 1972 ma che dal 2009 dedica anima e corpo allo studio del tatuaggio sacro thailandese.

Matthieu Duquenois viene a conoscenza del tatuaggio Sak Yan all’incirca dodici anni fa, quando su una rivista francese vede le fotografie di un maestro tatuatore thai e ne rimane talmente folgorato da voler intraprendere un viaggio in Thailandia per approfondire la conoscenza di tale cultura. Inizialmente fotografa e prende parte a diversi riti magici con l’idea di pubblicarne un libro, ma in un secondo tempo la sua passione verso questo nuovo mondo spirituale inizia a diventare pura devozione ed è nel 2009, in un periodo difficile della sua vita, che Matthieu Duquenois ottiene il suo primo tatuaggio sacro. Da quel momento lo studio del Sak Yan, lo trasporta in un profondo viaggio spirituale arricchito dal minuzioso studio delle sacre scritture, decidendo da questo momento in poi di dedicarsi totalmente al cammino di maestro tatuatore. Come egli stesso ha dichiarato in un’intervista «noi in realtà non ci consideriamo come tatuatori. Per noi il rituale del tatuaggio è il mezzo per infondere la magia nel corpo del devoto […] Il significato è quello di cercar di aiutare i devoti a raggiungere i loro obiettivi attraverso il potere del loro tatuaggio».

La mostra Thai Sak Yan Magic Tattoos è un viaggio antropologico e mistico nella tradizione del tatuaggio del sud-est asiatico, una delle arti più antiche di ornamento del corpo e di benedizione dello spirito, che si fa risalire addirittura al terzo millennio a.C e che ancora oggi viene tramandata di generazione in generazione con egual devozione e sacralità.

Quello del tatuaggio Sak Yan è un percorso complesso, sia per il maestro che lo imprime sulla pelle tramite un’asticella con l’estremità appuntita, sia per il devoto che lo riceve come un dono mistico, prestando fede a specifiche leggi morali con il fine di eternizzare il potere magico e spirituale dello Yantra.

Un’arte antica e potente, che richiama a sé spiriti ancestrali e credenze soprannaturali racchiuse nella tradizione del tatuaggio Thai e che come dice lo stesso Ajarn Matt, è giusto tramandare e conservarne attraverso un’importante opera di valorizzazione e tutela che vedrà nel prossimo futuro la nascita di un museo dedicato al Sak Yan, per salvaguardare la cultura e gli oggetti legati alla tradizione del tatuaggio, non solo thailandese ma anche della Birmania, Laos e Cambogia, nazioni in cui questo tatuaggio ha ancor oggi radici forti.

Testo ©Claudia Stritof. All rights reserved.

Tratta dal sito di Ajarn Matthieu. Photo by Fred

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Caleidoscopio culturale  / Recensioni e Mostre

Claudia Stritof
Claudia Stritof, calabrese dal cognome un po' strano. Pensa che la frase “ce lo caghi che sei un artista” tratta da "Le straordinarie avventure di Penthotal" di Pazienza sia geniale, eppure studia arte fin da piccola. Ama la fotografia, collabora con una galleria d'arte di Bologna che adora, ama il mondo del circo e i tatuaggi anche se ne ha solo uno e microscopico. Le piace raccontare ciò che c'e di bello nel mondo, ma anche ciò che è triste perché la vita non è “tutta rosa e fiori” come spesso la raccontano. Pensa fermamente che aveva ragione quel gran furbacchione di Henry Miller quando diceva “il cancro del tempo ci divora” e prima che il tempo la divori, ogni giorno lei si alza e si ricorda che vivere non è scontato.

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3 Comments


Redazione
11.10.2015 at 20:07
Reply

Interessante, ribloggo sul mio sito.
Ciao



    Claud
    12.10.2015 at 08:27
    Reply

    Grazie… è un piacere…

Sak Yan e la magia del tatuaggio thailandese | Meet The Artists – Art Box
11.10.2015 at 20:07
Reply

[…] Sorgente: Sak Yan e la magia del tatuaggio thailandese […]



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